Ergastolo per Costanzo Apice

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Sicuramente tutti ricorderete il video choc dell’omicidio di Mariano Bacio Terracino davanti al bar dove passavano decine di persone. Nella giornata di ieri, i giudici hanno condannato all’ergastolo Costanzo Apice, l’uomo accusato dell’omicidio. Con un cappellino con visiera calati sul volto, l’uomo voleva nascondersi da ogni possibile riconoscimento, ma le telecamere di sicurezza vicino al bar.

Il verdetto non era assolutamente scontato in quanto l’avvocato della difesa Claudio Davino, in aula ha dato battaglia per dimostrare la non colpevolezza del suo assistito. Le indagini avevano portato all’arresto anche di Antonio Moccia con l’accusa di essere il mandante dell’omicidio. Il movente per l’omicidio, secondo la Procura, sarebbe la vendetta: quella dell’uccisione trent’anni fa, del boss di Afragola Gennaro Moccia, padre di Antonio. Mario Bacio Terracino era ancora l’unico in vita dei presunti assassini del boss Moccia.

Salvatore Parolisi: “Mi sento come Cristo in croce!”

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Salvatore Parolisi, il marito di Melania Rea, è stato iscritto ieri sul libro degli indagati per omicidio volontario riguardo le indagini sulla morte di Melania. L’uomo è stato raggiunto dalla notifica di iscrizione nella giornata di ieri in Campania, dove si trova in licenza. Nella giornata di ieri, le prime dichiarazioni sono state quelle dei genitori di Melania e dell’avvocato di Parolisi, ma nella serata è stato lo stesso Salvatore a fare delle dichiarazioni alla stampa che lo ha incontrato.

L’uomo si sente “come cristo in croce. Sono Pulito dentro”, così ha detto l’uomo ai giornalisti. Salvatore ha spiegato anche perché si è visto piangere poco in TV o durante questi giorni, l’uomo ha detto “non sono io che devo piangere, ma chi ha ucciso mia moglie – ed aggiunge – tutto quello che viene detto su di me, tutte le cattiverie, ormai mi scivolano addosso”.

Berlusconi: “Una crisi ora sarebbe una follia”. Ma Bossi: “Nulla è scontato”

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Si è svolta oggi in Senato la verifica di maggioranza chiesta dal presidente della Repubblica Napolitano dopo la nomina dei nuovi sottosegretari, la fuoriscita di Fli e l’ingresso dei “Responsabili” nel governo. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, entrando in aula, si era mostrato molto ottimista, e aveva affermato: “Sono certo che il governo uscirà rafforzato da questo passaggio parlamentare. Le richieste di dimissioni sono un mero esercizio di propaganda, nessuno riuscirà mai a dividerci dalla Lega”.
Per il premier, il governo non può cadere adesso, perchè ciò,dice, “sarebbe folle, sarebbe una sciagura rimettere tutto in discussione con una crisi al buio, proprio ora che dobbiamo riagganciare la crescita”. Ma il principale alleato, il leader leghista Umberto Bossi, si mostra meno convinto in proposito, e gela il premier affermando: “Sulla verifica non c’è nulla di scontato, domani alla Camera vedremo”. 
Sul suo futuro politico, invece, Berlusconi ha affermato: “Non voglio rimanere per sempre a Palazzo Chigi, nè fare per sempre il leader del centrodestra”. Dall’opposizione, la capogruppo Pd Anna Finocchiaro replica: “Se vuol bene all’Italia, Berlusconi si dimetta”.
Intanto il governo ha incassato la fiducia alla Camera sul decreto sviluppo, con 317 si, 293 no e 2 astenuti, superando quota 316 per la prima volta dall’uscita di Fli. Anche il premier si è recato a Montecitorio per votare la fiducia.

Omicidio Melania Rea, Salvatore Parolisi indagato per omicidio volontario

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Salvatore Parolisi, il marito di Melania Rea, è indagato per omicidio volontario. A dare la notizia è l’ANSA che lo apprende da fonti qualificate. Melania Rea, è la donna ritrovata morta a Colle San Marco, vicino Ascoli Piceno, due giorni dopo le ricerche che erano state avviate dopo la sua scomparsa. Salvatore Parolisi, il caporalmaggiore che lavora nel campo di addestramento lì vicino.

