Libia, Sarkozy sarà a Bengasi. Sull’immigrazione si pensa di sospendere Schengen

Foto: Ap/LaPresse

Il Presidente francese Nicolas Sarkozy ha dato al Consiglio di Transizione libico il suo ” accordo di principio” per la visita a Bengasi, dopo l’invito ricevuto da Mustafa Abdel Jalil, presidente del Consiglio di Transizione. Intanto in Libia continuano gli scontri tra i ribelli e le forze di Gheddafi, nonchè i raid aerei della coalizione, che anzi ultimamente sarebbero stati intensificati. Nella notte si sono verificate forti esplosioni a Tripoli.
I vertici della Nato hanno dichiarato che la prossima fase dei bombardamenti sarà concentrata contro le linee di comunicazione nella zona della capitale.
Il capo di Stato maggiore interarmi americano Mike Mullen ha spiegato che, anche se le forze libiche sarebbero state ridotte del 30-40% con gli attacchi della coalizione, il conflitto sarebbe avviato verso una situazione di “stallo”.
Intanto, il regime di Gheddafi ha condannato l’invio in Libia di “consiglieri militari” da parte di Francia, Italia e Gran Bretagna e il piano di intervento militare-umanitario dell’UE, considerandoli ” un’ingerenza negli affari interni dello Stato libico e una violazione della sovranità libica” e minacciando anche ” conseguenze” per i tre Paesi.
I ribelli, invece, si sono detti “soddisfatti” per l’uso di droni americani in Libia, annunciato ieri da Obama per condurre ” attacchi più precisi” contro le forze del regime.

Per quel che riguarda la questione dell’immigrazione, nel pomeriggio di oggi sembrava che la Francia stesse ipotizzando una sospensione del trattato di Schengen sulla libera circolazione fra i paesi europei aderenti. In seguito, Michele Cercone, portavoce della Commissaria Europea per gli affari interni Cecilia Malmstrom, ha smentito tale notizia, precisando che ” Le autorità francesi hanno chiarito alla Commissione europea di non avere alcuna intenzione di introdurre controlli alle frontiere interne”, nè di ” avere mai ipotizzato una sospensione degli accordi” di Schengen. Per adesso, si tratterebbe solamente di “ un’ipotesi”, e comunque la Francia starebbe pensando, semmai, di “rafforzare Schengen”, inserendo però, eventualmente, ” una clausola in casi di necessità, come quello della presenza dei migranti tunisini”. Si tratterebbe, comunque, di ” una sospensione temporanea fino a quando dureranno i problemi”. La Francia ne discuterà con l’Italia nel vertice previsto per martedì prossimo a Roma, dove si dovrebbe studiare ” un’iniziativa congiunta di Parigi e Roma a Bruxelles”, ha spiegato l’Eliseo, avente come obiettivo una cooperazione rafforzata nella lotta all’immigrazione illegale, l’accelerazione dei lavori per rafforzare l’agenzia europea di controllo alle frontiere Frontex, e una ridefinizione delle regole sulla concessione dell’asilo.

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