Sciopero servizio pubblico, venerdì nero in molte città

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Si preannuncia come un venerdì nero quello che oggi stanno vivendo i centinaia se non migliaia, di pendolari che ogni giorni si ritrovano a dover usare il mezzo pubblico per raggiungere il proprio luogo di lavoro. Nella giornata di oggi, le principali sigle sindacali hanno indetto uno sciopero che sta paralizzando il trasporto pubblico in tutta Italia.

Lo sciopero è di 24 ore ed è iniziato alle 21:00 della giornata di ieri e proseguirà per tutta la giornata di oggi, rispettando le varie fasce di garanzia. Lo sciopero è stato indetto dai sindacati “a sostegno della vertenza per il nuovo contratto della mobilità, che interessa oltre 200 mila addetti”.

Napolitano: “Basta scontri magistratura-politica”

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Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha incontrato oggi al Quirinale i nuovi magistrati in tirocinio, e richiamato quindi i giudici ad “evitare il protagonismo“, poichè, ha affermato, “vanno evitate condotte che creino indebita confusione di ruoli e fomentino l’ormai intollerabile, sterile scontro fra politica e magistratura”.
Il capo dello Stato ha inoltre esortato ad utilizzare le intercettazioni “solo se assolutamente indispensabili“, richiamando i magistrati a fare, ha detto,

un uso sapiente ed equilibrato dei mezzi investigativi,bilanciando le esigenze del provvedimento con la piena tutela dei diritti costituzionalmente garantiti”.

Per Napolitano, la magistratura è in un momento di “offuscamento” della sua immagine, da qui il richiamo ai giovani tirocinanti affinchè svolgano “una seria riflessione critica“, per evitare, ha aggiunto, “fuorvianti esposizioni mediatiche” e non cedere ad atteggiamenti protagonistici e personalistici.
Il capo dello Stato, quindi, riconoscendo le strozzature e inadeguatezze del sistema giustizia, ha esortato ad affrontarle, e ha anche formulato alcune proposte in tal senso, pur affermando: “Non spetta al Capo dello Stato suggerire o valutare disegni di riforma della giustizia, che sono prerogativa del Parlamento“. Si deve comunque mirare, ha poi aggiunto, ad “un recupero di funzionalità, e insieme di razionale e limpido profilo, del sistema giudiziario”.

Caso Murdoch, Cameron chiede scusa al parlamento

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In una sessione straordinaria del parlamento, il primo ministro inglese Cameron, ha risposto a tutte le domande in merito allo scandalo intercettazioni che sta colpendo l’Inghilterra in questi giorni. Il primo ministro ha dichiarato che “Un torrente di rivelazioni hanno incrinato la fiducia in media, polizia e politica”, inoltre ha aggiunto che l’inchiesta pubblica, dovrà fare luce “sui rapporti fra stampa, polizia e politici, e sulle condotte individuali”.

L’opposizione dalla voce di Miliband, chiede le dimissioni di Cameron il quale dichiara di non volersi assolutamente dimettere e che è “estremamente dispiaciuto” per il furore che ha provocato dalla nomina di Coulson, ex direttore del News of The World, quale capo delle Comunicazioni. Solamente nel caso in cui Coulson si rivelasse complice delle intercettazioni ma anche solo a conoscenza dei loschi traffici del tabloid inglese, il premier ha dichiarato che presenterà le sue “profonde scuse” al parlamento.

La Camera autorizza l’arresto di Papa, il Senato salva Tedesco

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E’ stata una giornata politica assai convulsa, quella appena trascorsa, in entrambi i rami del Parlamento. La Camera, infatti, si doveva pronunciare sulla richiesta d’arresto nei confronti del deputato Pdl Alfonso Papa, coinvolto nell’inchiesta P4, mentre, quasi contemporaneamente, al Senato toccava pronunciarsi sulla richiesta d’arresto nei confronti del senatore Pd (poi passato al Gruppo Misto) Alberto Tedesco, coinvolto nell’ìnchiesta sulla corruzione nella sanità pugliese.
L’esito è stato però opposto: mentre, infatti, la Camera, con 319 voti a favore e 293 contrari, ha detto sì all’arresto di Papa, il Senato, con 151 voti contrari, 127 favorevoli e 11 astenuti, ha negato la richiesta d’arresto per Tedesco. In entrambi i casi, il voto è stato espresso a scrutiniuo segreto.
Sul voto alla Camera nei confronti del deputato Pdl ha pesato, probabilmente, anche la posizione della Lega, che si è espressa formalmente a favore dell’arresto, pur lasciando libertà di coscienza ai suoi. Il ministro dell’Interno Roberto Maroni, al termine della seduta, ha commentato affermando: “Siamo stati coerenti“. In precedenza, invece, vi era stato un duro botta e risposta tra il capogruppo del Pd Dario Franceschini, che accusava Pdl e Lega di uno “scambio” tra il voto sui rifiuti di Napoli e quello sull’arrestro di Papa, e il capogruppo del Carroccio Marco Reguzzoni.

