MoVimento 5 Stelle: programma. Grillo: “Nè Di Pietro nè Vendola”

Beppe Grillo non si presenterà mai – quale candidato – a nessuna elezione perchè lui, dice, sarà sempre il megafono del Movimento 5 Stelle cui il resto della classe politica dovrà abituarsi, tanto il partito è radicato – di già – nella società. Lo dicono i numeri: 500 mila voti finora ottenuti a fronte di una spesa misera. 40 mila euro per la campagna elettorale: i grillini utilizzano mezzi e strumenti tecnologici – internet, soprattutto – e concretizzano i propri sforzi attraverso il tam tam. Il passaparola.

Continuerà a essere così – avverte il comico genovese – perchè non abbiamo mai chiesto nè chiederemo rimborsi elettorali: sono un furto allo Stato. Se la politica rinuncia ai soldi, rifiorisce. E noi vogliamo che torni a essere bella“. Il messaggio è lanciato, chi doveva ascoltare – e preoccuparsi – lo faccia: da ora in avanti, ogni appuntamento elettorale sarà utile per misurare la forza delle idee e dell’attivismo degli iscritti. Siano esse politiche, provinciali o comunali: il Movimento 5 Stelle ci sarà, con candidati appositamente selezionati attraverso il web seguendo i criteri di sempre.

Che tengono conto, in primo luogo, della pulizia “morale” del prescelto. Niente sedi, nessun tesoriere, senza segretario. Tra qualche giorno verrà messa on line la piattaforma del movimento: da lì alla stesura del programma, un attimo. A colpio di click e passi di mouse. I cardini del Movimento sono ovviamente capisaldi acquisiti e da cui porre le basi: via i condannati dal Parlamento, non più di due mandati per candidato, nuova legge elettorale, abolizione della legge Gasparri, utilizzo delle energie rinnovabili, conservazione dell’acqua quale bene pubblico. Tutto il resto lo si scriverà a migliaia di mani, miliardi di neuroni.


Con la convinzione di non voler somigliare a nessun altro: neppure ad Antonio Di Pietro, con cui Grillo ha molte volte intrapreso battaglie politiche congiunte. “Non so cosa stia capitando a Di Pietro – ribadisce Grillo sulle pagine de Il Fatto Quotidiano – era partito bene ma ora sembra voglia confluire nel Pd. Non andrebbe meglio con Nichi Vendola, che vuole riunificare le sinistre per contrapporle a Berlusconi: certo, dovrebbe spiegare quanti inceneritori faranno in Puglia e quanti rigassificatori nel golfo di Trapani“.

Insomma, Movimento 5 Stelle nasce per essere una alternativa credibile rispetto al modo attuale di fare e intendere la politica. Senza fretta, un passo alla volta ma con la consapevolezza che – a questo punto – occorra cominciare a guardarsi in faccia. Fosse anche via web cam.Sarò un portatore sano dell’informazione – conclude Grillo – e spero che tra un po’ non ci sia più neanche bisogno del sottoscritto“.

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