Tu mi voti, io ti fo lavorare

La moneta di scambio è la più geniale e banale. Di questi tempi, di queste crisi, di queste lune.
Nuovo stile, nuove idee per il Popolo della Libertà, che, in terra d’Abruzzo, diventa perfetta e funzionante filiale stile Agenzia di lavoro interinale. Meglio di Infojob, meglio di Monster.it, meglio di Adecco-ManPower-Metis messe insieme.
Offresi opportunità di lavoro, insomma. Se ti iscrivi al Pdl di zona e voti presumibilmente Gianni Chiodi.

L’unità della classe politica è impossibile?

È durata poco l’unità politica di dichiarazioni e intenti. A generare questa “anomalia” della politica italiana è stato, purtroppo, il drammatico crollo del soffitto della scuola di Rivoli dove un giovane studente ha perso la vita. Possibile che la classe politica italiana riesca ad andare d’accordo solo per poche ore dopo che avvengono “fatalità di questo genere”? Lo scontro politico, lo so, è alla base della democrazia e permette ad un paese di crescere: anche una politica unita sui temi importanti, con osservazioni costruttive da entrambi gli schieramenti anziché accuse, aiuta lo sviluppo di un paese. Quante assurdità di questo genere dovranno ancora accadere prima che la classe dirigente italiana capisca che l’unità di intenti è spesso sinonimo di una polica costruttiva? Ora invece largo alle accuse, ai reportage e diamo pure la colpa di anni e anni di menefreghismo agli ultimi due Ministri. So che ora vi aspettate un paradosso, una battuta simpatica oppure anche una acida: oggi preferisco il silenzio.

Striscia di Gaza: Di male in peggio

Non c’è pace per chi vive in quella piccola zona di terra, nota però al mondo intero come se fosse lo stato più grande esistente sul nostro pianeta: la striscia di Gaza. Non parlo dei militanti, non parlo dei politici, ma parlo delle semplici persone innocenti e vittime di una guerra che li riguarda come comparse, ma della quale divengono i protagonisti morendo.

La posizione che è giusto prendere verso una sponda o l’altra è giusto che esista, perchè se Israele ha ripreso con il lancio dei suoi missili qualcosa là, nella striscia di Gaza, da parte dei palestinesi è avvenuto. Ma nonostante questo bisogna cercare di comprendere il dramma di chi questa guerra infinita non la vive, ma la subisce.

Gente normale: donne, anziani, bambini che non riescono nemmeno a ricevere i propri aiuti umanitari chiusi dalle forze militari. Una vita per loro che va di male in peggio, se mai di peggio si potrebbe veramente parlare quando non si sa se, al successivo passo, si sarà ancora in vita.

Fascist Legacy. Noi lo avevamo detto



Non per dir nulla a Micromega


Ma il documentario Fascist Legacy, che oggi che Repubblica.it annuncia in esclusiva appunto su Micromega (e che ha l’aria di una verità rivelata) non lo è…


Ecco il post di Francesco Giurato del 22 Settembre su PoliticaLive.



Morire a scuola



[photo | Flickr] Poteva esserci uno dei miei figli sotto quelle macerie! Deve essere venuto in mente a tutti. Ieri, un migliaio di persone ha illuminato Rivoli con una fiaccolata in ricordo di Vito Scafidi, morto nel crollo al liceo Darwin.


Una scuola su due, potenzialmente è a rischio: a dirlo non è la Sinistra in un tentativo estremo di fare politica, ma i tecnici della Protezione civile: 22.800 scuole pubbliche, su un totale di 42.000, non sono a norma.


E’ stata una tragica fatalità

dice Silvio.


Fatalità che casca nel momento sbagliato, gettando, tra l’altro – almeno da parte dell’opinione pubblica – tutt’altra luce, nel dramma estremo di un ragazzo di soli 17 anni, su Gelmini e dintorni.


Questo, forse, Silvio non l’aveva previsto.


Socialisti Francesi: Meglio perdere o morire?

La scelta per quanto estrema è in realtà l’unica via di fuga che possono decidere di prendere, come intero movimento, i PS: il Partito Socialista Francese ormai sull’orlo di una crisi che se già prima c’era ora è ancora più presente. Si credeva di essere sul fondo del pozzo, ma non si era calcolato di essere in possesso di una trivellatrice e che si sarebbe potuto scavare ancora più a fondo.

Questo è quanto fatto da Segolene Royal che pur di non perdere ha deciso di sacrificare gli interessi di partito, del suo partito, per vedere se stessa legalmente vincitrice dell’elezione a presidente di partito. Un’elezione che forse ha avuto brogli, ma sicuramente non solo contro di lei. Voti che mancherebbero per la Royal e voti assegnati erroneamente alla Aubry.

Per i PS le strade a questo punto sono solo due: o dichiararsi sconfitti e ripartire con l’umiltà che si confà a chi lotta per uno stesso ideale, oppure morire definitivamente a causa di una scissione interna che non si potrà rimarginare, forse nemmeno con le scuse di questa o quella candidata. Forse è già troppo tardi…

Obama’s Team: Il problema delle statue di marmo

Giunge lento ed inesorabile il giorno in cui, storia vorrà, che Barack Obama entri ufficialmente all’interno della Casa Bianca rendendolo il proprio insediamento. La sua città, Chicago, sta letteralmente modificando le proprie abitudini per far fronte alle esigenze del neo-presidente, mentre nel frattempo gli uomini di Obama stanno costruendo la struttura organizzativa che dovrà condurre il paese al traguardo dei 4 anni. Magari 8.

