Divorzio all’italiana


Mastroianni


No more I love you. Ciao, baci, visto che è San Valentino. Non solo Silvio Berlusconi e Pier Ferdinando Casini sono ufficialmente e dichiaratamente ex alleati. Di più: alle prossime elezioni politiche saranno entrambi in corsa per la stessa poltrona: Quella, comoda (anche se dipende poi dai punti di vista) , di Presidente del Consiglio.


All’unanimità. Tale è doveroso definire – dicono i numeri – l’approvazione del documento in cui si conferma la scelta di correre da soli da parte della direzione dell’Udc. Nello stesso documento si chiede al leader, Casini, di assumere l’onere della candidatura a Premier. Queste le prossime elezioni per lo scudo crociato.


Pensare che Silvio aveva inoltrato il suo ultimo tentativo proprio questa mattina. Appello dall’evidente sapore di aut aut, certo. Ma pur sempre appello. Alla coesione. Che non ci sarà.

Lo stesso uomo di Arcore, oggi a Uno Mattina, aveva gufato parlando di un eventuale risultato definito delicatamente molto modesto per gli uomini del centro. Certo, in caso di una loro corsa da soli, alla Liv Tyler.


E così è stato. Pier Ferdinando Casini, però, ancora parla di aperture, dialoghi e affini: Parlerò con Berlusconi. Prendiamoci qualche ora di riflessione in più per rendere ancor più chiara la responsabilitá di questa lacerazione. Scioglierò presto la mia riserva. Lacerazione o dialogo? Che riservino il colpo di scena? Eppure, di fronte ad una lacerazione, appare poco probabile.


Avranno, come sempre, fatto colpo le parole e i dati di stamane presentati dall’alto di un bianchissimo sorriso vincente da Silvio Berlusconi. Ribadendo un ingresso senza condizioni nel Pdl per il partito di Casini. Casini è stato eletto in Forza Italia nel ’94. Casini era o doveva essere il delfino, dopotutto. Il simbolo? Un problema facilmente superabile, con la partecipazione dei centristi prima alla lista unica e poi alla creazione di un gruppo unitario in Parlamento.


Non un problema grafico, ma di volontà, ha sottolineato Silvio. E tanto peggio per Casini: L’Udc sta decidendo in queste ore con dei rischi enormi. I cittadini si chiederanno se il voto andrà sprecato. Molto, infatti, il magnate sta puntando su questa faccenda dello spreco dei voti da evitarsi. Le ha volute lui a tutti i costi le elezioni con questa legge elettorale. I sondaggi dicono che, anche senza Udc, il Pdl ha ampi margini: il 10-12% di vantaggio, Silvio dixit. Al momento la situazione è questa ma bisogna vedere se l’elettore dell’Udc deciderà di dare un voto ad un partito che non ha minimamente la possibilità di vittoria. L’Udc in questo modo se andrà da sola avrà un risultato più che modesto. Poi non dite che non vi aveva avvisato.


E poi, questo attaccamento al simbolo. Si tratterebbe, assuicura Berlusconi, di una rinuncia temporanea, un piccolo sacrificio. Niente di trascendentale, anche perchè, Berlusconi ricorda al mondo, questo simbolo non ha storia. Della serie: vi state attaccando ad una sciocchezza, e la volete far passare per identità. Dopotutto, è sempre stato un diplomatico.


L’altro grosso punto interrogativo del futuro prossimo di questo Paese brandellizzato si chiama Udeur. Che farà Mastella? Corre anche lui da solo? Venerdì alla riunione dell’Ufficio politico, cui parteciperanno anche i segretari regionali, verrà avanzata la proposta di presentarsi alle prossime elezioni politiche, alla Camera e in particolare al Senato, da soli o con quanti condividono gli stessi ideali politici e di libertà: questo quanto riportato dal partito. Arriverà il grande centro?


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