Times vs Italia, Murdoch vs Berlusconi?

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Palazzo Chigi non ci sta e smentisce totalmente l’articolo del Times che riporta una notizia certamente pesante: secondo il foglio londinese, i servizi segreti italiani avrebbero pagato le milizie talebane per mantenere calma la regione afgana di competenza italiana: Sarobi e Herat. Il ministro della difesa, Ignazio La Russa, definisce l’articolo “spazzatura”, priva di ogni fondamento. Non solo: fa sapere che Palazzo Chigi presenterà una querela contro il quotidiano britannico.

Nel frattempo è prevista per domani alle 13.00, davanti alla sede del quotidiano Times in 1 Virginia Street, London E98 1TT, il sit-in di protesta che vedrà impegnati alcuni rappresentanti degli italiani all’estero in città, compreso Aldo Di Biagio, responsabile italiani nel mondo del PdL, nonché deputato.

Una manifestazione democratica e sobria, spiegano gli organizzatori, “dove svetteranno bandiere tricolori e slogan all’insegna del rispetto e dell’auspicio in una rinnovata responsabilità d’azione da parte del gruppo editoriale”. E, come leggerete, per il Governo l’intera faccenda si risolve in una lotta, la lotta infinita tra Rupert Murdoch e Silvio Berlusconi.

“Consegnerò personalmente una nota al Direttore del quotidiano – fa sapere Aldo Di Biagio – e mi auguro di poter avere presto un riscontro ufficiale su quanto pubblicato ieri dal giornale, che ci ha offesi come cittadini italiani prima che rappresentanti delle istituzioni”.

“La battaglia economico-commerciale del gruppo Murdoch contro il Premier a quanto pare rischia di approdare a livelli talmente infimi da toccare nel profondo la storia, la dignità e l’orgoglio del nostro Paese. Dopo l’ennesima accusa, stavolta connotata dalla componente dell’infamia, che ha coinvolto anche Parigi ed si suoi caduti in Afghanistan reclamiamo un cambiamento di rotta da parte del colosso editoriale, una reale presa di responsabilità affinché si cominci ad affrontare la questione ad armi pari”. Lo ha dichiarato Aldo Di Biagio, promotore di una manifestazione a Londra sotto la sede del Times.

“E fin troppo semplice fare politica, con toni aggressivi ed infami nascondendosi dietro un’impalcatura commerciale – continua Di Biagio – così come sta facendo il magnate australiano da mesi, riflettendo sugli editoriali dei propri giornali accuse e affondi che poco hanno a che vedere con la politica commerciale e con le dinamiche imprenditoriali, ma che invece pretendono di fare politica e di animare campagne di controinformazione, prescindendo dalle costrizioni e dai vincoli morali a cui un politico è vincolato, ma dando libero sfogo alle proprie subdole prese di posizione in nome di una malintesa libertà di stampa”.

“Qualche giorno fa il presidente Obama accusava la Fox di Murdoch di non essere un network giornalistico ma un vero e proprio partito avversario – evidenzia – e questa frase solenne se trasportata dalla cornice della asa bianca a quella di Palazzo Chigi non sembrerebbe perdere veridicità, colore e tonicità”.

“Su questa riflessione – sottolinea – si poggia l’essenza della protesta che insieme ai referenti del PdL di Londra sto predisponendo per le prossime ore, in questa occasione provvederemo a consegnare una nota al direttore del Times, che sarà divulgata a mezzo stampa ed in riferimento alla quale mi aspetto un riscontro ufficiale”.

“Faremo sentire la nostra voce – conclude – ad un potentato editoriale che ha tutte le forme di un estemporaneo movimento politico o giù di lì, con l’auspicio che il signor Murdoch possa avere in futuro il buon senso di scendere in politica, qualora intendesse continuare a fare opposizione ad oltranza a questa o a quella amministrazione, piuttosto che nascondere rimpianti economici o vendette editoriali dietro articoli che infamano anche la memoria di caduti su terreni ostili”.

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