Proteste Yemen: Saleh annuncia una riforma costituzionale

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Mentre tutte le attenzioni dei media si stanno concentrano sulla crisi in Libia e sugli sviluppi del nuovo corso dell’Egitto, in altro paese è stato fatto un importante annuncio riguardo le riforme costituzionali.

Nello Yemen il presidente Ali Abdullah Saleh ha fatto sapere che presto ci sarà nuova costituzione e una transizione del sistema politico verso una forma parlamentare. Saleh l’ha comunicato questa mattina nella Capitale Sana’a, mentre migliaia di cittadini si erano riversati nelle piazze per protestare contro il governo.

Chi ha ucciso Yara? Trovato del DNA estraneo

 
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Secondo quanto trapelato di recente dalle indagini della procura e secondo quanto dichiarato dal giornalista di NewsMediaset, Enrico Fedocci, sarebbe stato trovato del DNA estraneo nel luogo di ritrovamento del corpo di Yara Gambirasio. E’ ancora prematuro definire se il DNA sia maschile o femminile, attualmente, nessun conferma e neanche smentite, sono arrivate degli uffici della procura.

Nella giornata di ieri, i genitori di Yara sono stati a colloquio con il procuratore per circa un’ora e mezza. Il procuratore di Bergamo Massimo Meroni riguardo le indiscrezione del giornalista Mediaset ha dichiarato “Non mi risulta: stiamo lavorando, tutto è possibile“.

Giustizia, Alfano: seguite le indicazioni del Quirinale. Ma le opposizioni non ci stanno.

Il ministro della Giustizia Angelino Alfano si è recato oggi al Quirinale  per presentare la bozza di riforma della giustizia che il Consiglio dei ministri si appresta a discutere già da domani. Al termine del colloquio, di un paio d’ ore, il Guardasigilli si è mostrato ottimista e si è detto “soddisfatto dell’ incontro”, mentre Napolitano si sarebbe limitato a “prendere atto” in maniera “formale” della volontà del governo, ascoltando quanto illustrato da Alfano, e auspicando, comunque, che per la riforma della giustizia si possa arrivare a “larghe intese” con l’ opposizione.
Secondo le indiscrezioni, l’ ultima bozza presentata dal ministro della Giustizia prevederebbe, fra l’ altro, che “I magistrati sono direttamente responsabili degli atti compiuti in violazione dei diritti”, e quindi il cittadino potrà citare direttamente loro in giudizio, anzichè lo Stato, come è previsto ora. Verrebbe poi aggiunto, all’ articolo 113 della Costituzione, l’ art. 113 bis, sulla “responsabilità civile dei magistrati” per i “casi di ingiusta detenzione o di altra indebita limitazione della libertà personale”.
Si introdurrebbero quindi due CSM, che sarebbero entrambi presieduti dal Capo dello Stato (diversamente dall’ ipotesi che prevedeva a capo del CSM dei magistrati requirenti il Procuratore generale della Cassazione eletto dal Parlamento in seduta comune su indicazione del CSM). Cambierebbe poi l’ obbligatorietà dell’ azione penale, che andrebbe esercitata “secondo i criteri stabiliti dalla legge”.

Gheddafi in fuga

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Dalle ultime notizie rilasciate dalla TV Al-Jazeera, il Leader Gheddafi, sembrerebbe stia scappando da Tripoli. Sono stati avvistati tre aerei della famiglia Gheddafi in volo rispettivamente verso, Atene, Vienna e Il Cairo. Tutti e tre gli aerei hanno sorvolato Malta.

Evidentemente l’ultimatum fatto a Gheddafi nella giornata di ieri ha sortito qualche effetto, infatti, gli insorti avevano dato 72 ore di tempo al Leader per andarsene da tripoli, senza subire processi, e così è stato.

Cadavere mutilato ritrovato a Roma

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Nella giornata di ieri è stato ritrovato in un campo vicino la zona Ardeatina a Roma, il corpo di un uomo mutilato di Gambe e Testa. Il corpo in avanzato stato di decomposizione era stato svuotato anche degli organi interni. Attualmente le indagini dei Carabinieri stanno portando a pensare che il cadavere si di un transessuale che frequentava la zona dove abitualmente lavorava.

Attualmente, l’assenza di tracce di sangue sul luogo del ritrovamento farebbe pensare che il corpo sia stato portato sul luogo del ritrovamento solamente dopo essere stato mutilato e quindi ucciso.

Nella galleria fotografica, vi mostriamo il ritrovamento del corpo e l’interno dei medici legali.

Lo “stupro correttivo” preoccupa il Sudafrica

Il 15 marzo prossimo Città del Capo sarà teatro di un processo contro un uomo accusato di stupro, che è stato perpetrato ai danni di una donna lesbica nel tentativo di farla diventare eterosessuale.

Quello che prende il nome di “stupro correttivo” sta diventando sempre più usuale in Sudafrica, paese in cui la discriminazione basata sull’orientamento sessuale è illegale e i matrimoni tra persone dello stesso sesso sono legali.

