Lavoratrici statali in pensione a 65 anni

Lavoratrici statali in pensione a 65 anni a partire dal 2018. Dal 2010 l’età pensionabile delle dipendenti pubbliche verrà innalzata gradualmente fino a raggiungere la parità con i colleghi maschi. Il provvedimento, curato dalla senatrice Bonfrisco (PdL) non è nulla più che un tentativo, pure tardivo, di recepire una direttiva Europea che chiedeva di equiparare l’età pensionabile fra uomini e donne.

Il fatto che la notizia oggi sia sulle prime di tutti i giornali è piuttosto significativo di una certa distorsione. La CGIL si arrabbia e cerca di sostenere una posizione difficile. L’idea espressa dal sindacato è che siccome non c’è vera parità fra lavoratrici e lavoratori in (quasi) nessun settore dell’impiego pubblico, non ha senso parificare l’unico aspetto che non entra nel merito della qualità del lavoro, quale è appunto l’età pensionabile.

RaiUno, i “cittadini” qualunque

Questa è simpatica. Fa parte delle “leggende metropolitane” (e affatto metropolitane) all’italiana. Ecco, l’italica televisione. Di più: la televisione pubblica (più o meno). Ecco. Domenica in. In uno di quelli che un tempo potevano essere definiti i programmi “cult” della televisione italiana, ecco il gustoso intermezzo.

Nell’affrontare con scottante pregnanza scottanti aspetti della quotidianità del Paese, a Domenica in si parla di ronde. Ecco allora che si tenta l’approfondimento. Ed ecco che un politico di destra viene presentato come un esponente di un comitato di quartiere, in quel dell’Arena di Massimo Giletti, quello stinco di italianità che non è altro.

Bergamo, manganellate sui manifestanti

Manganellate e piedi in testa. A Bergamo, pochi giorni fa. Nel video le immagini diffuse da www.youreporter.it, girate durante l’inaugurazione di una sede di Forza nuova. Una telecamera sfasciata da una manganellata. Sono immagini forti quelle che arrivano da Bergamo sugli scontri tra polizia e i manifestanti scesi in piazza contro l’apertura della nuova sede. E ci va di mezzo anche la stampa, tanto che l’Ordine dei Giornalisti insorge:

Un agente di polizia ha deliberatamente più volte manganellato il collega videoreporter del Tg di Canale Italia che stava documentando i fatti. Questo nonostante fosse evidente quale lavoro stesse facendo e si fosse più volte qualificato. A farne le spese fortunatamente solo la telecamera e la possibilità di poter svolgere correttamente il mestiere di informare. Credo che una seria e serena spiegazione da parte del questore di Bergamo e una costruttiva presa di posizione da parte dell’Ordine dei Giornalisti possa essere utile a circoscrivere questo grave episodio a un caso singolo e non ad una tendenza generale. Nella delicata gestione dell’ordine pubblico la stampa deve essere tutelata almeno quanto chi ha diritto a manifestare
Ad affermarlo è il direttore del Tg di Canale Italia, Angelo Cimarosti.

CRI, tra Storaciani e censura

Croce Rossa Italiana. Stefano Schiavi è il nuovo responsabile Ufficio Comunicazione per il Comitato provinciale di Roma. Potete leggere la notizia su L’Unico, quotidiano web di Roma diretto da Riccardo Corsetto, del Movimento per l’Italia di Daniela Santanché.

Beppino Englaro indagato

Beppino Englaro indagato a Udine. Non c’è alcuna sorpresa. Ecco un bel fascicolo che imputa di omicidio volontario aggravato 14 persone. Beppino Englaro, il papà di Eluana, il primario Amato De Monte insiene ad un altro medico, e anche gli infermieri che hanno ruotato intorno alle tre stanze della clinica La Quiete di Udine dove Eluana è morta il 9 febbraio. Credo se lo aspettassero tutti, gli indagati in questione.

Atto dovuto o indagine partita da una serie di esposti, di singoli, associazioni, varie (gente che, nella maggior parte dei casi, non ha mai conosciuto Eluana). Esposti che dicono che quello della ragazza sarebbe stato, dicono indiscrezioni come leggete nell’articolo di Repubblica con i particolari, un omicidio.Volontario aggravato (da che? Siamo curiosi).

Cornetto notte Roma? No grazie

Cornetto notte Roma, niente più. Almeno di notte, almeno nella Capitale. Ecco la notizia. Era una tradizione, un’allegria della città, una certezza. Ci sono posti come via Cernaia o Piazza Sempione, e tanti altri.

