Lula da Silva, annulla la visita a Roma per colpa di Cesare Battisti

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Era prevista per fine giugno la visita in Italia dell’ex presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, ma vista la decisione presa dalla Suprema Corte Federale brasiliana, riguardo l’ex terrorista rosso Cesare Battisti, Lula ha deciso di annullare la visita per paura di ricevere delle contestazioni una volta arrivato a Roma. E’ quanto riporta il giornale Folha de Sao Paulo. Lula sarebbe dovuto arrivare in Italia per spingere la candidatura del suo ex ministro per la Sicurezza alimentare, Josè Graziano, alla direzione della Fao.

Proprio le polemiche italiane sulla decisione presa in merito al caso Battisti “potrebbero diventare un ostacolo alla vittoria di Graziano nella successione al senegalese Jacques Diouf”, è quanto riporta il giornale Folha. Solamente poche ore prima, il ministro Frattini, rilasciava alcune dichiarazione al programma Le Storie – diario italiano riguardo la decisione presa da Lula, “chi ha sbagliato è solo ed esclusivamente l’ex presidente del Brasile. Ha fatto un gravissimo errore”.

Brunetta insulta i precari, è polemica. L’opposizione: “Si dimetta”

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E’ polemica per il comportamento tenuto ieri dal ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta in un convegno svoltosi a Roma per la “Giornata dell’Innovazione”. Al termine dell’incontro, infatti, un gruppo di precari ha chiesto la parola, accordata loro già in precedenza, ma il ministro, appena sentita la parola “precari”, si è voluto sottrarre al confronto, e, stizzito, ha abbandonato il convegno, definendoli “L’Italia peggiore”.
L’atteggiamento del ministro, ben poco disponibile a confrontarsi con i milioni di persone che vivono in prima persona la precarietà, non è passato inosservato, sopratutto su internet, e sul social network Facebook, dove è anche nata una pagina per chiederne le dimissioni. Brunetta, in seguito, ha precisato di aver lasciato la sala solo una volta capito che l’argomento era estraneo al tema del convegno e avrebbe richiesto altro tempo, e a quel punto sarebbero partiti gli insulti e sarebbe stato esposto una striscione di protesta. “a riprova di quanto la loro azione sia stata premeditata con cura a fini mediatici”, afferma. Quindi, per il ministro, “l’Italia peggiore” non sarebbe tanto quella dei precari, ma di “quanti, non avendo di meglio da fare, irrompono sistematicamente in convegni e dibattiti per interrompere i lavori, insultare i presenti e riprendere la loro bravata con una telecamerina per poi passare subito il video ai giornali amici”.

Immigrazione, l’Italia supera la Grecia

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Il problema immigrazione sta affliggendo l’Italia da ormai troppi mesi. Nonostante gli accordi presi dal ministro Maroni, con gli altri stati che si affacciano sul mediterraneo, da dove provengono il maggior numero di profughi, non cessano gli sbarchi a Lampedusa e coste vicine. Circa 48ore fa, Lampedusa ha visto sbarcare sulle proprie coste, circa mille immigrati.

Nonostante le azioni messe in pratica dal governo per arginare questi sbarchi, la situazione sull’isola siciliana è ancora fuori controllo. Sono troppi gli immigrati e i campi di accoglienza, sono saturi. Nella giornata di ieri, dopo alcuni calcoli fatti dal ministero, l’Italia ha superato la Grecia per numero di immigrati sbarcati sulle nostre coste nei primi tre mesi dell’anno.  Nel primo trimestre, sono state circa 22mila le persone che hanno cercato di entrare in Italia senza permesso.

Tremonti: “Riforma fiscale con 5 imposte e 3 aliquote”

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Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti è intervenuto all’assemblea di Confartigianato e ha toccato il tema della riforma fiscale, spiegando che questa non può essere fatta in deficit, e pertanto andrebbero recuperate risorse riducendo la spesa assistenziale a chi non ha diritto, poichè, ha affermato, “Molti assegni assistenziali ce li hanno quelli che hanno i Suv”. Il ministro, comunque, si mostra favorevole anche a tagliare i costi della politica: “Anche la politica deve fare la sua parte,dando l’esempio e portando le proprie remunerazioni nella media europea” ha detto, sintetizzando poi il concetto nello slogan “Meno aerei blu e più Alitalia”. Per la sua riforma fiscale, Tremonti pensa ad un sistema con cinque imposte, nel quale,dice, “molti tributi minori possono essere concentrati”, e tre sole aliquote Irpef, “le più basse possibili”. Il prelievo fiscale, per il ministro, deve seguire tre principi base: “figli e natalità, lavoro e giovani“, combinando, aggiunge, “l’etica delle intenzioni con l’etica della responsabilità”.
Il ministro ha fatto anche dei riferimenti più strettamente politici: “Siamo in una fase storica marcata da una grandissima discontinuità, la parola giusta per definirla è crisi, intesa come cambio di paradigma” ha detto dopo aver esordito con una citazione storica sulla Rivoluzione francese.

