P4, dalla Giunta della Camera si all’arresto di Papa

Foto: AP/LaPresse

La Giunta per le autorizzazioni della Camera ha dato il via libera all’arresto del deputato Pdl Alfonso Papa, chiesto dalla procura di Napoli nell’ambito dell’inchiesta P4. E’ stata quindi approvata, con i soli 10 voti dell’opposizione, la proposta del relatore dell’Idv, mentre la maggioranza ha ritirato la sua.
I leghisti si sono astenuti, mentre i deputati del Pdl e deiResponsabili” hanno abbandonato i lavori in segno di protesta. In serata, Papa, con una lettera al presidente dei deputati Pdl Fabrizio Cicchitto, ha rimesso il mandato e si è autosospeso dal gruppo Pdl di Montecitorio.
Si riaprono dunque all’interno della maggioranza le fratture con la Lega: il leader Umberto Bossi, in mattinata, aveva addirittura detto: “Voteremo a favore” dell’arresto, poi la decisione di astenersi in Giunta.
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi non è intervenuto in prima persona sulla vicenda dell’arresto di Papa, ma, parlando ai suoi, avrebbe detto: “Bisogna salvarlo“, aggiungendo: “Sono contrario ai processi in aula. La carcerazione preventiva per un parlamentare sarebbe un gravissimo precedente che non deve verificarsi“.
In Giunta, il Pdl mirava ad un nuovo rinvio, forse per fare in modo che a pronunciarsi sulla questione fosse la Camera, a scrutinio segreto. Così, il relatore Francesco Paolo Sisto, del Pdl, ha ritirato la sua proposta contro l’autorizzazione all’arresto, ma, a quel punto, l’opposizione ha presentato una proposta, dell’Idv, a favore dell’arresto. Il presidente della Giunta Pierluigi Castagnetti l’ha messa ai voti, e i dieci membri del Pdl in Giunta non hanno partecipato alla votazione per protestare contro “la violazione del regolamento”.
Così, la proposta è passata con i nove voti favorevoli dell’opposizione, e due astenuti.

Melania Rea, richiesto l’arresto di Parolisi

Foto: Ap/LaPresse

Secondo quanto dichiarato da NewsMediaset, nella prima mattinata di ieri, sarebbe stato emesso un ordine di custodia cautelare nei confronti di Salvatore Parolisi, marito di Melania Rea, unico e solo indagato per la morte della moglie. Omicidio volontario ed aggravato, sono le accuse che la procura di Ascoli ha inserito sul mandato. Attualmente, tale mandato non è stato ancora messo in atto.

Nella giornata di ieri, Salvatore è tornato ad Ascoli nella casa dei suoi genitori. Rispetto alla data di rientro prevista per oggi, Parolisi ha anticipato tutti, facendo rientro 24 ore prima. La richiesta di arresto, avviene dopo una nutrita acquisizione di elementi fondamentali per le indagini avvenuta giovedì scorso, nel bosco dove è stato ritrovato il corpo di Melania.

Camorra, arrestato consigliere PDL

Foto: Ap/LaPresse

Durante la prima mattinata di oggi, i Carabinieri del distretto di Salerno a condotto un operazione per arrestare 6 persone, in merito ad un inchiesta relativa a possibili scambi mafiosi politici. Tra le sei persone arrestate c’è anche l’ex sindaco di Pagani del gruppo PDL. Alberico Gambino è accusato di concussione in concorso ed associazione per delinquere finalizzata allo scambio elettorale politico-mafioso, delitti aggravati dell’attività di agevolazione dei clan Fezza-D’Auria Petrosino, attivo nell’agro nocerino.

Per tutti e sei l’accusa è questa. Gambino, fino a poco tempo fa era il sindaco di Pagani ed insieme al presidente del Paganese calcio e a due esponenti del clan, avevano creato un associazione a delinquere finalizzata al controllo delle attività pubbliche a livello economico. Il tutto si limitava alla zona di Pagani, ma gli introiti economici, sono stati elevati per tutti e sei gli arrestati.

