Palin alle prese con i tacchini

Vi pregherei di osservare attentamente il video.
Di lei si è detto di tutto di più, ma certo, ad oggi, i tacchini le mancavano.
Colei che non è diventata Vice Presidente degli Stati Uniti d’America, e che alle prossime pare voglia puntare ancora più in alto, risponde alle domande di una tv locale di Wasilla, mentre alle sue spalle (naturale, no?) si macellano dei tacchini.

Riccardo Villari e la responsabilità istituzionale

Non se ne può davvero più di tutta la vicenza riguardante il presidente della Commissione di Vigilanza delle Rai. Dopo ben 48 votazioni è stato eletto, con gran colpo di classe della maggioranza, Riccardo Villari. Il giorno aveva già dichiarato che era pronto a dare le dimissioni in favore di una figura autorevole. La figura autorevole è stata trovata (Zavoli) e ora Villari dice di non voler più dare le dimissioni. I toni si alzano e tutti “i grossi nomi della politica invitano caldamente Villari a dimettersi” con le varie dichiarazioni. Quella migliore però spetta al nostro protagonista, Riccardo Villari “Sento salire, dentro di me, una forte responsabilità istituzionale“. Non mi deludere e non dimetterti. In questo modo, i giochi di potere della politichetta italiana saranno davanti ai riflettori come non mai.

Socialismo Francese: Una poltrona per due…donne

Ci sono segni, nella vita della popolazione mondiale, che non possono lasciare indifferenti. Forte segno fu l’11 settembre che fece cominciare l’epoca del terrore e della sua battaglia, forte segno fu l’elezione del primo presidente di colore della storia che aprì, metaforicamente, la porta alla nuova politica che avanza.

Forte segno sarà anche in Francia che dopo aver eletto un presidente che dopo un annunciato divorzio, peccato che non lo abbia addirittura dichiarato in campagna elettorale sarebbe stato un punto raggiunto, e un ipermediatico matrimonio con la auto dichiarata ex italiana Carla Bruni, pardon Carlà Brunì, ecco che il partito socialista decide che bisogna innovarsi e di pronta risposta avrà come leader una donna.

Ancora non si sa chi, ma il ballottaggio parla chiaro: la sfida si giocherà tra Segolene Royal e Martine Aubry. La prima già nota agli onori delle cronache come la perdente della sfida presidenziale con Sarkozy, la seconda come sindaco di Lilla, nonché figlia d’arte essendo il padre Jacques Delors, ex ministro dell’economia francese ed ex presidente della Commissione Europea.

Primarie giovin PD. Tra Facebook e dintorni



Aaaaaai em Piddì, papparaparappè.


Scusate, è che è un sound che prende.


Dunque, tra Facebook e sede fisica e reale del Partito, sono in quattro a sognare: vogliono diventare leader dei giovani democratici (sembra un po’ la sigla di HOLLY E BENJI due fuoriclasse.


Oggi, dopo liti, corsi e ricorsi storici comincia il voto delle primarie. Yes we can change? Tre corrono per il posto di segretario, la quarta fa altro. I nomi sono: Salvatore Bruno, 26 anni. Dario Marini, 27 anni. Fausto Raciti, 24 anni. Giulia Innocenzi, 24 anni. Pare che costei, un giorno sì e l’altro pure sit-in di protesta sotto la sede del Pd. Una che vuole andare oltre Pannella, vuole svecchiare, vuole dare un unico colore alle cose. Che c’entra col Partito Democratico? Gli altri tre son bindiani, fassiniani, veltroniani… Aaaaaai em Piddì, papparaparappè.


Il magico mondo di Cossiga



Di questo se ne è parlato poco, e invece credo valga la pena diffonderlo.


Antimafia Duemila ha proposto ieri un articolo-analisi delle gesta dell’Ottavo Presidente della Repubblica Italiana. Politico, giurista e docente italiano, ottavo presidente della Repubblica dal 1985 al 1992 quando assunse, di diritto, l’ufficio di senatore a vita. A seguito di un decreto del presidente del Consiglio dei ministri può fregiarsi del titolo di presidente emerito della Repubblica Italiana.


Con tanto di video, si mostra Francesco Cossiga in una partecipazione telefonica in tv spiegare la svendita dell’Italia avvenuta sul panfilo Britannia nel 1992. Gli approfondimenti sono disponibili qui.


