Thyssenkrupp, l’accusa è di omicidio volontario

L’accusa è di omicidio volontario. Siamo sicuri che sia la strada giusta?
I sei imputati per il rogo alla ThyssenKrupp di Torino sono stati tutti rinviati a giudizio. E va bene. Perchè il 6 dicembre del 2007 furono in sette a morire. Sette operai, arsi vivi.
L’amministratore delegato, Harald Espenhahn, dovrà rispondere, per il Giudice dell’Udienza Preliminare, Francesco Gianfrotta, di omicidio volontario con dolo eventuale. Il gup ha accolto tutte le tesi sostenute dall’accusa, rappresentata dai pm Raffaele Guariniello, Laura Longo e Francesca Traverso.

USA – Iraq: Fuori Tutti entro il 2011

Ennesima data fasulla? Ulteriore obiettivo prefissato e non raggiunto? Nuova promessa che non verrà mantenuta? Queste sono le domande che, leggendo del nuovo accordo tra Iraq e USA sulla partenza delle truppe americane dal paese mediorientale, mi sono sorte. Tutto questo mentre i miei pensieri ricordavano la guerra lampo e affini.

Una guerra che era prima una caccia a Bin Laden, poi a Saddam e quindi all’Iran e fortunatamente a niente più. L’Iraq ha messo i paletti legislativi con un decreto che conferma l’intenzione entro il 2011 di far lasciare il presidio ai soldati americani, forti anche di un futuro appoggio ad Obama.

Sinceramente dopo tanti anni di promesse fasulle sono abbastanza scettico sulla riuscita dell’accordo, anche se il futuro abbronzato di Obama mi fa ben sperare. Forse, per una volta, quello che è stato detto e scritto diverrà effettivamente realtà.

Obama e McCain come Tom e Jerry

Sarà che Obama è un uomo che si commuove facilmente, è un emotivo e come tale si lascia andare a far cadere qualche lacrima nei momenti che lo necessitano, vedi morte di sua nonna pochi giorni prima della sua elezione a presidente degli Stati Uniti d’America. Probabilmente un sorriso, e una leggera soddisfazione, deve averla avuta quando, in diretta tv e di fronte al suo elettorato John McCain ha fatto i complimenti al suo rivale dopo le presidenziali, erigendolo ancor di più come il “nuovo” presidente.

Terrorismo: Eta senza testa


Magari sembra poco, perché comunque anche tirando via il capo di una organizzazione in poco tempo viene sostituito da qualcun altro, ma le operazioni che stanno imbastendo negli ultimi mesi Francia e Spagna sono il miglior biglietto da visita per la lotta al terrorismo.
La cattura nella notte di Mikel Garikoitz Aspiazu, meglio noto come Txeroki, dimostra che combattere il terrorismo, seppur in questo caso nazionale e non internazionale, è una realtà possibile con l’ausilio e il sostegno delle forze comuni di due stati che stanno riscoprendo uno spirito comune.

Sarebbe bene, anche per stati maggiormente titolati di Spagna e Francia, magari provare ad abbassare il capo e complimentarsi con chi, senza troppi fronzoli e senza troppe parole di elogio a se stesso, sta realizzando una campagna anti-terrorismo funzionale, ma ancor di più con ottimi risultati.

Israele-Palestina: Ripartono le ostilità

Premetto fin da subito che questo è uno di quei titoli che mai, e poi mai, avrei voglia di scrivere. Soprattutto considerando il fatto che erano ormai mesi che il discorso era finito nel dimenticatoio, o forse per meglio dire in un cassetto, e speravo vivamente di non doverlo tirare fuori più un’altra volta. Invece dopo che dalla metà di giugno era iniziata la tregua tra lo stato di Israele ed Hamas, ecco che dopo circa 5 mesi le ostilità sono riprese.

Renata Kyll Petrucci e un necrologio stranissimo su Il Messaggero di Roma

Uno strano necrologio in cui una signora, tale Maria Kyll Petrucci viene salutata con una frase piuttosto singolare “Non abbiamo fatto in tempo a nasconderti la borsa“, in un paese normale forse passerebbe (quasi) inosservato. Ma l’Italia è il paese di tanti misteri, di stragi irrisolte, di logge dimenticate e crocevia della moderna criminalità, organizzata e malorganizzata. E allora quando ci si imbatte in un’anomalia, in una curiosità, in un particolare apparentemente senso senso, il sospetto viene fuori ed è automatico pensare che dietro questa distonia si nasconda qualcosa di più grande, forse di poco lecito.