Passa la manovra al Senato, ma Tremonti dice: “Siamo sul Titanic”

Foto: AP/LaPresse

Il Senato ha approvato oggi, con 161 si, 135 no e 3 astenuti, la manovra economica, che adesso passa quindi alla Camera per essere varata definitivamente nel pomeriggio di domani. Da Zagabria, dove si trova in visita, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha espresso soddisfazione per la rapidità con cui si è arrivati già all’approvazione della manovra, definendolo “Un miracolo“. Soddisfatto anche il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, per il quale la manovra è fatta “per il bene comune“, ma che poi, riguardo alla crisi economica, avverte: “Senza pareggio il nostro paese sarà divorato dal debito. Siamo come sul Titanic: non si salvano neanche i passeggeri di prima classe“.
Di fatto, però, la manovra reintrodurrebbe il tichet sanitario (10 euro per le visite specialistiche ambulatoriali e 25 euro per i codici bianchi al pronto soccorso), e apporterebbe tagli lineari a tutte le agevolazioni fiscali. Previsto anche un contrbuto di solidarietà del 5-10% per le pensioni più ricche, quelle che superano i 90 mila euro l’anno. La manovra dovrebbe avere un valore totale, al 2014, di oltre 70 miliardi di euro.
Un emendamento del governo prevedeva inoltre la liberalizzazione degli ordini professionali di avvocati e notai, ma i numerosi appartenenti a queste categorie presenti sui banchi della maggioranza hanno minacciato di non votare la manovra, costringendo così il governo ad eliminare tale emendamento.

Renzo Bossi, ed il video per “Vecchia Tv e nuova TV”

Foto: Ap/LaPresse

Il Trota, conosciuto da molti con questo nomignolo per la sua somiglianza con il notissimo pesce, figlio di Bossi leader della Lega Nord, da giorni ormai è mirino di blogger e non solo che lo prendono in giro, se vogliamo essere buoni, per il suo video messaggio in merito al convegno “Vecchia Tv e nuova TV”. Nel video di ben 6 minuti, registrato, Renzo Bossi, cerca di spiegare con un italiano al quanto incomprensibile, la sua posizione e quella della Lega Nord rispetto i nuovi media.

Il video ormai gira in rete, e possiamo definirlo sicuramente un video virale, uno di quelli che difficilmente riuscirete a non vedere, soprattutto per il soggetto che spiega i nuovi media e come essi siano riusciti a staccarci dalla realtà locale della vita. Se qualcuno di voi, riesce a capire qual è la posizione della Lega rispetto i nuovi media, guardando solamente questo video, ha tutta la nostra stima e ammirazione.

Mafia, chiesto il rinvio a giudizio per il ministro Romano

Foto: AP/LaPresse

Il pm di Palermo Nino Di Matteo e l’aggiunto Ignazio De Francisci hanno depositato la richiesta di rinvio a giudizio con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa per il ministro dell’Agricoltura Saverio Romano, dopo che quattro giorni fa il gip aveva respinto l’istanza di archiviazione chiesta dalla Procura e chiesto  l’imputazione coatta. Adesso dovrà quindi essere fissata l’udienza preliminare, dove un altro gip deciderà se gli elementi di cui dispone l’accusa siano tali da arrivare ad un processo.
Secondo l’accusa, come politico di rilievo prima della Dc, poi del Ccd e Cdu, quindi come parlamentare nazionale, Romano “avrebbe consapevolmente e fattivamente contributo al sostegno ed al rafforzamento dell’associazione mafiosa“, e avrebbe avuto rapporti con diversi esponenti di spicco di Cosa Nostra, come Angelo Siino, Giuseppe Gattaduro, Domenico Miceli, Antonino Mandalà e Francesco Campanella. Il gip parla inoltre di “un quadro preoccupante di evidente contiguità con le famiglie mafiose”.
Romano avrebbe poi appoggiato alle regionali del 2001 la candidatura di Mimmo Miceli, in seguito condannato per mafia, e avrebbe avuto rapporti in particolare con la famiglia mafiosa di Villabate, sostenendo, assieme all”ex governatore siciliano Totò Cuffaro (già condannato per associazione mafiosa) la candidatura di Giuseppe Acanto, gradito al capomafia Nino Mandalà.
Il ministro ha fatto sapere che non intende dimettersi, e, sul rinvio a giudizio di oggi, ha dichiarato:

“Non intendo commentare un atto al quale la procura di Palermo è stata obbligata dopo 8 anni di indagini e due richieste di archiviazione. Continuo a non comprendere come non ci scandalizzi di un corto circuito istituzionale e giudiziario che riguarda chi da un lato ha condotto le indagini e chi dall’altro le ha severamente sanzionate”.

Manovra economica, Giovedì la decisione alla camera

Foto: Ap/LaPresse

Entro la mattinata di giovedì prossimo l’esame della manovra si concluderà in Senato, per dare così modo alla Camera di poterla valuterà già nella giornata di giovedì stesso e quindi concludere tutto per il giorno successivo, venerdì.  Ha dichiararlo è stato il presidente del Senato, Renato Schifani, il quale dopo la riunione con tutti i capi gruppo ha dato la notizia.

Subito parole positive dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Schifani hai giornalisti ha dichiarato: “La conferenza all’unanimità ha deciso di chiudere il voto entro metà giornata di giovedì per consentire alla Camera di metterla all’esame entro lo stesso pomeriggio di giovedì”. Lo stesso Schifani nei giorni scorsi aveva dichiarato: “Credo sia necessario e indispensabile, per dare un segnale di coesione del nostro paese all’esterno, che si possa senz’altro votare la manovra entro e non oltre la giornata di giovedì”.

Rai, Tg1 a picco. Giovedì Cda su Minzolini

Foto: Ap/LaPresse

Si respira aria pesante in Rai, in particolar modo nei piani alti di Rai 1. Ad essere messe sotto torchio, questa settimana, è il TG1 diretto da Augusto Minzolini, al centro di moltissime critiche per la sua gestione filo-berlusconiana che ha visto aver la maggiore in questi ultimi mesi. A preoccupare il DG rai Lei e il direttore di rete Garimberti, sono gli ascolti che il TG di Minzolini sta portando a segno in questi ultimi mesi.

Il tg Rai è stato battuto parecchie volte dal suo eterno rivale su Canale 5, nella fascia serale. Il dg Lei ha ricordato che nella stagione TV 2010-2011, l’edizione delle 13:30 portava a segno uno share medio del 26.45%, mentre quella delle 20:00 del 25.21%. Per l’edizione delle 13:30 il dg Lei dichiara che “si rileva, rispetto alla corrispondente stagione televisiva 2009-2010, una flessione di 1,2 punti di share”, mentre per l’edizione delle 20:00 “una flessione di 2,7 punti percentuali”.

La Camera approva la legge sul biotestamento. Englaro: “E’ incostituzionale”

Foto: Ap/LaPresse

La Camera ha approvato in serata, dopo un dibattito durato cinque mesi, il disegno di legge sul testamento biologico, che ora tornerà quindi in Senato per l’approvazione definitiva, probabilmente in autunno. I voti a favore sono stati 278, quelli contrari 205 e gli astenuti 7.
La legge si compone di otto articoli, dei quali il più importante e dibattuto è probabilmente il terzo, riguardante “contenuti e limiti della dichiarazione anticipata di trattamento” (Dat), che esclude, salvo casi eccezionali, la sospensione dell’idratazione e alimentazione artificiali, limitando inoltre l’applicazione delle Dat solamente ai malati in stato vegetativo che presentino una “accertata assenza di attività cerebrale integrativa cortico-sottocorticale”. Il settimo articolo stabilisce invece che le Dichiarazioni anticipate di trattamento non saranno comunque vincolanti per il medico.
La maggioranza si è schierata compattamente a favore del provvedimento, salvo un deputato del Pdl che ha votato contro e un altro che si è astenuto, mentre nell’opposizione i cattolici del Terzo polo e del Pd si sono astenuti o hanno votato in favore del provvedimento, ma la maggior parte degli esponenti del PD e dell’Idv ha votato contro, criticando aspramente la legge.