La sanità italiana funziona

La sanità italiana funziona e ieri sera tutti abbiamo visto e sentito la bella notizia durante i maggiori telegiornali italiani. Si, ci saranno anche casi di ospedali costruiti e mai aperti; in alcuni ospdedali l’attesa per una gastroscopia può durare anche un anno e alcuni “professori” saranno diventati tali solo perché amici degli amici degli amici. La sanità italiana, però, funziona e ieri sera tutti abbiamo visto e sentito la bella notizia durante i maggiori telegiornali italiani: una donna è stata sottoposta a un trapianto di trachea senza farmaci che è riuscito perfettamente. A condurre l’operazione è stato un chirurgo italiano, Paolo Macchiarini, responsabile di chirurgia toracica all’ospedale di Barcellona dove è avvenuto il trapianto. Barcellona? La sanità italiana funziona addirittura anche all’estero e ieri sera tutti abbiamo visto e sentito la bella notizia durante i maggiori telegiornali italiani: uno dei chirurghi, che hanno effettuato l’intervento a Barcellona, è italiano.

Presidenza Obama: Spazio ai Clintoniani

Passano i giorni e lentamente, anche i più accesi sostenitori di Obama, iniziano a lasciarsi alle spalle i bagordi della vittoria delle presidenziali del 4 novembre per concentrarsi sul momento in cui, il neo-presidente, andrà da loro per informarli sul loro nuovo ruolo nella presidenza democratica.

Molti sono stati gli storcimenti di naso, specie di alcuni obamiani seccati di aver visto nomine assegnate a personaggi che non ne avrebbero avuto bisogno e diritto: vedasi Mrs. Hillary Rodham Clinton. Per la rivale alle primarie democratiche, con la quale Obama ha probabilmente combattuto una sfida ancor più dura rispetto a quella con McCain, parrebbe sia pronta la sedia di Segretario di Stato.

Una scelta ambigua per l’elevato coinvolgimento della Clinton in molte faccende extra-governative, ma che la stessa Hillary avrebbe confermato di essere disposta a mollare pur di ottenere la carica. “Se mi vuole io ci sono, Mr. President. Ad ogni prezzo!”. Con grande gioia del sottoscritto!

Al Qaeda: La “morte” di Bin Laden

E noi che ci lamentiamo perché in Italia non abbiamo un’opposizione. In effetti bisogna ammetterlo: se i nostri politici di sinistra anziché continuare a bersagliare la persona riuscissero a portare avanti una politica coerente basata sui concetti piuttosto che sul “dagli all’untore”, forse i loro sforzi verrebbero maggiormente premiati. Certo il potere televisivo è un passo fondamentale, prova ne è l’evoluzione che sta prendendo Al Qaeda da qualche settimana con la figura del suo numero due: Ayman Al Zawahiri.

Canzoni antisemite alla riscossa, con i 99 Fosse



Se provate a cercare 99 Fosse su You Tube, troverete una serie di video. Non più visualizzabili, però: Questo video è stato rimosso dall’utente, si legge. Alcuni esempi: Mare Nero di Lucio Battisti diventa: Le stelle gialle sui negozi ebrei, e poi quei libri in piazza, e… .


Azzurro di Adriano Celentano comincia con: Cerco nel ghetto tutto l’anno, e all’improvviso, eccoti qua!.


Il loro nome è una caricatura di 99 Posse: storico gruppo che si è sciolto nel 2005, e legato ai centri sociali. Qui l’articolo di Repubblica.


La sezione italiana del fourm dei neonazisti di Storm Front gradisce. Ecco per voi un commento:

Per festeggiare il mio 500° messaggio, voglio onorare le canzoni di un gruppo fra i più divertenti dell’area alternativa italiana, i 99 fosse.

Seppure abbiano fatto un solo album, “Zyclon B”, sono comunque fantastici, ed ecco qua i testi!

01. Anna non c’è (basato su “Laura non c’è” di Nek)

Anna non c’è, è andata via
l’hanno trovata a casa sua,
nella soffitta di Amsterdam,
ora è sul treno per Buchenwald!
Un bel treno prima classe
lì nei confini del terzo Reich
e poi s’aprono le porte:
“Avanti scendi adesso, che fai?
Ti chiudi dentro al cesso? No, non puoi!
Il capolinea è questo, non lo sai?
E segui quella fila di giudei, di giudei!”
Caro diario, ti voglio dire
che qui è difficile scappare
ma ci sono docce per farci lavare,
c’è pure Mengele se ti senti male.
Una guardia entra e mi chiede
“Quanti anni hai?”
e senza attendere risposta
“Avanti esci adesso, su dai!
E porta il tuo diario, se lo vuoi!
Ti porteremo a spasso insieme a noi,
su, non aver paura, Anna dai, Anna dai!”
Adesso lo vedo, è proprio vicino,
c’è un grande forno con un camino,
uno strano odore che vedo lassù
vedo del denso fumo blu!
Mi fa mettere in colonna,
poi viene davanti a me
e mi urla sulla faccia:
“Se vuoi ti brucio adesso, se vuoi,
oppure io tigasso, con i tuoi,
comunque fa lo stesso, tu lo sai.
La soluzione è questa per gli ebrei,
per gli ebrei!