Filippo Penati, indagato per corruzione e concussione

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Filippo Penati, vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia per il Partito Democratico, è indagato per corruzione e concussione. E’ quanto emerge da un inchiesta della guarda di finanza della Repubblica di Monza e riguarda l’area Falck di Sesto San Giovanni.

In queste ore, la guardia di finanza sto portando a termine alcune perquisizione per confermare quanto riscontrato durante le indagini preliminari.  L’inchiesta che vede indagato Penati, era stata avviata nell’ambito di quella sull’area Santa Giulia. L’accusa che viene rivolta nei confronti di Penati, parla di circa quattro miliardi di lire di tangenti che Filippo Penati, avrebbe ricevuto tra il 2001 e il 2002. Fino all’anno 2001, Penato, è stato il sindaco di Sesto San Giovanni, confermato con il 56% dei voti.

Maurizio Belpietro, accusato di vilipendio nei cofronti di Napolitano

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Offesa all’onore e al prestigio del capo dello stato”, articolo 278 cp. Questa è l’accusa che la procura di Milano nella persona del procuratore della Repubblica Edmondo Bruti Liberati, ha girato al direttore del giornale Libero, Maurizio Belpietro. L’accusa è arrivata nella giornata di ieri, dopo la messa in vendita dell’edizione quotidiana del giornale Libero di cui Belpietro è il direttore. Ad essere accusata è la vignetta che appare in prima pagina e la scritta stampata sopra.

Nella vignetta vengono raffigurati il capo dello stato, Giorgio Napolitano, Calderoli, Bersani e Fini mentre si apprestano a mangiare una pizza a forma di stivale (simboleggiando la nazione), nella parte alta della vignetta appare la scritta: “assedio ai papponi di stato”. Ed è stata proprio l’unione di queste due cose, vignetta più testo, a far scattare in piedi il procuratore Bruti Liberati, il quale ha subito avviato le procedure per accusare Belpietro di vilipendio.

L’accusa, se confermata da un giudice, prevede la reclusione da uno a cinque anni. Non è mancata la replica di Belpietro, il quale ha dichiarato: “e il diritto di satira, dov’è?” L’argomento satira è uno di quegli argomenti discussi in passato ma che ancora lasciano molte interpretazioni, non è stato ancora ben definito quale sia o non sia la satira. Quale sia il limite oltre il quale non è più satira ma diffamazione, oppure come in questo caso, vilipendio.

Decreto rifiuti, la maggioranza si divide. La Lega: “Voteremo contro”


Non vi è accordo all’interno della maggioranza
sul decreto per il trasferimento dei rifiuti della Campania ad altre Regioni. La Lega, infatti, si è detta intenzionata a votare contro, come ha annunciato il suo esponente Renato Togni, che ha affermato: “In consiglio dei ministri i membri del governo della Lega Nord hanno votato contro questo decreto legge. Si presume che i gruppi parlamentari manterranno questa posizione”.
Il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo è da ieri sera alla ricerca di un accordo tra Lega, Responsabili e membri del Pdl campano per la modifica del provvedimento, dopo che il Consiglio di Stato ha sospeso l’ordinanza con la quale il Tar del Lazio aveva fermato il trasferimento automatico dei rifiuti nelle altre regioni.
La Lega, infatti, intende mantenere nel decreto l’obbligo di chiedere il nulla osta delle regioni che si farebbero carico dei rifiuti, contrariamente all’opposizione, con la quale si sono schierati, però, anche i Responsabili e buona parte del Pdl campano, intenzionati ad opporsi all’ennesimo diktat leghista.
Il relatore del Pdl Agostino Ghiglia ha così deciso di chiedere il rinvio del provvedimento dall’aula alla commissione, in modo da prendere tempo ed evitare possibili convergenze fra l’opposizione, i Responsabili e gli esponenti del Pdl campano durante il voto degli emendamenti. Il rinvio del testo è stato bocciato con 6 voti di scarto, ed è quindi cominciato l’esame degli emendamenti, che è stato poi sospeso e dovrebbe riprendere domani.

Sveva Belviso è il nuovo vicesindaco di Roma

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Abbiamo deciso di nominare una donna, Sveva Belviso, come vicesindaco”. Parole del primo cittadino della Capitale, Gianni Alemanno, rilasciate durante l’incontro con la stampa assieme al segretario del PdL, Angelino Alfano.

Sveva Bleviso sostituirà Mauro Cutrufo, diventato responsabile degli enti locali del partito del premier Silvio Berlusconi.