Veniamo ai fatti: 4 giorni fa, il 14 Novembre, sul quotidiano  “Il messaggero” di Roma, in mezzo alla pagina dei necrologi, ne troviamo uno davvero anomalo. Lo riportiamo in foto, il testo recita più o meno così:

Renata Kyll Petrucci

Non abbiamo fatto in tempo a nasconderti la borsa. Assia e Lavinia.

Roma, 12 Novembre 2008

Certo, un’espressione dal tono un po’ diverso dai necrologi che siamo soliti leggere sui quotidiani nazionali: “si è spento il compianto…ne danno il triste annuncio…le esequie si svolgeranno” e così via. In effetti le stranezze sono molte: se l’annuncio avesse semplicemente riportato una frase strampalata ma ad esso fosse seguito un più comprensibile appuntamento in questa o quella chiesa per le esequie forse non ci saremmo soffermati a lungo. Forse. Quel nome poi, “KYLL”, suona piuttosto oscuro e ad una ricerca su internet risulta addirittura assente. Già, internet.

Possibile che nella rete non ci sia traccia di tale Renata Petrucci? Beh, in un certo senso si. Abbiamo trovato un profilo di Facebook e uno su LinkedIn (per i pochissimi che ancora non li conoscessero, si traccia di social network, ovvero di pagine personali), ma si tratta con tutta probabilità di giovani omonimi tra l’altro privi di quel middle name “KYLL” che alegga quasi spettralmente.

Scudi Anti-Missile: Sarkozy e lo state bboni

Russia e Stati Uniti, o meglio, i vecchi Stati Uniti d’America quelli del presidente meno abbronzato, meno bravo, meno tutto. Un solo negoziatore: l’Europa. Quel vecchio continente che si impersonifica alla perfezione con Nicolas Sarkozy, giovane e dinamico, interlocutore ideale di una parte di mezzo che dovrà ricongiungere le parti tra due leader di due grandi paesi, dotati però di una giovane età (politicamente parlando) e con ideali letteralmente diversi. Forse gli interlocutori ideali per questo discorso sullo scudo anti-missile, che ha di fatto visto il nostro mondo tornare ai livelli di qualche decina di anni fa e la tremenda guerra fredda.

G20: Il gatto se ne va e i topi ballano

A questo titolo tanto popolano, mi verrebbe da aggiungere: “E finalmente…”. L’addio definitivo di George W. Bush, presente solo formalmente vista la vittoria di Barack Obama in quelle ormai lontane presidenziali del 4 novembre, ha fatto sì che quello stato di “assolutismo a stelle e strisce” si possa definitivamente salutare.

Lo ha compreso anche il premier francese Nicolas Sarkozy, che proprio per questo ha organizzato con forza un G20 che risulta, al tempo attuale, assolutamente indispensabile al fine di ricreare un equilibrio, oggi, impossibile da realizzare altrimenti.

Un equilibrio basato sui 20, tra cui Sarkozy stesso, Berlusconi, Bush e molti altri, ma non Barack Obama. Il giovane abbronzato non ci sarà per evitare di vedersi puntati contro tutti i flash. Oggi si salva il nostro Mondo, non dobbiamo distrarci troppo; per Barack arriverà il momento di scendere in campo. Ma non ancora…

Diaz, Giustizia all’italiana

Assolti i vertici della polizia, insomma. Vorrei aver avuto l’idea geniale di Spinoza. Diaz Irae. Ma ancora meglio del titolo, la finta pubblicità stile GoogleAds, che recita:

Dimostrazioni Pacifiche

Chiamaci e organizzeremo per te una bella manifestazione pacifica. Gratis e subito! Dovrai solo marciare e gridare gli slogan che preferisci. A portare spranghe e molotov ci pensiamo noi! Siamo in via Francesco K. numero P2. www.digos.it

Genova-Eluana 1 a 1? Non si sa che dire. Stato di diritto sì, Stato di diritto no.

Rai, di tutto, di più



E non scordatevi della Rai, mi raccomando. Non vi sfuggisse, tra una sentenza e l’altra – e un Ministro Onda – quest’ennesima chicca tutta italiana. Ogni tot anni, lo spettacolo di questa faccenda politica è sempre, sempre pronto a regalarvi le sorprese del caso.


