Thyssenkrupp, destino di operaio


Thyssenkrupp


Che fine ha fatto la Thyssenkrupp? Non fa più tanta notizia, la morte si dimentica in fretta. Gli assessori regionali al Lavoro ed alla Ricerca hanno svolto una comunicazione molto dettagliata, nella seduta del Consiglio regionale , sulla situazione occupazionale della ThyssenKrupp.


La richiesta era giunta da vari consiglieri regionali, e in particolare dal gruppo SDI. Fino a quella tragica data, e all’incidente che ha portato via 7 persone, 7 operai caduti uno dopo l’altro, lentamente, a memento, ecco i dati più recenti riportati dall’assessore al Lavoro: al 27 luglio 2007, alla ThyssenKrupp operavano 322 dipendenti, di cui 269 operai e 53 impiegati. Il 25 luglio 2007, in seguito all’accordo sottoscritto al Ministero dello Sviluppo Economico, l’azienda attivò la procedura di mobilità per 100 lavoratori, a causa della decisione di chiudere lo stabilimento torinese.


Il 2 agosto 2007 venne siglato un accordo sindacale che prevedeva un massimo di 100 licenziamenti, di cui 90 operai, in possesso dei requisiti necessari per accedere al prepensionamento, nel corso od al termine della mobilità, oppure che non volessero opporsi al licenziamento.

E poi. Arriva dicembre. E il Capodanno attonito della città. Ad oggi, alla Thyssenkrupp sono ancora in 125, al netto dei pensionabili. 20 lavorano con l’autorizzazione della Procura della Repubblica per smontare gli impianti. In 41 sono stati inseriti nelle liste di mobilità. Per gli altri, o sono stati inseriti nelle sedi di Terni e nel Milanese oppure hanno dato le dimissioni. Come stupirsi.


La settimana scorsa c’è stato un incontro a livello nazionale con le organizzazioni sindacali ed è stato convenuto che, entro fine febbraio, ci si incontrerà al Ministero dello Sviluppo Economico, per sancire la chiusura definitiva del sito di Torino e l’attivazione della cassa integrazione, per la cessazione delle attività. L’azienda ha confermato che tutti i lavoratori possono richiedere di essere ricollocati a Terni o nel Milanese. Massima ricollocazione nelle aziende associate e tutti i profili dei lavoratori sono già nella banca dati dell’Unione Industriale di Torino.


Al momento, 20 lavoratori sono stati assunti dall’azienda siderurgica Neumayer, senza transitare dalla mobilità. In Alenia si stanno svolgendo i colloqui per le assunzioni di 10-15 lavoratori. C?è ottimismo sul raggiungimento della totale ricollocazione, perché questi lavoratori hanno buone professionalità e sono abituati a lavorare a ciclo continuo. Dai 70 agli 80 lavoratori potrebbero chiedere di permanere in Cigs per tutta la durata della stessa e poi andare in mobilità o per scelta personale o perché accederanno, alla fine del percorso, ad un trattamento pensionistico. Reimpiego, riqualificazione e adeguamento professionale e la reindustrializzazione, con la ricollocazione di attività produttive nell’area dello stabilimento, in un arco di tempo complesso di 15 mesi.


In quell’accordo, l’azienda si impegna a cedere il sito per insediamenti produttivi, finalizzati al reimpiego di quei lavoratori che non avessero aderito ad altre ipotesi. Dal punto di vista urbanistico, l’area ThyssenKrupp è in una zona urbana a forte insediamento residenziale, e il Piano regolatore della Città di Torino prevede usi per artigianato, terziario avanzato, ricerca a carattere innovativo.


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