Anno giudiziario, al via con rivolta

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Le toghe in rivolta. Una protesta simbolica e visibile. Vestiti d’ordinanza e con una copia della Costituzione in mano nelle aule delle cerimonie di inaugurazione dell’anno giudiziario nelle 26 corti d’Appello. Ma la mobilitazione coinvolge tutto lo Stivale, ed è dura: sabato, nel corso dei discorsi in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario, le sedie verranno lasciate vuote quando parlerà il rappresentante locale del ministero di giustizia, quindi del governo. Non lo faranno, per rispetto delle istituzioni, di fronte al Guardasigilli Angelino Alfano che parlerà all’Aquila.

Le toghe abbandoneranno per protesta le aule. Prima, però, leggeranno una nota certo non soft, in cui ci si rivolge direttamente al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Il tono della nota? Basta con gli insulti e con le aggressioni. Pronta la risposta del ministro della Giustizia Angelino Alfano:

L’Associazione nazionale magistrati ha scelto di macchiare una giornata che è per i cittadini e per il loro diritto di avere giustizia

Costituzione in mano come simbolo dell’attaccamento della funzione giudiziaria e alla Carta stessa. Un appello e una certezza nei confronti del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che può difendere la dignità delle toghe.

E quelle toghe, scrivono, pacate e attaccate alla Carta, lasceranno

in maniera composta l’aula per testimoniare il proprio disagio per le iniziative legislative in corso, che rischiano di distruggere la giustizia in Italia, e per la mancanza degli interventi necessari ad assicurare l’efficienza del sistema

Lo spiega l’Anm. Associazione mette in piedi una protesta che mixa le varie modalità già messe in atto nel tempo dalla magistratura per dimostrare i suoi non sempre rari dubbi.

I rappresentanti dell’associazione nazionale magistrati, inoltre, in tutte le corti dove si svolgeranno le cerimonie in questione, distribuiranno un vero e proprio dossier, che dati alla mano di provenienza e fattura europea, dimostrerebbe che le toghe di casa nostra non sono fannulloni strapagati.

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