Agicom, Mediaset supera Sky e RAI nel 2010

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Secondo gli ultimi dati rilasciati dall’AGCom riguardo il fatturato delle reti televisive, il gruppo di Mediaset ha superato il gruppo satellitare Sky diretto dall’imprenditore australiano Rupert Murdoch. Nell’anno 2010, il gruppo a cui fa capo la famiglia del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ha fatturato un utile netto pari a 2,770 miliari contro i 2,630 miliardi di Sky Italia.

Il terzo posto è occupato invece dalla Rai che con il tetto pubblicitario e un evasione del canone pari a 500milioni all’anno, raggiunge solamente i 2,553 miliari di utili netti. Mediaset, ha aumentato dell’8% le entrate pubblicitarie, superando Sky.

Palinsesti RAI, confermato Fazio, Gabanelli. In dubbio, Vieni Via con Me

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Sono stati confermati nella giornata di ieri i palinsesti autunnali della RAI. Tra le tante conferme, quelle che in queste ore stanno facendo parlare di più, sono le conferma dei programmi di Rai 3, condotti da Fazio e Gabanelli. Ed è proprio Fabio Fazio, che ha innalzato dure critiche nei confronti della Rai. Dopo la lettera inviata nella giornata di ieri a Repubblica, Fazio ha richiesto alla Rai di poter condurre nuovamente “Vieni Via Con Me”, programma campione di ascolti nel 2010 con l’aiuto di Saviano.

“Vieni Via con Me”, è uno dei programmi non confermati dalla Rai, ancora in dubbio, infatti, la presenza o meno di questo show nei palinsesti Rai autunnali. Fabio Fazio, ha dichiarato che il programma, in Rai o non in Rai, lui vuole farlo, ha infatti annunciato che è possibile che il programma sia fatta presso un’altra rete televisiva. Normale, ora è domandarsi, dove approderà il programma di Fazio, se non su La 7?

Evasione Fiscale: 45 arresti, anche presidente Confcommercio Roma

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Quarantacinque ordinanze di custodia cautelare sono state emesse questa mattina dalla magistratura di Roma, ad altrettante figure conosciute del panorama economica della capitale. Tra gli altri indagati, c’è anche il presidente di Confcommercio di Roma, Cesare Piambianchi ed il commercialista Carlo Mazzieri. Le ordinanze, sono state emesse dopo lunghe indagini da parte dei PM Francesca Loy, Francesco Ciardi e Sabina Calabretta.

L’indagine riguarda un meccanismo di elusione fiscale attuato attraverso il trasferimento all’estero, specie in Bulgaria e Inghilterra, di società in stato prefallimentare. Gli arresti sono partita nella mattinata di oggi, alcuni sono stati subito condotti in carcere, mentre altri, sono agli arresti domiciliari.

Ucciso 74enne ebreo a Roma. Mistero sulla sua morte

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E’ stato ritrovato morto nella serata di ieri, Raffi Cohen, pensionato di 74 anni, appartenente alla famiglia sacerdotale all’interno della sinagoga di Roma. L’uomo è stato ritrovato con una ferita d’arma da taglio al petto, nell’androne del palazzo dove abitava nel quartiere Nomentano di Roma. L’uomo non aveva precedenti penali, debiti di gioco o altro che possa far pensare ad una ritorsione nei suoi confronti.

Sul luogo del ritrovamento, sono subito intervenuti i Carabinieri di Roma. Cohen, originario di Tripoli, in sinagoga ricopriva il ruolo di figura laica che aveva la facoltà di conferire al popolo la benedizione. L’uomo lavorava come magazziniere nell’azienda di abbigliamento della famiglia.

Referendum: il quorum c’è, stravincono i si. Berlusconi: “Accetto il risultato”

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E’ stato ampiamente raggiunto, con quasi il 57 % di votanti sul totale degli aventi diritto, il quorum per i quattro referendum svoltisi tra domenica e lunedì, e in tutti e quattro i referendum hanno stravinto i sì, con una percentuale che sfiora il 95%. E’ la prima volta dal 1995 che si riesce a superare il quorum in una consultazione referendaria, e, con queste percentuali, non ci dovrebbe neanche essere bisogno di calcolare il voto degli italiani all’estero ai fini del risultato. Festeggiano i comitati promotori, su internet come in piazza, in particolare nella capitale, dove si sono ritrovati a piazza della Bocca della Verità.
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, invece, che già in mattinata aveva rotto il silenzio elettorale, dichiarando: “Dovremo dire addio al nucleare in seguito del voto popolare” e “dovremo impegnarci sulle energie rinnovabili”, ha poi preso atto del risultato definitivo commentando: “La volontà degli italiani è netta su tutti i temi delle consultazioni”. Un’opinone diversa, evidentemente, da quella espressa nei giorni scorsi, quando aveva definito “inutili” questi referendum, invitando ad andare al mare anzichè alle urne. Fra i quattro quesiti, oltre a privatizzazione dell’acqua ed energia nucleare, c’era anche la legge sul “legittimo impedimento“, riguardante proprio la partecipazione del premier ai processi che lo riguardano.