A voi i commenti.


Melchiorre Contena, il Tempo ti aiuterà

Non ti facevo cosi vanitoso, Tempo, tanto da essere protagonista su tutti i maggiori quotidiani di ieri per due storie tanto diverse tra loro. La prima, più leggera, è quella di un gatto che grazie al microchip è potuto tornare a casa, dopo ben tredici anni di pellegrinaggio per gli States. La seconda, di carattere totalemente opposto, è la vicenda di Melchiorre Contena. Condannato per sequestro e omicidio, Melchiorre Contena è stato riconosciuto non colpevole dopo aver passato trent’anni della sua vita in carcere per un reato non commesso. Se è vero che sei guaritore di tutti i mali, o Tempo, mi auguro che Melchiorre possa tornare a fare il pastore, dimenticandosi di tutto quello che ha dovuto sopportare; allo stesso modo mi auguro che nel frattempo qualcuno riconosca i propri errori. Scusami, non fai miracoli: tu guarisci solo i mali.

Obama, No Grazie

Povero Barack. Ancora non è presidente e già si ritrova a dover affrontare i malumori dei primi americani. C’è da dire che questi mugugni arrivano, quasi in maniera clamorosa, da chi gli sta più vicino ovvero dai suoi più calorosi sostenitori e dai cittadini della sua Chicago.

Siamo più o meno al livello di “quello ha vinto al superenalotto e speriamo che si ricordi di me…”. In effetti è questo che rode alla maggior parte di obamiani, non essere ricompensati per aver creduto nel neo-presidente abbronzato.

E’proprio vero che la corsa alle “cadreghe” (sedie per i non avvezzi ai film di Aldo, Giovanni e Giacomo) non smetterà mai, e che risulta essere più importante dei propri stessi ideali. Ma d’altronde non devo certo insegnarlo io, noi italiani siamo già abbastanza bravi nella stessa professione.

Berlino, quel muro lontano



Sono appena tornata da Berlino. Chissenefrega, direte giustamente. E’ che è una città così strana.


Berliner Mauer. E’ così strano vedere come questa città porta la sua storia. I berlinesi sono strani. Camminano tranquilli e sereni, verso i loro obiettivi della giornata, rigoroso look anni ’80 con tanto di capello bicolore.


I ragazzi dello zoo di Berlino e Christiane F. erano qui.


Ma Berlino è una città cui manca qualcosa, perché tanto ha, ha visto ed è stato. Il Muro. L’ho cercato – l’avevo già fatto, anni fa – per tutta la città. Il Muro è… in alcuni punti abbandonato. Lasciato a se stesso. Il monumento commemorativo è una pietra in un cimitero, davanti ad uno spezzone ancora in piedi del Berliner Mauer. In mezzo all’erba del cimitero altre lastre di muro sono lasciate lì, abbandonate, mangiate dal tempo e dall’erbaccia.


Perché? Non credo sia per incuria. Né solo per la volontà di dimenticare. Dopo la guerra, metà della città era distrutta. Non c’era più. Non esisteva. Sarò troppo impressionabile, dall’alto del mio borghese punto di vista di nata dopo. Non ho vissuto. Ma guardare la gente camminare per le strade di Berlino, e pensare che tra un anno, il 9 novembre, quel Muro sarà caduto da venti anni… A me fa uno strano effetto.


Buon riposo cara Eluana

Fino a qualche giorno fa pensavo che avresti dovuto vivere, anche solo per il fatto di dimostrare al mondo che la vita vince la morte. Ora la penso diversamente e un po’ me ne vergogno: è giusto che tu continui questo sonno infinito in cui sei entrata inconsapevolmente. Se mai ti svegliassi, infatti, scopriresti quanto è ingiusto il mondo che ti circonda, dove, sempre più spesso, si pensa alla salvaguardia delle balene (anche loro infatti hanno giustamente diritto alla vita) piuttosto che alla salvaguardia della vita umana in tutte le sue declinazioni. Buon riposo cara Eluana e non smettere mai di sognare un mondo migliore di quello che ti circonda. Per tua fortuna, ancora per poco.