Il Pdl che vota il Senatore del Pd, che però il Pd non vuole e men che mai l’Italia dei Valori – per carità, a Di Pietro gli è preso un magooooone.


Ora si dice pronto a dimettersi – mi dimetto mi dimetto certo mi dimetto – dalla carica di presidente della Commissione Parlamentare di Vigilanza, Riccardo Villari, Senatore del Pd che il Pdl vuole ma che il Pd-meno-L non vuole.

Sono consapevole che la mia elezione è avvenuta con una modalità inconsueta. Adesso intendo svolgere la mia funzione di garanzia prendendo contatti con i Gruppi parlamentari per ricostruire quel dialogo istituzionale tra maggioranza e opposizione, giungendo ad un nome su cui far convergere i propri voti. Allora sarò ben lieto di formalizzare le mie dimissioni, avendo così contribuito a ripristinare il funzionamento dell’organismo istituzionale che mi ha eletto presidente


Potrebbero volerci secoli, a occhio e croce.


Roma, occupato il Ministero della Pubblica Istruzione. Anna Adamolo Ministro Onda

Anna Adamolo è l’Onda Anomala. E’ anche il Ministro Onda dell’Istruzione, Università e Ricerca. Il suo compito è quello di tutelare l’istruzione e l’università italiana.

Il mio primo impegno sarà il ritiro della Legge 133 e della legge Gelmini

Il Ministero occupato. E’ geniale. Pacificamente e virtualmente.

Dopo il Ministro standard e quello ombra, è la volta del Ministro Onda. Un’onda che sta inondando, non c’è che dire. Un’onda che fa parlare di sè. Un’onda che non si arrende, e che sta utilizzando quello che ha – la Rete, la Rete, la Rete – per cambiare la realtà. Non è dato sapere quanto tempo ci vorrà.
Ma la cambierà, perchè la Rete è assai difficile da fermare e, potete scommetterci, stanno freneticamente studiando – senza aver trovato ancora modo efficace – come metterla a tacere. Voglio conoscere il genio di questa faccenda. Naturalmente non si sono impossessati del Sito istituzionale del Ministero. Hanno aperto un nuovo dominio.

L’Onda è live! In piazza contro la Gelmini

UPDATE h. 16.30. Dietro di loro, una bara. E’ terminato il sit-in degli studenti delle Accademie di Belle Arti di Roma davanti al Senato. Come simbolo, hanno lasciato una bara in mezzo alla piazza.
Nel frattempo, di fronte al Ministero dell’Istruzione a Trastevere sono arrivati i ragazzi di Air, area identitaria romana, sigla vicina alla destra. Sono stati anche accesi alcuni fumogeni, al grido di Daje Gelmini. Accesi alcuni fumogeni.
La manifestazione ha sfilato nel pomeriggio davanti al Colosseo, senza incidenti. Quattro scuole medie superiori, occupate nelle settimane scorse, sono state messe sotto inchiesta dalla Procura di Roma, per invasione di edifici, interruzione di pubblico servizio e danneggiamento, con sedici studenti iscritti nel registro degli indagati. Si tratta del liceo classico Giulio Cesare, dell’istituto alberghiero Pellegrino Artusi, e dei licei scientifici Azzarita e John Fitzgerald Kennedy.

Staminali: La paura del papa nero

Il tutto ha inizio il 5 novembre, quando, il papa di Santa Romana Chiesa Benedetto XVI aka Joseph Ratzinger chiama Barack Obama, neo-eletto presidente degli Stati Uniti d’America, per congratularsi con lui della vittoria ottenuta. Anche altri, che verranno ricordati però per commenti sull’abbronzatura, lo faranno come è giusto che sia in certe occasioni.

A meno di una settimana la telefonata si ripete, ma questa volta in senso opposto. Una discussione tra i due, sui generis, ma che probabilmente avrà toccato anche uno degli argomenti più a cuore ad entrambi, ma sul quale hanno posizioni contrapposte: la ricerca sulle cellule staminali.

La posizione della Chiesa contro questo genere di ricerca si sa ormai da tempo, ma non è che, con l’avvento di Obama, lo faranno per evitare di realizzare quel sogno che i Pitura Freska, qualche anno ormai orsono, canzonava in quel di San Remo:

Sarà vero, dopo Miss Italia avere un Papa Nero, non me par vero!

Pardon, un papa abbronzato.