Esci, fai tardi, e a seconda dei gusti consumi alle 5 di mattina un pezzo di pizza o un cornetto e cappuccino. Ppppppppppppper carità. Poi la gente si compra anche l’alcol. Pppppppppppppper carità, poi il coprifuoco delle 2 non viene rispettato (perché il divieto di vendere alcolici dopo le nove di sera, dopo due mesi di “lezione”, viene ora ritirato) e ppppppppppppppper carità, gli abitanti hanno tutte le ragioni, spesso a lamentarsi. E poi, diciamoci la verità, a mangiare alle cinque del mattino sono quei giovini ubriaconi che provano a riprendersi (…).

Ma possibile che questo popolo e questa città possa andare avanti solo a colpi di “proibizionismo”? Non credevo che sarebbe caduto anche il cornetto romano. Non lo avevo immaginato.

Annozero, Tremonti e la crisi

Centrali nucleari in Italia. Tornano tra noi, e Greenpeace e Legambiente insorgono. Centrali nucleari che l’Italia metterà su (siamo tutti d’accordo?), a detta di Marco Travaglio ieri ad Annozero, per far contenti i francesi, mentre in America Obama sceglie l’economia verde (nonché più tasse ai ricchi per pagare la sanità a tutti). Travaglio ha ricordato anche come il Ponte di Messina abbia già avuto un costo di 250 milioni di euro – mentre ancora non ne esistono neppure le briciole. Ma su questo Silvio non c’entra, aggiungerei io. O meglio, non c’entra solo lui.Sempre Travaglio non ha perso occasione per commentare il processo Mills.

L’Italia è leader nel mondo per evasione fiscale e corruzione. Come lei nessuno mai, insomma. Crisi Crisi Crisi. E’ il tema della puntata di ieri sera del programma di Santoro. Crisi, ovvero: parliamone con Giulio Tremonti. Crisi. Non c’è una parola che sia stata pronunciata più spesso, e a livello globale, nell’ultimo anno.

Sciopero. Virtuale, potenziale, regolamentato

Sciopero. Virtuale, potenziale, regolamentato. Sono giornate un po’ frenetiche e non ero riuscita ancora a leggere un articolo sulla faccenda. Ma vedevo qua e là la parola “virtuale”.

Mi vedo costretta, tanto per essere originale, a citare Spinoza (oggi ho passato il link anche a mio papà. Abbiamo riso molto al telefono).

La nuova legge rende più restrittivi gli scioperi: potranno aderire solo quelli che hanno un lavoro.

In compenso nasce lo sciopero virtuale. È il primo passo verso la busta paga virtuale

Ma capiamoci, insomma. Il ha la delega a “integrare e modificare, eventualmente anche abrogandola e sostituendola con una nuova disciplina” l’attuale legge sullo sciopero nel settore dei trasporti. Questo quanto riportato dal primo articolo della bozza di disegno di legge ‘per la regolamentazione e prevenzione dei conflitti collettivi di lavoro con riferimento alla libera circolazione delle persone”.

Quando c’è uno sciopero in Francia, nessuno se ne accorge, ha amato dire Nicolas Sarkozy.

Testamento biologico, lettera aperta a Franceschini

Su MicroMega Umberto Veronesi, Stefano Rodotà, Paolo Flores e Andrea Camilleri, hanno scritto una lettera aperta al nuovo segretario del PD contro Franceschini, in merito al testamento biologico.

La proposta del Pd sulla legge “fine-vita” non sono una mediazione, ma una resa. Questo il fulcro della lettera. Una denuncia nei confronti di un disegno di legge la cui storia rimarrà negli annali della Repubblica Italiana per la gestione… come definirla… assurda forse? Commentate pure. Si deve crescere, e da qualche parte si deve andare. Dato che si tratta delle nostre esistenze.

Laicità significa che nessuna convinzione religiosa o morale viene imposta per legge da un gruppo di persone, per quanto ampio, alla totalità dei cittadini.

Forza nuova, Roma e Current. Sui muri della città (e non)

Roma e la sfida della libertà di espressione. E’ bello, perché è vero, l’intro di questo articolo de l’Unità. Quelli descritti sono davvero i muri della Capitale, quotidianamente teatri e campo di battaglia delle schermaglie tra partiti e associazioni di ogni estrazione politica. Il mezzo è ovviamente il manifesto, quasi sempre abusivo e soprattutto portatore di slogan vuoti, retorici, offensivi, a volte surreali al limite dell’ilarità. Le autorità da anni non fanno nulla – se fanno, fanno poco: la città è irresolubilmente tappezzata di manifesti di ogni sorta, come se si trovasse sospesa in una campagna elettorale eterna.

