Alemanno indagato per mafia, facciamo chiarezza

All’interno di una maxi operazione anti-mafia all’interno della Capitale è stata sgominata una banda capeggiata da Massimo Carminati, ex terrorista dei Nar. La banda poggiava il suo business sugli appalti. Gli arresti all’interno dell’operazione sono stati 37 e ci sono state perfino delle perquisizioni negli uffici comunali. Tra gli indagati anche nomi illustri come quello di Gianni Alemanno

Tra gli indagati all’interno della maxi operazione anti-mafia ci sono finiti anche alcuni nomi illustri, tra cui quello dell’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno che ha commentato le accuse dicendo che ne uscirà a testa alta. Naturalmente è in ottima compagnia visto che tra gli indagati ci sono anche Luca Gramazio di Forza Italia, Eugenio Patanè del Partito Democratico e il presidente dell’Assemblea Capitolina Mirko Coratti (PD).

Per l’operazione volta a sgominare un’associazione di stampo mafioso, sono stati disposti ben 37 arresti di cui 8 ai domiciliari. Sono state fatte delle perquisizioni alla Pisana e negli uffici del Comune e alla fine dei giochi sono stati sequestrati beni per 200 milioni di euro. Gli indagati sono accusati di diversi reati: si va dall’associazione di tipo mafioso, all’estorsione, dall’usura alla corruzione, dalla turbativa d’asta fino alle false fatturazioni, il trasferimento fraudolento di valori e il riciclaggio.

Alemanno è accusato di associazione per delinquere di stampo mafioso. La sua casa è stata perquisita ma lui ha replicato subito alle accuse dicendo che dimostrerà di essere completamente estraneo ai fatti, uscendo a testa alta da tutta la vicenda. L’inchiesta è stata ribattezzata “Mafia Capitale” e dimostra l’esistenza di associazioni mafiose che puntavano all’assegnazione degli appalti, ai finanziamenti pubblici, alla “conquista” delle aziende municipalizzate.