In più Città del Capo è rinomata per il gay pride organizzato ogni anno. Questi episodi, però, sono in netto contrasto con la libertà, almeno ufficiale, di esprimere la propria sessualità e sono la cartina di tornasole di un’avversione che mette in luce la netta linea di demarcazione fra le istituzioni e la popolazione.

Che cos’è testamento biologico?

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Che cos’è il ddl sul testamento biologico? Una domanda che in questi giorni si stanno ponendo molti italiani, anche in considerazione del fatto che lunedì è iniziata alla Camera la discussione sul disegno di legge, approvato due anni fa in Senato.

I nodi su questo ddl sono l’obbligo di idratazione e alimentazione, e la possibilità per il medico di non seguire le Dichiarazioni Anticipate di Trattamento (DAT), quelle decise dal paziente insieme alle volontà del testamento biologico.

Il DAT è la dichiarazione che esprime il proprio orientamento sui trattamenti sanitari che si potrebbero subire qualora si perdesse la capacità di intendere e di volere. Nel DAT si può rinunciare a tutti o ad alcuni trattamenti sanitari ritenuti sproporzionati o ancora sperimentali.

Per avere validità questa dichiarazione deve essere scritta a mano o dattiloscritta e deve firmata da chi la compila. La DAT dura cinque anni ed è rinnovabile alla scadenza e revocabile prima della stessa.

Libia, i ribelli a Gheddafi: lasci entro 72 ore e non sarà processato

In Libia, il Presidente del Consiglio nazionale dell’ opposizione, Mustafa Abdel Jalil, ha lanciato un ultimatum al Colonnello:Se Muhammar Gheddafi lascerà il Paese entro le prossime 72 ore, non sarà processato per i crimini che ha commesso” ha dichiarato. La proposta comprendeva anche la fine dei bombardamenti aerei e le dimissioni del rais.
Al momento, Gheddafi non ha replicato a tale proposta: secondo alcune indiscrezioni, sarebbero infatti in corso contatti tra gli insorti e i fedelissimi del rais, per arrivare ad una mediazione. Jalil ha comunque escluso che “siano in corso trattative dirette con Gheddafi”, spiegando di aver parlato ora perchè “è necessario arrivare ad una soluzione che eviti ulteriori spargimenti di sangue”.
In un’ intervista alla tv Al Arabya, Jalil ha precisato di voler “trattare con Muhammar Gheddafi ma solo con lui e direttamente e solo se assicura che intende dimettersi”. Jalil avrebbe comunque rivelato ad Al Jazeera che sarebbe in corso una mediazione anche con la partecipazione di rappresentanti stranieri per risolvere la crisi libica. Secondo un giornale arabo, l’ ex premier sudanese Sadiq al-Mahdi avrebbe cercato di condurre questa trattativa con Abdel Jalil per conto di Gheddafi.

Chiusura Guantanamo: la rinuncia di Obama

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Chiusura Guantanamo Obama. La chiusura del carcere Usa a Cuba era stato uno dei punti forti della campagna elettorale del 2008 dell’attuale presidente degli Stati Uniti. Nell’ordine esecutivo diffuso ieri, Barack Obama ha confermato sue le intenzioni ma ha sottolineato che al momento non esistono le condizioni per trasferire i detenuti nel territorio americano.

Risultato? Guantanamo non chiude e i processi militari contro i detenuti riprenderanno a breve.

La decisione comunicata dalla Casa Bianca era già nell’aria e non ha fatto altro che confermare le indiscrezioni degli ultimi mesi e il cambio di rotta del presidente statunitense sull’argomento.

La pena di morte in Iran

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La pena di morte in Iran non placa la sua forza distruttrice. Dall’inizio dell’anno, infatti, si è registrato un notevole aumento delle pene capitali.

La denuncia arriva direttamente da l’alto commissario Onu per i diritti umani Navy Pillay, secondo cui le esecuzioni nella Repubblica Islamica si sono triplicate rispetto allo stesso arco temporale del 2010: “Nel solo mese di gennaio 2011 sono state giustiziate 66 persone mentre le impiccagioni effettuate in tutto il 2010 sono state circa 300. Abbiamo più volte chiesto all’Iran di fermare le esecuzioni. Sono molto scoraggiata per il fatto che le autorità iraniane invece di prestare attenzione alle nostre richieste abbiano incrementato l’uso della pena di morte”.

Medico abusa di una paziente sotto anestesia

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Un uomo di circa 57 anni è stato arrestato all’alba di oggi dalla squadra mobile di Viterbo, dopo l’accusa da parte di una donna di 40 anni di età, di violenza sessuale.

L’uomo, un infermiere dell’ospedale di Civita  Castellana, avrebbe abusato delle donna, mentre la stessa era ancora sotto l’effetto dell’anestetico che gli è stato dato per sottoporsi all’operazione che era andata a fare in ospedale.