Diretta risultati Referendum 2011

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Nella giornata di ieri ed oggi, gli italiani sono chiamati ad esprimere il loro parere negativo o favorevole in merito ai quattro quesiti referendari che ci vengono sottoposti. Oggi siamo già al secondo giorno di voto, e si prevede il raggiungimento del quorum, (50%+1) dei votanti. Alle 22:00 di ieri sera, in molte città italiane si era superato ampiamente il 40% dei votanti, su territorio nazionale, siamo al 41,1% degli aventi diritti hanno espresso il loro parere, ed in questa seconda giornata sicuramente saranno tanti quelli che approfitteranno dell’orario prima e di lavoro o durante la pausa pranzo, per esprimere il loro parere.

I seggi chiuderanno alle ore 15:00 di oggi, e noi a partire dalle ore 15:30 vi offriremo una diretta per aggiornarvi costantemente sui risultati di questi referendum. Grazie all’ausilio di foto, video e dati ufficiali del Ministero dell’Interno, riusciremo a garantirvi una copertura completa.

Referendum 2011, il quorum sempre più vicino

Si sono riaperti alle 7:00 di questa mattina i seggi elettorali per permettere il voto ai cittadini riguardo i 4 referendum. Fin dalle 12:00 di ieri, il ministero dell’Interno, ha rilasciato i dati relativi all’affluenza alle urne che fin da subito, ha fatto intendere che il quorum, quasi sicuramente verrà raggiunto. Alle 22:00 di ieri sera, infatti, si era raggiungo il 42% dei votanti.

I referendum più votati, sono stati quella relativi all’acqua, in calo il voto sul referendum relativo al Nucleare e al Legittimo Impedimento. Per alcune città, il quorum è stato già superato alle 22 di ieri. Città come Bologna (52,7%), Firenze(52,7%), Reggio Emilia (54,6%), Livorno (50,6%), Siena (50,7%) e Modena (51,2%), sono tra le città in testa per percentuale di voti, tutte hanno superato il quorum già alle 22:00 di ieri sera, orario di chiusura dei seggi.

Caso Aldrovandi, la Corte d’Appello conferma le condanne per i poliziotti

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La Corte d’Appello di Bologna ha confermato oggi le condanne in primo grado a tre anni e sei mesi di reclusione per i quattro agenti di polizia-Paolo Forlani, Monica Segatto, Enzo Pontani e Luca Pollastri-accusati di omicidio colposo per la morte di Federico Aldrovandi. Il ragazzo, diciottenne, morì all’alba del 25 settembre 2005 a Ferrara dopo essere stato fermato da una pattuglia della polizia, mentre tornava a casa dopo aver passato la notte con alcuni amici a Bologna. La pena, però, verrà scontata di tre anni per effetto dell’indulto, quindi sarà di soli sei mesi.
Sulla vicenda, in realtà, non si è mai riusciti ad avere chiarezza: secondo i poliziotti, Federico dava in escandescenze, e avrebbe aggredito gli agenti, che avrebbero cercato di fermarlo, ammanettandolo, quando questi sarebbe svenuto e deceduto. Si era parlato anche di una presunta tossicodipendenza del ragazzo, nonostante gli esami tossicologici avessero rinvenuto livelli esigui di sostanze psicotrope, e il presidente della Corte aveva accolto la richiesta della difesa di acquisire un articolo di una rivista scientifica americana sugli effetti della ketamina. La tesi dell’accusa, invece, acccolta in primo grado e confermata oggi in appello, è invece che il ragazzo sia morto per i colpi inferti dagli agenti.

‘Ndrangheta, 11 arresti. Volevano uccidere un magistrato

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Stavano escogitando un piano per uccidere uno dei magistrati di Reggio Calabria, ed è per questo che oggi i Carabinieri di Locri hanno arrestato 11 esponenti dell‘Ndrangheta calabrese, affiliati alla cosca Abbruzzese. Gli undici arrestati, sono accusati di aver pianificato un “imminente attentato alla vita di un magistrato della procura distrettuale antimafia di Catanzaro”.

La cosca Abbruzzese, il mese scorso, era stata già colpita dall’arresto del suo esponente maggiore, Nicola Abbruzzese e dalla condanna del fratello Francesco, disposta dalla Corte di Assise di Cosenza.