Alemanno, che ha aumentato così le quote rosa in seno alla sua Giunta, ha spiegato:

“Dopo la sentenza del Tar era necessario fare entrare una donna dunque entra Rosella Sensi e Sveva Belviso diventa vicesindaco, per questo è stato necessario ridisegnare la squadra e Mauro Cutrufo, ex vicesindaco, ha accettato di uscire e avere un ruolo di contributo a Roma fungendo da raccordo a livello nazionale. Nel nuovo statuto di Roma Capitale dovrà esserci una definizione delle pari opportunità in tutti i settori”.

All’ex presidente della Roma, Rosella Sensi, è stata affidata la promozione dei grandi eventi e candidatura olimpica di Roma capitale.

Strage di Via d’Amelio 19 anni fa, la morte di Borsellino

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19 anni fa, in Via d’Amelio, veniva portato a termine l’attentato che uccise Paolo Borsellino, uno degli esponenti principali dell’antimafia di quel periodo. Oggi a Palermo si ricorda quella tragedia e quella figura di Borsellino con la commemorazione ufficiale, al quale stanno partecipando in queste ore Fini e anche il presidente Napolitano.

Fini ha recentemente dichiarato, che per bloccare la mafia all’interno della politica è necessario “non candidare coloro che sono sospettati di avere contatti con la mafia” e anche “non elevare a posti di responsabilità pubblica chi risulta inquisito”. Fini poi conclude con un affondo, dicendo: “La mafia punta a svuotare lo Stato incuneandosi nelle zone d’ombra che possono essere presenti e sfruttando aree di contiguità”, ha rimarcato Fini aggiungendo che “è necessario mantenere alta l’attenzione morale contro l’assopimento delle coscienze”.

Arrestato Salvatore Parolisi

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Svolta decisiva nel caso di Melania Rea, la donna trovata morta circa tre mesi fa in un bosco nel Teramano. Salvatore Parolisi è stato arrestato per l’omicidio della moglie nella mattinata di oggi. Il gip Carlo Calvaresi, ha accolto la decisione del pool di magistrati che indaga sul caso. Salvatore Parolisi, è l’unico sul registro degli indagati ed è accusato di omicidio volontario pluriaggravato dal vincolo di parentela e crudeltà.

La donna era stata assassinata lo scorso 18 aprile, il suo cadavere è stato ritrovato solamente due giorni dopo nel bosco delle Casermette vicino Teramo. “Ci auguriamo che si possa arrivare a chiudere questo cerchio”, ha aggiunto. “E’ una notizia che mi fa stare male, anzi malissimo”. Così commenta la notizia dell’arresto il fratello di Melania Rea.

Il processo Ruby rimane a Milano. Ghedini: “Fuori da ogni logica”

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I giudici della quarta sezione penale di Milano si sono pronunciati oggi sul caso Ruby, nel quale il premier Berlusconi è imputato per prostituzione minorile e concussione, respingendo le 16 eccezioni presentate dalla difesa, e negando, quindi, il trasferimento del processo al Tribunale dei Ministri o al Tribunale di Monza. I giudici, nella loro lunga ordinanza, hanno quindi ribadito la loro “competenza funzionale” nel giudizio, rigettando invece la tesi difensiva “che avrebbe voluto sovrapporre la qualità e la funzione”, e fatto inoltre riferimento all’articolo 3 della Costituzione, che sancisce l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge.
Il diritto di difesa del premier, quindi, non sarebbe stato “violato o compresso“, mentre il reato di concussione sarebbe stato aggravato dall’aver agito “per coprire la prostituzione della minore e salvaguardare la propria immagine”. Bocciata, quindi, la tesi della difesa, per la quale il premier, quando telefonò alla Questura di Milano la notte tra il 27 e il 28 maggio 2010, era convinto che la ragazza fosse effettivamente la nipote dell’allora presidente egiziano Mubarak.
Quanto alla competenza territoriale, invece, questa, per i magistrati, va decisa in base al reato più grave, ovverosia quello di concussione, commesso appunto per indurre i dirigenti della Questura a rilasciare Ruby ed affidarla a Nicole Minetti: tale reato sarebbe stato commesso a Milano, dato che qui fu rilasciata la giovane marocchina.

Scandalo News of The World, Brooks arrestata e rilasciata su cauzione

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Pian piano stanno rotolando una dopo l’altra le teste che hanno fatto parte delle varie intercettazioni messe in piedi dal News of The World. Dopo le dimissioni di Rebekah Brooks, sono arrivate anche quelle del capo di Scotland Yard. Nella giornata di ieri, la Brooks, è stata arrestata dalla polizia, ma già alle 2:00 di notte era stata rilasciata su cauzione.

La Brooks, si era presentata volontariamente nel commissariato di Londra alle 12 di ieri, quando gli agenti hanno portato a termine l’arresto della donna, poi rilasciata, come già detto, alle ore 2:00 di notte su cauzione. Il capo di Scotland Yard, Paul Stephensons, si è dimesso in quanto anche lui avrebbe fatto parte allo scandalo News of The World. Stephensons aveva forti legami con l’ex vicedirettore di News of The World, “Non avevo idea della portata dello scandalo”.