Obama vs McCain: Una volata troppo lunga

Approfittando del week end che il 1 novembre mi ha offerto ho deciso di lasciarvi tra le braccia di Angela, che comunque rimangono delle belle braccia, per questo week end su Politicalive, per poi riprendervi al mio ritorno. Un ritorno che mi vede ricco di pensieri su questa elezione presidenziale americana. Un week end che mi ha fatto ricordare le parole di mio nonno, grande appassionato di ciclismo, che quando da piccolo guardavo con lui le gare in bici mi diceva sempre: “E’partito troppo presto, lo riprendono, non ce la fa ad arrivare solo”. E così categoricamente accadeva. Un po’ come sta accadendo a Barack Obama.


Il pensiero che forse la sua volata presidenziale sia partita troppo presto, fa da eco al fatto che se non ci fosse stata la crisi finanziaria forse oggi non saremmo qui a parlare di un Obama presidente e già vincente. Si badi bene, il fatto che sia partita troppo presto non significa che sia partita nel momento sbagliato. I risultati a conferma che il periodo fosse giusto ci sono e paiono eclatanti con vantaggi anche superiori ai 10 punti percentuali e ovunque una sicurezza di vittoria democratica mai vista.

Ma alla lunga una situazione del genere tende a ledere l’elettorato che, anche colpito da un solo dubbio può trovarsi a decidere di cambiare sponda, specie se è fortemente indeciso. Se, infatti, quei clintoniani che da dubbiosi appoggiarono Obama nel dopo-crisi ora si ritrovano a pensare se la loro scelta sia giusta o sbagliata. Troppo tempo per pensare e troppo tempo per fare la scelta sbagliata.

Scelta che sta dando un vantaggio riguardevole a McCain che, oltre a recuperare nel sondaggio generale di apprezzamento ristabilendolo sul ordine dei 5 punti percentuali, è riuscito a portare altri due stati in una situazione di dubbio: Ohio e Virginia. Una situazione che per ora, con tutti gli stati in dubbio da assegnare, vede comunque Obama con 278 EV, con una soglia di 270 per la vittoria.

Per McCain rimane comunque una sfida difficile perché dovrebbe vincere in tutti i 10 stati in dubbio e dovrebbe anche riuscire a prendere uno stato già assegnato, al momento attuale, a Obama. Questo potrebbe essere la Pennsylvania che diverrebbe vero ago della bilancia delle elezioni.

Manca poco al 4 novembre e finalmente vedremo se l’America sarà così coraggiosa da non vedere il colore della pelle del suo nuovo presidente.

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