Neda, per il Times il personaggio dell’anno

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Anche i ragazzi e le ragazze dell’onda verde hanno invocato oggi il loro martire. A Teheran e nel resto del Paese continuano le violenze tra manifestati e forze dell’ordine nel giorno dell’Ashura, un rito osservato dai musulmani sciiti in tutto il mondo per commemorare il martirio di Hussein, appunto, l’imam più venerato che, per la tradizione, fu ucciso e decapitato nel settimo secolo.

Il regime vorrebbe, ancora una volta, fare finta di niente. Come ha fatto finta di niente per Neda Soltan, la studentessa iraniana di 26 anni uccisa nelle proteste di piazza a Teheran contro i brogli nelle elezioni presidenziali del 12 giugno. Tutta una messinscena, ha sempre ripetuto il governo.

Neda è il personaggio dell’anno per il Times, simbolo globale dell’opposizione alla tirannia. Neda, morta con gli occhi aperti.

Foto|pbs.org

Times vs Italia, Murdoch vs Berlusconi?

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Palazzo Chigi non ci sta e smentisce totalmente l’articolo del Times che riporta una notizia certamente pesante: secondo il foglio londinese, i servizi segreti italiani avrebbero pagato le milizie talebane per mantenere calma la regione afgana di competenza italiana: Sarobi e Herat. Il ministro della difesa, Ignazio La Russa, definisce l’articolo “spazzatura”, priva di ogni fondamento. Non solo: fa sapere che Palazzo Chigi presenterà una querela contro il quotidiano britannico.

Nel frattempo è prevista per domani alle 13.00, davanti alla sede del quotidiano Times in 1 Virginia Street, London E98 1TT, il sit-in di protesta che vedrà impegnati alcuni rappresentanti degli italiani all’estero in città, compreso Aldo Di Biagio, responsabile italiani nel mondo del PdL, nonché deputato.

Times, Berlusconi e la clinica per dipendenze sessuali

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Naturalmente un libro. La protagonista è Miriam Raffaella Bartolini, al secolo Veronica Lario, seconda moglie di Silvio Berlusconi. Si parla anche già di un film sull’affaire Lario. Nell’attesa, ecco la nuova edizione del libro “Tendenza Veronica” di Maria Latella, giornalista del Corriere della Sera (ci saremmo aspettati di Repubblica, ma così è meno banale.

Il libro traccia un ritratto della Lario e del rapporto col Presidente del Consiglio. Ed è finito, naturalmente, anche sulla stampa estera. Guardate qui il Times, con un titolo chiaro anche per chi con la lingua se la cavicchia e basta: Berlusconi urged to attend clinic for sex addiction.

Berlusconi, ovvero l’Italia tra feste e stampa estera

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Una cosa è certa: del fatto che domani e dopodomani ci siano ballottaggi e referendum non interessa più a nessuno. Se ne scorgono poche, maldestre tracce sulle prime pagine on line di Repubblica e del Corriere. Certo, ci sono gli scontri a Teheran. Ma c’è sempre, tanto, troppo, dappertutto (anche se non nei Tg, certo: sto guardando il Tg5 e al massimo riporta del First dog degli Stati Uniti, il cane della famiglia Obama… Oppure lo scottanteee scoop di quanto ci si diverta a Mirabilandia… ) il nuovo scandalo Patrizia D’Addario. & Company, dato che l’amica della D’Addario, Barbara, con tanto di videointervista. La Montereale è stata ascoltata dalla Guardia di Finanza di Bari come persona informata dei fatti.

Si sono sbizzarriti anche i giornali stranieri.

