Chi ha paura di Beppe Grillo?



Due anni di fatiche. E un prodotto finale, un gioiellino. Il V-Day del 25 aprile a Torino, è, praticamente arrivato. Ed ecco che esce, per le edizioni Selene, il primo libro-saggio crossmediale su quello che è stato un comico genovese, e che ora è il fenomeno – politico, parapolitico – per alcuni inquietante, per altri esaltante.


Il libro porta la firma di Federica De Maria, Edoardo Fleischner ed Emilio Targia. I tre sono stati alle calcagna del Grillo per più di due anni. Storia di una blogstar e di come è andata.


Chi è Beppe Grillo?

Io voglio fare il comico! Io non posso essere quello che venite a sentire, la Bocca della Verità, non ce la faccio, non è nei miei toni, non è nella mia personalità!

Chi è Grillo, insomma? Giuseppe Piero Grillo, classe 1948. Un ragioniere. Un comico scoperto per caso. Un monologhista. Lontano, allontanato dalla televisione, si è impossessato della Rete come nessuno, prima di lui, è riuscito a fare in Italia. E come nessuno, presumibilmente, riuscirà. Tra i blog in lingua italiana, il suo è quello che riceve il maggior numero di link da altri ed è il blog più visitato nel Belpaese.


Notizia ormai vecchia è che si colloca tra i blog più visitati al mondo. 500mila accessi giornalieri, a settembre 2007. Il libro che esplora il fenomeno Grillo si chiama Chi ha paura di Beppe Grillo?.

Da una serie di domande che ci siamo fatti che è nata l’idea, e la voglia, di lavorare sul “caso Grillo”

Parola di una delle tre penne, Emilio Targia. Un vero e proprio fenomeno, mediatico e politico (ma non solo) quello di Grillo. Un fenomeno da studiare. Per capire perchè ha questa forza di aggregazione per così tanta gente variegata.

E per spiegare agli altri, prima dovevamo capire noi… E così ci siamo messi a lavorare duro, a documentarci, a frugare nel web, a cercare vecchi ritagli stampa, a rivedere tutti i suoi spettacoli, i suoi interventi televisivi, ad ascoltare le decine di interventi-comizi nelle piazze italiane, a rileggere tutte le interviste, a raccogliere tutto quello che riguardava la sua attività

Un lavoro denso e di una certa vastità. Lo si immagina bene.


Ricordo ancora il fermo-immagine di questa ‘genesi editoriale’: eravamo in un bar di Prati, a Roma, e rimbalzando tra progetti e desideri uno di noi (la mente più fertile) aveva subito nominato il blog del comico. Un blog ancora giovane, piuttosto lontano dal successo ricettivo che avrebbe conquistato nei mesi successivi, ma comunque pronto per trasformarsi nella sorprendente piattaforma mediatica che è oggi

Così spiega la penna numero 2, Federica De Maria.


C’è, in questo libro e nelle parole dei suoi autori, qualcosa che fa riflettere.

Questo libro è in realtà anche, ma forse soprattutto, un libro che racconta la “pancia politica degli italiani” degli ultimi tre anni. Usa come pretesto d’analisi e narrativo Beppe Grillo, che è, nel bene o nel male, un catalizzatore di opinioni forti, urlate, liberatorie, di contro-informazione, anti-politiche, popolari ma anche terribilmente populiste

Parola della terza penna, Edoardo Fleischner. La pancia degli italiani. A due giorni dai risultati di queste elezioni Politiche 2008, non si può, probabilmente, riassumere meglio.


Da dove esce il nuovo Parlamento italiano? Da dove esce, se non dalla pancia degli italiani? Si è tanto parlato di astensionismo, di scoramento. Di programmi politici identici, pur provenendo da coalizioni avverse. Di inutilità del voto, di sua presunta utilità. Di antipolitica. Tutti discorsi, apparentemente, senza uscita. Grillo è proprio questo, ed è vero. Il catalizzatore della pancia degli itaiani. Il catalizzatore di un fiume in piena, che sa connettere queste scie. Quello di Grillo non è un fenomeno semplice. Mette insieme e supera la politica, nel senso classico e assolutamente italico-partitico de noantri. E’ oltre la politica. Ma non è ancora, neanche, realmente, nuova politica. E’ altro.


E’ stato Grillo a dichiarare, prima del voto:

Non vado a votare e ne sono orgoglioso. Mi sento umiliato perchè non si può scegliere un partito, non si può esprimere una preferenza e non si può scegliere un programma perchè sono uguali: Veltroni e Berlusconi vogliono le stesse cose


A firmare la prefazione di Chi ha paura di Beppe Grillo è Oliviero Toscani:

Ciò che dice Grillo è così banale che riesce addirittura a risultare scioccante e il comico diventa chi lo ascolta. La sua forza sta nell’essere riuscito a invertire ruoli e termini tra società e comicità: lui che è comico infatti incarna la società, diventa la società. La società a sua volta con gli inetti, buoni a nulla e impresentabili uomini di Palazzo, diventa comica. Di una comicità della quale non si riesce nemmeno più a ridere


2 commenti su “Chi ha paura di Beppe Grillo?”

  1. La Ragnatela del Grillo

    Ho scritto un racconto sul mio percorso nel meetup di Beppe Grillo, un’esperienza che mi ha lasciato molto perplesso, che mi ha molto cambiato, che mi ha permesso di evidenziare una realtà a me del tutto sconosciuta, dove ho scoperto che inganno e menzogna regnano nella nostra società al di sopra dell’immaginabile.

    Ho riflettuto a lungo su quanto ognuno di noi è in realtà complice di questa sorta di omertà che tutto avviluppa, come una nebbia sottile nella quale tutti ci muoviamo ambiguamente, fingendo di non vedere il microdelitto che si consuma sotto il nostro sguardo indifferente, avvezzo alla truffa come all’acqua che corre sotto i ponti.

    http://mondogrillo.net/meetup/la-ragnatela-del-grillo/

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