Palamara (Anm): “La P4 è una vicenda inquietante”. Berlusconi: “Inchiesta sul nulla”

Foto: AP/LaPresse

L’inchiesta sulla cosiddetta “P4”, ovverosia sulla creazione di un sistema informativo parallelo che, secondo i giudici, costituiva una vera e propria associazione per delinquere, finalizzata alla gestione di notizie riservate, appalti e nomine, che vede coinvolti anche l’uomo d’affari Luigi Bisignani e il parlamentare del Pdl ed ex magistrato Alfonso Papa, “è una vicenda inquietante”. Lo ha detto oggi il presidente dell’Anm, Luca Palamara, a margine di un congresso, aggiungendo poi: “Bisogna attivare tutti i meccanismi previsti perchè la magistratura ha bisogno di credibilità e discontinuità rispetto a certi comportamenti e fatti con i quali non vogliamo avere nulla a che fare”.
Intanto, il pg della Cassazione, Vitaliano Esposito, ha confermato che la procura generale della Cassazione ha aperto un’indagine disciplinare su Papa, magistrato in aspettativa. L’Anm aveva chiesto sul caso di quest’ultimo l’intervento dei probiviri, che si riuniranno, comunque, dopo la convocazione del Comitato direttivo centrale dell’Anm, prevista per il 25 giugno. “Dopo aver letto le carte faremo sentire la nostra voce” ha concluso Palamara.
La vicenda è “preoccupante” anche per Emanuele Fiano, responsabile Difesa e sicurezza del Pd, che punta il dito, in particolare, sulla “possibilità trapelata che l’onorevole Papa abbia provato a fare assumere un suo informatore dei carabinieri nei servizi di sicurezza del Paese”, e annuncia un’interrogazione urgente del Partito Democratico al governo proprio su quest’ultimo punto.

Nel pomeriggio, anche il premier Silvio Berlusconi avrebbe parlato dell’inchiesta “P4“, in particolare del presunto coinvolgimento del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, che, secondo un verbale di Bisignani, sarebbe venuto a conoscenza di “tutte le vicende giudiziarie che potevano riguardarlo direttamente ed indirettamente”, attraverso Papa e lo stesso Bisignani. Incontrando a Palazzo Grazioli la deputata del Pdl Micaela Biancofiore, Berlusconi avrebbe assicurato che questa inchiesta lo lascia “serenissimo”, spiegando: “E’ un’inchiesta sul nulla. Gianni Letta è un galantuomo, un servitore delle istituzioni”.
L’inchiesta, adesso, dopo l’arresto dell’affarista Bisignani (attualmente ai domiciliari) e l’ordine d’arresto per il deputato Papa, sul quale si pronuncerà la Camera il prossimo 22 giugno, punta sopratutto a trovare gli uomini delle forze dell’ordine “infedeli” che avrebbero dato man forte ai due nella costruzione di un “sistema informativo parallelo”. A condurre l’indagine sono i pm Francesco Greco ed Henry John Woodcock, assieme all’aggiunto Francesco Curcio, che avrebbero già sentito in procura a Napoli oltre cento persone come testimoni. Bisignani, invece, sarà ascoltato lunedì a Napoli dal gip Giordano,e, per adesso,si dice solo sorpreso per gli arresti domiciliari e amareggiato per il coinvolgimento di Gianni Letta.

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