Salvatore Parolisi ha sempre mostrato la sua innocenza anche nelle recenti intervista rilasciate a Quarto Grado o sui vari quotidiani. La dichiarazione dell’ansa e sicuramente una svolta nelle indagini sulla morte di Melania Rea. La conferma dell’iscrizione sul registro degli indagati, è arrivata dal procuratore capo della repubblica di Ascoli Piceno Michele Renzo.

Arrestato Lele Mora per bancarotta fraudolenta

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La guardia di Finanza di Milano, nella serata di ieri ha eseguito un ordine di arresto nei confronti dell’impresario dei VIP, Lele Mora, già noto alle cause giudiziarie nostrane per lo scandalo “Vallettopoli” e per il “Ruby Rubacuori”. Sotto la lente dei pm sarebbero finiti fallimento delle tre società vicine a Mora, la LM Management, la Diana Immobiliare e la LM Entertainment. Secondo l’accusa, queste tre società, avrebbero creato un buco economico di 8,5 milioni di euro occultati in alcune banche in Svizzera.

L’arresto è stato richiesto in quanto Lele Mora, potrebbe fuggire, pertanto è stato necessario l’arresto da parte della guardia di Finanza. Molte delle somme sotto inchiesta, sono state distratte dalla LM Management e investite in alcuni immobili gestita dalla Diana Immobiliare, altra società riconducibile allo stesso Lele Mora. In questa inchiesta, entra, se non come “protagonista” anche Silvio Berlusconi.

Ministeri al Nord, no da Pd, Alemanno e Polverini. Critiche dalla Cei

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E’ polemica ormai anche all’interno della stessa maggioranza per la richiesta della Lega, ribadita ieri dal suo leader Umberto Bossi in occasione del tradizionale raduno di Pontida, di trasferire alcuni ministeri da Roma al Nord. Domani, infatti, si terrà alla Camera il voto di fiducia sul “decreto sviluppo”, ma il Pd ha annunciato di voler presentare un ordine del giorno contro il trasferimento dei ministeri, e il sindaco di Roma Gianni Alemanno intende presentare una mozione analoga all’interno del Pdl, ed ha firmato la petizione popolare, presentata dalla presidente della Regione Lazio Renata Polverini, per far rimanere i ministeri a Roma.
Il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto, in mattinata, aveva cercato di arginare le divisioni su questo tema all’interno della maggioranza, affermando: “E’ in atto un confronto ma è sbagliato drammatizzare sia da parte di chi è al Nord e sia per chi è a Roma che dovrebbe occuparsi di governare la Regione e il Lazio”. Cicchitto aveva poi precisato: “Non riteniamo possibile rompere l’unità dello Stato, ma è possibile ragionare sul decentramento di alcune sedi”.
Anche il coordinatore del Pdl Ignazio La Russa aveva criticato il sindaco e la governatrice, affermando: “E’ sbagliato agitarsi se ancora non piove e, in quel caso, aprire l’ombrello porta sfortuna”.

Angelina Jolie in visita a Lampedusa

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L’alto commissario Onu per i rifugiata nella giornata di ieri si è recato a Lampedusa per visitare i centri di accoglienza che in questi giorni stanno svolgendo il loro compito per i nuovi profughi che arrivano con le imbarcazioni dalla Libia e non solo. Guterres ha incontrato anche i vari rappresentanti locali ed ha ricordato che la prossima settimana, si incontrerà con Giorgio Napolitano in merito alla giornata mondiale del Rifugiato che si festeggerà a Roma. Ieri, è sbarcata a Lampedusa anche Angelina Jolie.

“Lunedì è la giornata mondiale dei rifugiati, che celebrerò insieme al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a Roma – ha detto Guaterres – Ma oggi sono qui per ringraziare in particolare la Guardia di Finanza e la Guardia costiera per il loro lavoro di assistenza in mare: hanno saputo essere molto sensibili alla definizione di nave in difficoltà. E dire grazie ai lampedusani, per la loro accoglienza in una situazione complessa.”

Libia, la Nato conferma di aver colpito obiettivi civili

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Dopo le accuse da parte del governo di Gheddafi, rivolte verso la Nato, riguardo l’ultimo raid aereo che ha ucciso anche dei civili, nella giornata di ieri è stato rilasciato un comunicato ufficiale sul sito della Nato, che afferma che l’agenzia è a conoscenza di quanto afferma il gruppo vicino a Gheddafi e che sta svolgendo delle indagini per capire se effettivamente le vittime sono state causate da un loro raid aereo.