L’articolo è scritto per segnalare quello che da giorni tutti i romani vedono semplicemente camminando. Si tratta del manifesto nell’immagine, che Forza Nuova ha affisso per la città per segnalare la manifestazione del 21 febbraio scorso: “Stupri e violenze su donne e anziani. Il Governo fallisce sull’immigrazione”. Manifestazione che viene spiegata così sul sito: per contrastare la piaga che sta colpendo gli Italiani ledendone la dignità e l’ onore:le violenze contro le donne perpetrate da stranieri e rom. Se però la manifestazione è denuncia di stupri e violenze, cavalcare il binomio immigrazione – nei termini qui proposti – ha la sua criticabilità. Fate una manifestazione contro l’immigrazione, e dite perchè. Non il contrario.

Testamento biologico. Ovvero: che ne sarà di noi

Testamento biologico. Il Pd (tanto per cambiare) risulta ancora diviso. Meglio dire spaccato? Indovina chi si contrappone oggi? D’Alema vs Rutelli.

Non lo si dice molto in giro, ma queste sono giornate cruciali per a vicenda. Non lo si dice molto in giro perché vergognosamente e perfettamente all’italiana, dopo il gran chiasso fatto intorno alla povera Eluana Englaro, e dopo la sua morte che è l’unica cosa che le ha ridato dignità in barba ad un Paese che sul suo corpo combatteva improprie battaglie, i giornali italiani si sono allontanati dall’hot topic del testamento biologico.

Sì, qualcuno lo accennna qua e là. Sì, riportano della gente che è scesa in piazza sabato scorso. Sì, la cronaca non smette di esserci… Ma tanto quanto alle istituzioni della faccenda importa meno, così si sono allontanati gli italici media.

Current, la scure della censura dell’ATAC

L’Atac censura Current. Dopo il salto, le immagini, pubblicate dalla stessa Current, che l’ATAC, l’azienda trasporti pubblici di Roma, ha deciso di censurare. La campagna pubblicitaria di Current, prevista per lanciare la nuova stagione, sarebbe stata affissa nelle stazioni della metropolitana della capitale. E non, specifica con forza il network, sugli autobus, come invece sostiene il Presidente dell’azienda. Tabacchiera, infatti, ci aveva tenuto a sottolineare che quelle immagini, su un autobus, sarebbero state non “opportune”, perché la gente non può fermarsi a guardare e comprendere il messaggio.

Questa è l’immagine che Tommaso Tessarolo, General Manager di Current Tv Italia, ha messo sul suo profilo di Facebook. La sensazione potrebbe anche essere che con Current, in fondo, si attendesse solo il momento giusto, l’alibi, la giustificazione. Con l’ATAC sarebbero entrati nella vita della gente comune: faccenda che potrebbe essere preoccupante per i più. Si trattava, in questo caso, del lancio di due puntate di giornalismo d’inchiesta: racconti di giornalismo, tra cui anche un’inchiesta sull’uccisione di un sacerdote da parte della camorra.

Franceschini, nuovo segretario PD. Il giuramento sulla Costituzione

Dario Franceschini è stato eletto segretario del Partito Democratico. Il che significa che il gruppo dirigente del partito, ad oggi, non è stato TOTALMENTE bocciato dalla sua base. Le primarie avrebbero voluto dire ciò, e le primarie non sono arrivate. Il che lascia molti interrogativi aperti.

Debole, reggente, dilettante, signor Nessuno, scelto dalla nomenklatura. A Dario Franceschini ne hanno dette di tutti i colori. Ma lui sembra avere le idee chiare: ricorda Walter Veltroni, la sua azione, i suoi errori (che sono anche i miei), promette e fa. L’ha detto ieri alla Fiera di Roma, nel discorso con cui ha lanciato la sua candidatura alla leadership del partito. E oggi lo farà: andrò a Ferrara, la mia città, a giurare sulla Costituzione.

PD, Franceschini o primarie? That is the question

Il Pd e la resa dei conti. Bocciate le primarie, si vota il segretario. Dieci interventi (per mee, posson bastareeeee…) dal palco: 5 a favore del reggente che non sarà reggente ma segretario a tutti gli effetti, l’ormai ex vice Dario Franceschini, e 5 per le primarie.

Anna Finocchiaro ha poi fatto votare la mozione che chiede di votare oggi stesso il segretario. Segretario che sarà alla guida del Partito Democratico fino al prossimo congresso. Il tutto, senza passare dalle primarie. Una mozione che ha vinto. Anzi: stravinto