Biden VS Palin: la notte dei Vice non smuove le carte

La serata di ieri era fondamentale non tanto per le partite di coppa UEFA, quanto invece per l’importante dibattito elettorale che negli Stati Uniti vedeva opporsi i due candidati vice presidente alla Casa ovvero il democratico Joe Biden e la repubblicana Sarah Palin. Uno scontro che, almeno alla vigilia, avrebbe premiato il meno pasticcione dei due e che alla fine non ha premiato effettivamente nessuno.

E’stato una noia mortale. Non credo che gli americani si sarebbero aspettati un duello del genere, o meglio probabilmente si aspettavano qualcosa in più dai due vice che nella staticità con cui hanno intrapreso le loro risposte sono risultati più delle “macchine da partito”, con il loro programmino installato e caricato, piuttosto che dei vice pronti a dare il loro supporto con le loro opinioni e il loro pensiero.
Se dovessi scegliere un migliore punterei assolutamente sulla Palin. Sicuramente è sembrata più spontanea e più naturale del suo avversario che, anche nel momento di commozione in ricordo di moglie e figlio, pareva piangesse lacrime da politicante. Saranno state anche lacrime reali, ma la faccia rimaneva quella del politico. La tipica faccia di circostanza dell’uomo che da ormai troppo tempo sta seduto sulle poltrone della repubblica a stelle e strisce.
Una Palin che nonostante tutto è sembrata almeno più una persona, specie per il fatto che in questa situazione vive un po’ la situazione del pulcino. Come lei stessa afferma è da 5 settimane che svolge questo lavoro, per cui risulta ovvio che la faccia da politicante ancora non ce l’abbia.
Nonostante questo dallo schermo tv è apparsa una mancanza completa di pensiero personale che alla fine, se si vogliono confrontare i sondaggi, non ha portato a nessun cambiamento lasciando la situazione completamente invariata sul 48 a 44 per il coloured candidate.
Ci si aspettavano gli scivoloni della Palin, le goliardate di Biden; ci si aspettava che gli errori la facessero da padrone; ci si aspettava molto e alla fine non abbiamo ottenuto niente: né in positivo, né in negativo.

2 commenti su “Biden VS Palin: la notte dei Vice non smuove le carte”

  1. Ho seguito il dibattito, sveglia nella notte e via.

    Che dire, Biden non mi entusiasma a fatto, mentre ho molta simpatia per Obama. Per quel che riguarda la vice di General McCain penso sia una persona molto carismatica ed interessante.

    Senza di lei l’anziano repubblicano sarebbe stato fatto fuori subito dopo la Convention di Denver dei Democratici.
    Non mi è piaciuto molto però il fatto che la Palin sembrasse recitare un copione imparato a memoria, niente di suo, niente riflessioni istantanee.

    E’ una politica cinematografica, ed è forse il momento buono per invertire questa tendenza.

    A presto, bravi. Wil

  2. @Wil: Mi trovi sostanzialmente d’accordo. Non mi piace questa esposizione in stile “Compitino di scuola”. La politica da che tempi e modi deve essere personale, deve vedere il candidato coinvolto in ciò che dice. Questo ieri non è stato sicuramente per Biden, forse un po’di più per la Palin che ha il vantaggio, sotto questo aspetto, di vivere un’esperienza nuova che la sta dando un grande stimolo. Sarà che forse sono e rimango un nostalgico della Clinton, ma la Palin, tra candidati e vice, è quella che più me la ricorda. Anche per questo, se potessi, voterei repubblicano.
    La cosa che mi lascia maggiormente perplesso è però un altra: Perchè i democratici si ostinano a voler tenere fuori Hillary dai giochi? Temono che poi si prenda i meriti di una vittoria che in fondo è anche sua?
    Ciao Paolo

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