De justitia. Ovvero: il Di Pietro natalizio e il Pd in subbuglio

Via le mani dagli occhi. Oppure: via le mani, via gli occhi.
E’ tempo di regali natalizi – praticamente – e di nuove uscite in libreria, signori. Molti anni fa ho lavorato in una Mondadori proprio come potenziamento organico nel periodo delle Feste. E’ edificante vedere cosa esce a Natale.
Giovedì, appuntamento in libreria con Il guastafeste: la ricostruzione dell’esperienza di magistrato e poi di politico di Antonio Di Pietro.
Alcuni rapidi highlighs: Berlusconi viene accostato a Hitler, di Veltroni si rimarca l’ingenuità (sic!!!).

Congo: Non serve Affleck per capire

Partiamo da una premessa importante perché secondo me è fondamentale per comprendere il significato di queste mie parole: A me, artisticamente parlando, Ben Affleck non piace. Facendo parte di quella categoria di bellocci giovani non mi ha mai emozionato nelle sue prestazioni, ma fortunatamente non è di questo che devo parlare.

In compenso Ben Affleck è anche protagonista, suo malgrado, di una delle missioni di informazione più importanti in quel del Congo, paese martoriato dalla guerra civile e che sta spedendo in campi profughi migliaia di cittadini che si sono ritrovati da Goma in una casa ai campi in una tenda.

Che il mondo stia “fingendo” di non vedere è palese, e riprova ne sono le parole dello stesso Affleck:

“Non sono un esperto di affari internazionali o di diplomazia, ma non ci vuole molto a capire che c’è una sofferenza tremenda in questo paese”

Ben continuerai a non piacermi al cinema, ma ti assicuro che con sta frase hai conquistato, per me, almeno 1000 punti.

Addio a Sandro Curzi



Era malato da tanto, Sandro Curzi. Della sua storia, giornalistica e politica, oggi potrete leggerne dappertutto.


Parlano di lui, di chi era, di chi è stato.


Caporedattore centrale e direttore responsabile de L’Unità, nel 1964. Radio Oggi la fa crescere lui: trasmetteva da Praga era seguita in quasi tutta l’Europa dagli emigrati italiani, era clandestina, aveva tra i suoi corrispondenti i collaboratori della Volkswagen e i minatori italiani in Belgio.

Mi autoaccuso di un reato, ma allora dirigere una radio clandestina era davvero reato, e Radio Oggi In Italia era una emittente clandestina


Il Tg3 gli deve molto. E anche il giornalismo italiano – nonostante il suo operato sia stato a volte attaccato e attaccabile, come nella vicenda Saccà.


Il fatto è che i maestri… non ci sono più.


Previsioni d’Italia per il Week-End

Benvenuti a questo nuovo appuntamento settimale di PoliticaLive. Le previsioni d’Italia per il Week-End non possono che iniziare con un doveroso ricordo di Sandro Curzi, esimio giornalista e militante della sinista italiana. In arrivo, oltra alla nuova “influenza australiana“, freddo e maltempo su tutta la penisola; neve al nord. I politici italiani passeranno un movimentato Week-End provando a districare la situazione della Presidenza della Commissione di Vigilanza della Rai mentre le loro mogli si chiederanno se indosare le “ballerine“, anche ora che fa freddo, come suggeriscono Carlà, Michelle e le altre. Nel frattempo un sondaggio fa notare come gli italiani ora si sentano più sicuri e, rispetto ad un anno fa, la criminalità non faccia più paura: purtroppo però non diminuiscono le stragi familiari. Siccome la benzina è ai minimi storici dopo tre anni, vi consigliamo di approfittarne finché dura. Ah, uno scoop: volete sapere chi è la talpa? Riccardo Villari.

Socialisti Francesi: Quando vincere non basta

Ne avevo accennato ieri alcune righe qui su PoliticaLive, il fatto che per i socialisti francesi si trattasse di avere un segretario donna era già una novità; ancora di più lo sarebbe diventato se a conquistare la poltrona del “garofano rosso” fosse stata la Aubry, dietro prima del ballottaggio contro Segolene Royal.

Ebbene la Aubry è riuscita nell’impresa conquistando ben 42 voti in più rispetto alla Royal, che non mi esimerei da definire un po’ come l’Inter di qualche anno fa o come la famosa Anna Kournikova (per gli amanti del poker e del tennis). Il motivo è semplice: tutti e tre non vincono mai. Per Segolene si tratterebbe dell’ennesima sconfitta dopo quella rimediata contro Sarkozy alle presidenziali.

Uno scarto minimo che la stessa Royal ha immediatamente criticato, ha denunciato brogli e per cui richiede una nuova votazione al fine di verificare che ciò che accaduto sia effettivamente vero. E su questo aspetto, la Royal, sappiamo bene da chi avrà imparato… D’altronde tra cugini…

Obama’s Team: Il significato del Thanksgiving Day

I giorni di purgatorio per Barack Obama stanno scorrendo incessanti, un purgatorio che iniziato il 4 novembre lo accompagnerà fino a gennaio quando, in via ufficiale e definitiva, entrerà di fatto nella Casa Bianca e potrà finalmente operare quale nuovo presidente degli Stati Uniti d’America. Fino ad allora le sue funzioni rimarranno limitate, se così si possono definire, alla sola costruzione del suo team di governo, l’Obama’s Team.