Parlare di aborto in un periodo come questo è naturale. Il pontefice, durante l’Angelus di domenica, si è infatti soffermato su questo argomento; un tema che richiede e comporta sempre molteplici riflessioni, siano queste di parte oppure di controparte. Diciamo che per quanto concerne l’aborto non è tanto importante che se ne parli bene o che se ne parli male, l’essenziale è che se ne parli.
Domenica mattina il Papa e domenica sera chi facciamo parlare? Ma è naturale, colui che nell’immaginario collettivo possa risultare il maggior antagonista, ovvero il leader di Rifondazione Comunista Fausto Bertinotti. Considerando la matrice di base “atea” del partito (anche se, quando io seguivo la Messa nel mio paese si presentava sempre anche il capo di sezione di Rifondazione per cui non so quanto lo si possa definire ateo) parlare di un argomento che va al di là della funzione politica sfondando nel tema etico, diviene più un appello a non ascoltare l’altro che una base per un dialogo.
“Rispetto e distanza” questo è il commento del “rosso” Fausto, che come facilmente immaginabile, si discosta dalla posizione ecclesiastica sull’aborto. “Rispetto perchè oggi da tutte le cattedre religiose vengono delle sollecitazioni su temi etico-morali che le grandi componenti laiche, un po’ sopraffatte dall’idea mercantile e scientista, hanno dimenticato. Ma questa non e’ una buona ragione per ascoltare queste parole con una dipendenza. Io non sono d’accordo, penso che la legge sull’aborto in Italia sia una grande conquista di civilta’ che fa onore a questo Paese e che da’ uno spazio anche di sofferenza ma di liberta’ alle donne”. Insomma, bravi a parlarne ma non osate convincere la gente.
Credo che ormai, nell’immaginario collettivo della ex-maggioranza, il più grande oppositore di governo non sia Berlusconi, ma il Papa. Un personaggio “scomodo” nella sua posizione di esterno, ma con un forte potere di influenza sulle masse. L’unico problema per i “Prodi” di sinistra è che il pontefice risulta sostanzialmente inattaccabile, a meno che non si voglia causare una guerra civile. Basta poco per vedere un’idea diffusa a portata nazionale ed internazionale, e con essa il convicimento della massa.
Poveri rossi. Il Papa non potranno mai eliminarlo. E ora, a pensarci bene, forse era per quello che il leader di rifondazione andava a Messa ogni domenica al mio paese. Voleva solo iniziare il suo piccolo attacco alla Chiesa.
Avanti Fausto!