Un indagato per la morte dell’operaio a Roma

Foto: Ap/LaPresse

C’è un primo indagato per la morte di Bruno Montaldi, l’operaio di 48 anni trovato morto la scorsa Domenica mattina nel cantiere di Sant’Emerenziana, dove si stanno svolgendo il lavori per la costruzione della linea B1 della metropolitana di Roma. Questo primo indagato, sarebbe il responsabile della sicurezza della Icotekne di Napoli, la società per cui lavorava la vittima.

Il pm che si sta occupando delle indagine è Pietro Pollidori, il quale prevede per l’indagato il reato descritto nel comma 589cp nella parte in cui si legge “reato è commesso con la violazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro la pena è della reclusione da due a cinque anni”.

Tra gli accertamenti che ha richiesto il pm, c’è anche quello riguardante la verifica dell’equipaggiamento indossato da Montaldi, infatti, bisogna vedere, se sono state seguite tutte le regole di sicurezza sul lavoro.

Sarà eseguita oggi l’autopsia sul corpo dell’uomo per capirne meglio la causa della morte. L’autopsia, verrà eseguita dal dott. Contantino Cialella dell’istituto di medicina de “La Sapienza” di Roma.

Il presidente dell’assemblea capitolina, Marco Pomarici, ha richiesto un minuto di silenzio nell’aula Giulio Cesare “vittima di un fatale incidente. La gravità della circostanza impone una rapida indagine al riguardo, non è possibile accettare nel XXI secolo che il lavoro, diritto e fondamento costituzionale della nostra Repubblica, sia ancora tra le cause di morte più ricorrenti”.

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