Pom Pin Gate? Non solo



L’hanno chiamato Pom Pin Gate, è il nome, quantomeno, fa ridere. Lo stato della politica italiana è meno divertente. Lo stato della cronaca di tutti i giorni è anche peggio.


COMUNICATO STAMPA Prostituzione, la pineta di Ostia è un bordello a cielo aperto


Antonello De Pierro presenta i risultati sconcertanti di un’inchiesta dell’Italia dei Diritti

Roma, 16 luglio 2008.

Appare lento ma inesorabile il declino della pineta di Ostia. La riserva naturale continua a far parlare di sé per il degrado e il decadimento in cui è caduta da anni, invasa com’è di prostitute e transessuali, sporcizia e rifiuti organici d’ogni genere. Per i residenti del XIII Municipio e per tutti i cittadini della capitale, proverbiali sono divenuti l’indifferenza e l’immobilismo delle amministrazioni che si sono succedute e che troppo poco hanno fatto fin’ora. A nulla è valsa la recente e propagandistica iniziativa del presidente del Municipio Giacomo Vizzani che, coadiuvato dalle forze dell’ordine, ha tentato tardivamente di reprimere il grave problema che purtroppo oggi, dopo anni di indifferenza delle istituzioni, è divenuto pura e semplice consuetudine. Il Movimento dell’Italia dei Diritti sta da tempo denunciando uno scempio che è sotto gli occhi di tutti, residenti e visitatori: la pineta di Ostia è divenuta una vera e propria alcova all’aperto, una casa per appuntamenti alla luce del sole. Sulle strade, con cadenza regolare, si incontrano prostitute e trans di ogni età e nazione, mentre all’interno è possibile trovare profilattici e fazzoletti a iosa, siringhe usate, reti e materassi marcescenti, per non parlare dei rifiuti organici causati dalle assidue frequentazioni dell’area. C’è anche chi, tra gli ‘operatori del sesso’ o gli avventori più assidui ed attenti, improvvisa rifugi accoglienti, con sedie e poltroncine ben tenute, pareti ricavate tra i rovi e pattumiere arrangiate. E non c’è pace neppure la domenica, giorno in cui l’area verde si trasforma in oasi per centinaia di famiglie romane, da sempre abituate alla passeggiata o al pic-nic tra i pini. I bambini sono costretti a giocare tra il sudiciume e il mercanteggiamento sessuale, che non si placa neppure nelle ore diurne. Di controlli neanche a parlarne: per ore rappresentanti dell’Italia dei Diritti sono stati all’interno della pineta e sulle strade adiacenti senza imbattersi in alcun controllo o posto di blocco delle forze dell’ordine, che latitano in quest’area tanto quanto le istituzioni di ieri e di oggi. Il paradosso è che il problema non riguarda una fetta irrilevante della cittadinanza romana: da un’indagine condotta dal Movimento, presieduto da Antonello De Pierro, a Roma il 50% dei cittadini possono considerarsi clienti abituali di transessuali e prostitute, e non mancano particolari raccapriccianti: “Il problema è grave e preoccupante – sostiene De Pierro – e coinvolge personalità insospettabili, anche coniugate, molto in vista nella capitale. Non bisogna sottovalutare la questione: questo stato di cose è causa di un’emergenza sanitaria oltre che di gravi problemi di sicurezza stradale per tutti i cittadini. Inoltre – continua il presidente del Movimento – spesso si tende a sottovalutare la questione, pensando che la cosa riguardi solo il marito della vicina, ma non è così. L’Italia dei Diritti non smetterà di lottare contro il degrado che continua nella pineta di Ostia e a breve, dato l’immobilismo delle istituzioni, aprirà un sito in cui verranno pubblicate targhe ed eventualmente le foto degli insospettabili frequentatori più in vista della città”


Non è stata molto pubblicizzata – naturalmente – ma oggi una conferenza stampa dei Radicali ne parlerà. Prostituzione e fisco: dal caso della prostituta di Parma costretta a pagare tasse per un lavoro che nessuna legge considera tale, alla legalizzazione della vendita di prestazioni sessuali. Dalla diretta voce dei protagonisti, le proposte di Radicali Italiani. I contenuti dell’inziativa dei radicali saranno illustrate in una conferenza stampa di oggi, alle ore 15.00, nella Sala delle Conferenze Stampa del Senato (ingresso da piazza Madama).


All’iniziativa parteciperanno: Donatella Poretti, Senatrice Radicale – PD, Marco Perduca, Senatore Radicale – PD, Daniela Bertaso, accompagnatrice Luca Berni, avvocato di una delle prostitute condannate, Pia Covre, Presidente Comitato Diritti Civili delle Prostitute, Bruno Mellano, Presidente di Radicali Italiani, Sergio Rovasio Segretario dell’associazione Certi Diritti.


Peccato che nessuno più ne parli. Trattandosi di un tema ormai assimilato.


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