Berlusconi, le cosmicomiche. In diretta dall’estero

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Oggi sabato di silenzio elettorale. Perchè domani, domenica del Signore e di votazioni, la parola passerà al Popolo Sovrano. Impossibile dire con certezza cosa deciderà di farne, di questa preziosa parola. Paura, sussurri e grida serpeggiano.
Nel mentre, strascichi di vita di campagna elettorale che fu, continuano per sollazzarci in questo sabato italiano. Follie varie, come di consueto. Un esempio: il caso Pupone. Totti arriva fino a Londra. E’ dal Regno Unito che arrivano, oggi, in un giorno di silenzio necessario, le critiche. E la critiche dall’esterno arrivano in direzione Silvio Berlusconi. Critica pesante che arriva dalle pagine del Times.

Con la vittoria alla sua portata alle elezioni di domani, Berlusconi ha commesso un errore potenzialmente disastroso attaccando Francesco Totti durante il comizio al Colosseo

Attenti al lupo. La democrazia italiana e Cappuccetto Rosso

 Lupo

Xmas time, e Romano, in qualità di Presidente del Consiglio, deve dire la sua. Dare un messaggio a questa popolazione bistrattata e dal cenone dimezzato. A questi giovani senza un futuro, a quest’occupazione sfuggente, al lavoro e alle sue vittime, alla convivenza, alla politica che non esiste più. Romano Prodi ci prova. A pronunciare la parola speranza.

A Nightmare before Christmas – Parte II

Epifani

Credeva di poter passare delle festività mediamente serene. Dopotutto, aveva persino ottenuto la fiducia sulla Finanziaria. E’ andato anche a Kabul, e si è commosso. “Grazie soldati, siete l’orgoglio d’Italia”. Su Alitalia infuriano le polemiche da più parti. Ma ha detto 15 gennaio, e se 15 gennaio non sarà, plausibilmente sarà dopo. Chissà che il panettone non plachi un po’ gli animi. Ma il Professore sa ormai da tempo che i canditi non attaccano con Guglielmo. Perchè Epifani, oltre ad essersi pronunciato sull’affaire Alitalia, ha mandato il suo messaggio alla nazione. Un sindacalista che parla di salari e di fisco.

Ministri. Quando si tira la cinghia

Prodi

Italiani gloriosi e dai leggendari fasti. Italiani che il cenone di Natale lo fanno al risparmio. Che si buttano sul regalo utile – se proprio devono spendere – oppure decisamente spendono meno o, ancora, non spendono affatto per questa faccenda consumistica delle Feste di fine anno. Lo dice il Codacons, lo dice il Times, “lo ha detto certamente la televisione”, lo dicono, insomma, un po’ tutti. E l’Italia tira la cinghia.

Fa notizia – perchè bizzarra, fondamentalmente, nello scenario della politica nostrana – l’ultima trovata di Romano Prodi. Cui, probabilmente, non ha, almeno in questo caso, fatto male l’esperienza europea. Anche il Consiglio dei Ministri solidarizza col resto del Paese, e tira la cinghia.

Dolce vita che te ne vai. Quando il Times confuta Fellini

Dolce vita

Italia strapazzata. Di tutti i colori, autorevolissimi colori come quelli del New York Times e del molto british Times, sul Bel Paese e dintorni.

Sbatti l’Italia in prima pagina. Lo ha fatto lo storico giornale della Grande Mela il 13 dicembre scorso, in un editoriale che tanto dibattito ha alimentato da queste parti. Ora è il britannico Times che completa l’opera. “La dolce vita turns sour as Italy faces up to being old and poor”. Il simpatico Richard Owen, autore del pezzo, inviato per il Times a gironzolare per queste strade d’Italia, ha detto la sua. Senza sconti. Ora. L’italiano – medio, alto, basso, non importa. L’italiano, insomma – è particolarmente sensibile alla voce della stampa straniera. Sarà perchè normalmente di noi non si parla mai. O quasi mai. Non siamo esattamente la voce di un paese autorevole e seguito. Insomma, in genere Le Monde, il Times, il New York Times, l’Herald Tribune, la BBC e compagnia bella hanno, di base, di meglio da fare.