Il viceministro degli Esteri, Khaled Kaim, ha dichiarato che questo è stato un attacco “intensionale contro edifici civili, un altro segno della brutalità dell’Occidente”. Secondo quanto si legge sul comunicato, la Nato si mostra dispiaciuta per quanto accaduto e si scusa con le popolazioni coinvolte ma ricorda che la Nato, ha operato 4.400 volte in questa lotta contro le repressioni di Gheddafi, ed ogni operazione viene prima pianificata con estrema precisione.

Palamara (Anm): “La P4 è una vicenda inquietante”. Berlusconi: “Inchiesta sul nulla”

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L’inchiesta sulla cosiddetta “P4”, ovverosia sulla creazione di un sistema informativo parallelo che, secondo i giudici, costituiva una vera e propria associazione per delinquere, finalizzata alla gestione di notizie riservate, appalti e nomine, che vede coinvolti anche l’uomo d’affari Luigi Bisignani e il parlamentare del Pdl ed ex magistrato Alfonso Papa, “è una vicenda inquietante”. Lo ha detto oggi il presidente dell’Anm, Luca Palamara, a margine di un congresso, aggiungendo poi: “Bisogna attivare tutti i meccanismi previsti perchè la magistratura ha bisogno di credibilità e discontinuità rispetto a certi comportamenti e fatti con i quali non vogliamo avere nulla a che fare”.
Intanto, il pg della Cassazione, Vitaliano Esposito, ha confermato che la procura generale della Cassazione ha aperto un’indagine disciplinare su Papa, magistrato in aspettativa. L’Anm aveva chiesto sul caso di quest’ultimo l’intervento dei probiviri, che si riuniranno, comunque, dopo la convocazione del Comitato direttivo centrale dell’Anm, prevista per il 25 giugno. “Dopo aver letto le carte faremo sentire la nostra voce” ha concluso Palamara.
La vicenda è “preoccupante” anche per Emanuele Fiano, responsabile Difesa e sicurezza del Pd, che punta il dito, in particolare, sulla “possibilità trapelata che l’onorevole Papa abbia provato a fare assumere un suo informatore dei carabinieri nei servizi di sicurezza del Paese”, e annuncia un’interrogazione urgente del Partito Democratico al governo proprio su quest’ultimo punto.

Yara Gabirasio, nei polmoni trovata della polvere da cantiere

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Dopo alcuni mesi di silenzio, si torna a parlare del caso di Yara Gambirasio, la ragazza di Brembate di Sopra, uccisa in circostanze ancora sconosciute. Secondo la trasmissione Iceberg dell’emittente Telelombardia, durante l’autopsia sul corpo di Yara, nei polmoni della ragazza sarebbero state ritrovate delle tracce di polvere da cantieri, il che riporterebbe le indagini sul cantiere di Mapello, luogo già visitato dai Carabinieri in una prima fase, ma poi non più considerato.

Telelombardia cita fonti molto qualificate, che hanno avuto modo di seguire l’esame autoptico che è stato svolto sul corpo della 13enne. Nessuna conferma, però è arrivata da Carabinieri. Nel caso dovesse essere confermata, si spiegherebbe anche perché i Cani nei primi giorni di ricerche, si siano diretti verso il cantiere di Mapello.

Sarah Scazzi, parla Concetta “uccisa perché aveva visto qualcosa in casa loro”

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Nella giornata di ieri, dopo il consueto appuntamento per la firma in caserma, si erano perse le tracce di Michele Misseri, che non era tornato in casa come di consueto. Dopo alcune ore di ricerche da parte dei Carabinieri, a sciogliere il dilemma è stato l’avvocato della famiglia Misseri dopo aver parlato con Valentina, la figlia di Michele Misseri. Valentina, ha dichiarato che il padre si trovava a casa, ma i Carabinieri non lo avevano cercato perché lui è libero di recarsi dove vuole.

Nella giornata di ieri, anche la mamma di Sarah ha parlato. Dopo mesi di silenzio, la donna ha voluto raccontare quello che secondo lei è successo quel maledetto giorno in casa Misseri. Secondo Concetta Scazzi, la figlia ha visto qualcosa che non avrebbe dovuto vedere e per questo è stata uccisa. “Me l’hanno uccisa perché ha visto qualcosa…” così dichiara Concetta, “Se l’hanno uccisa loro qualcosa di squallido ci sarà nella loro casa nella loro famiglia. Avevo detto cercate nella famiglia perché Sarah usciva sempre con Sabrina, stavano spesso insieme e mi sembrava strano che sabrina non sapesse niente di quello che è successo”.