Morto militare italiano in Afghanistan

Foto: Ap/LaPresse

Un militare italiano in terra afghana, Roberto Marchini, è morto durante le fase di disinnesco di un ordigno rudimentale chiamato “led”. Questo ordigno, si trovava sulla strada dove passano di solito le vetture dei militari che si trovano lì, comprese quelle italiane. Il compito del caporalmaggiore Marchini era quello di disinnescare l’ordigno durante un intervento di sopralluogo.

Appena sceso dalla vettura, la bomba è esplosa, causando la morte del caporal Marchini. Roberto Marchini era di Viterbo e faceva parte del distretto italiano che si trova a Bakwa. Nello stesso distretto 10 giorni fa, è stato ucciso il caporalmaggiore Gaetano Tuccillo, anch’egli vittima di un “led”.

Lunedì nero per la Borsa italiana. La Merkel chiede di approvare la manovra

Foto: Ap/LaPresse

E’ stata una giornata particolarmente difficile per la Borsa italiana: dopo che venerdì, infatti, Piazza Affari aveva chiuso al -3,47%, oggi la tendenza al ribasso si è accentuata, arrivando a chiudere al -3,96%. In difficoltà anche altri mercati europei, in particolare quello spagnolo e greco, ma è stata la borsa di Milano a registrare i risuiltati maggiormente negativi, nonostante i provvedimenti della Consob per limitare le vendite allo scoperto.
Anche l’euro è finito nel mirino degli speculatori, scendendo sotto quota 1,41 nel cambio con il dollaro. Fra i titoli che hanno segnato un maggiore ribasso, i due gruppi bancari Unicredit (al-7,74%) e Intesa SanPaolo (-6,3%), che erano stati addirittura sospesi per eccesso di ribasso, arrivando a perdere il 9%.
I ministri delle Finanze dei Paesi aderenti all’Euro si sono riuniti in un vertice straordinario a Bruxelles, anche con l’obiettivo di accelerare il salvataggio della Grecia dalla crisi economica ed evitare, così, un temuto “effetto contagio”.
Dai leader europei è arrivato, comunque, il sostegno all’Italia e alla manovra del ministro Tremonti. La cancelliera tedesca Angela Merkel, in particolare, ha fatto sapere di aver telefonato ieri al premier Berlusconi, per chiedere che l’Italia dia “un segnale importante” con l’approvazione della manovra. Anche il ministro delle Finanze tedesco Wolgang Schauble ha definito la manovra italiana “molto convincente“, per poi aggiungere: “Non credo affatto che l’Italia possa diventare la prossima vittima del contagio dopo Irlanda e Portogallo”.

Il matrimonio di Brunetta, anticipa i contestatori

Foto: Ap/LaPresse

Anticipando tutti di ventiquattro ore, il ministro Renato Brunetta, nella notte di Sabato sera, si è unito in matrimonio con la sua compagna Titti. Il tutto è avvenuto a Villa Rufolo (Ravello), alle ore 19:30. La cerimonia che era attesa per ieri (Domenica ndr.), per paura (?) di trovare nuovi contestatori fuori Villa Rufolo, è stata anticipata di 24 ore. Circa una cinquantina di contestatori, non sapevo che il matrimonio si era già svolto, si sono recati comunque a Villa Rufolo, insieme ad oltre 200-300 curiosi.

Alle ore 19:50 Secondo Amalfitano, l’ex sindaco di Ravello, la persona incaricata di celebrare le nozze, ha comunicato che il matrimonio si era già svolto. Contestatori e curiosi, sono ritornati a casa a mani vuote, ma la parte contestatrice non ha risparmiato cori contro il ministro, del tipo “Cretino, Cretino” oppure “Sei un fannullone”.