Silvio di Ferro

Si sa che quando Silvio sale al governo non ce n’è più per nessuno. La sua mentalità da imprenditore trasforma l’Italia da uno stato a una azienda dove tutto deve funzionare alla perfezione.

I commenti a riguardo sono personali, la mia opinione è che gestire un paese come se fosse un azienda è un’idea eccezionale. L’attenzione sta anche nel potere e dovere gestire ogni entità locale cercando di ottimizzarla, ma senza sopravvalutarla.

Il ritorno a Napoli, come promesso tra l’altro dal premier, deve essere visto anche sotto questa ottica. Il pugno di ferro con cui Berlusconi sta affrontando l’emergenza rifiuti campana è l’unico modo di mostrare il potere dello Stato laddove sembra non esserci.

Nel passato c’è stata una pericolosa avventura nell’anarchia e lo Stato non è stato in grado di imporre decisioni assunte da organi democraticamente eletti

Le prospettive positive per cambiare ci sono, speriamo che non siano promesse campate in aria.

Ho ammazzato Berlusconi. Nelle sale dal 13 giugno

La Collepardo Film è lieta di annunciare l’uscita del film HO AMMAZZATO BERLUSCONI.
La comunicazione è arrivata oggi.
Prodotto da Caterina Rogani per la Collepardo Film Srl . Nell’odierna nota si legge:

nonostante qualche boicottaggio burocratico e nessuna sponsorizzazione, il film è tratto dal romanzo ” L’omicidio Berlusconi ” di Andrea Salieri. Opera prima dei due registi trentenni Daniele Giometto e Gian Luca Rossi, ha per protagonista Alberto Bognanni (un vero talento espressivo al suo esordio dopo anni di teatro e di doppiaggio), affiancato da Andrea Roncato e Sabrina Paravicini. Il film, una storia grottesco / noir, narra le vicende di Matteo che, all’indomani delle elezioni del 2001, investe per caso il Premier neo eletto Silvio Berlusconi. NELLE SALE DA VENERDI’ 13 GIUGNO

Napoli chiama Mondo. Il Consiglio dei Ministri è giunto

La macchina di Silvio Berlusconi è stata tra le prime ad arrivare in Piazza del Plebiscito. Per i comuni mortali, la conferenza stampa è attesa intorno alle 17. E’ probabile che De Gennaro venga confermato come commissario straordinario, e farà riferimento ad un Sottosegretario speciale con la delega per i rifiuti, si dice Bertolaso, non a caso a Napoli, capo della protezione civile.
Il centro storico è stato ripulito, per accogliere il Consiglio dei Ministri. Ci vogliono i grossi nomi per far scomparire il pattume?
Silvio Berlusconi è a Napoli, dunque. E’ arrivato finalmente il momento più volte paventato durante la campagna elettorale. Il primo Consiglio dei Ministri diventa finalmente realtà a Napoli come promesso, si materializza come sovente ripetuto. E’ giunta l’ora. E la domanda nasce spontanea: E IL PRIMO CONSIGLIO OMBRA DEI MINISTRI OMBRA DOVE SI OMBRARIUNISCE? A Secondigliano?

Brianza, la fucina del governo

Il nuovo governo Berlusconi affronterà, nelle prossime ore, la dura sfida del primo consiglio di ministri. Molti gli argomenti ostici che la nuova squadra dovrà affrontare per far rialzare il paese, come “il Silvio” ci ha promesso.

All’interno di questa nuova squadra ecco che vi sono ben 3 elementi provenienti da una delle zone più prolifiche del paese, la Brianza.

Posta in Lombardia a nord della città di Milano ed estendendosi fino al confine con le Prealpi, la Brianza oltre ad aver dato i natali al sottoscritto è anche la “regione” dove risiede solitamente, in quel di Arcore, il nostro premier.

Spagna-Italia: e l’immigrazione cruccia

Continua il botta e risposta tra Italia e Spagna. Anzi, tra Spagna e Italia. Continua il

no ma i toni sono soft, no ma non c’è nessuna polmica

Mentre i contenuti vengono prima veicolati, e poi parzialmente ritrattati.

Nuova puntata, da Madrid. Glien’è scappata un’altra. A un altro ministro dell’esecutivo socialista spagnolo. Tale Celestino Corbacho, ha accusato Roma di voler

criminalizzar

l’immigrazione invece di gestirla. Lo riporta El Mundo online citando l’agenzia di stampa Europa press.

Chi è Corbacho? Ma il ministro del Lavoro e dell’Immigrazione spagnolo. Le parole? Il governo di Berlusconi vuole

criminalizzare quanti sono diversi mentre io mi assumo la responsabilità di gestire il fenomeno

Una lezione alla spoagnola direttamente dalla controparte coinvolta.

Italia razzista? Destino clandestino

trigliata spagnola in salsa razzista. La Spagna fa sapere che giudica la politica italiana in materia di immigrazione con una parolina di tutto effetto. Xenofoba.
Xenofobia. Dal greco ξενοφοβία, xenophobia: paura del diverso. Parola composta da ξένος, xenos, estraneo, straniero, insolito e φόβος, phobos, semplicemente paura.
Ad attaccare la politica italiana e le sue recenti scelte è la numero due dell’esecutivo Zapatero, Maria Teresa Fernandez de la Vega. A riportarlo, non certamente un giornaletto di provincia, ma El Mundo.

Berlusconi IV. Tra Di Pietro e la pipì

Una novità. Silvio Berlusconi è il nuovo Premier, ora è ufficiale. Questa mattina il suo Governo ce l’ha fatta anche al Senato a ottenere la fiducia con 173 senatori favorevoli, 137 contrari e due astenuti. In tutto 313 i senatori in aula, ma i voti registrati sono stati solo 312. L’assente eccezionale?
L’ex ministro dell’Interno di Forza Italia, Giuseppe Pisanu. Che, immediatamente, ha chiesto la parola per precisare che la sua assenza era dovuta

ad un fatto puramente accidentale

Pipì? Che tempismo. Ha comunque precisato che, insomma, il suo voto

sarebbe stato favorevole

naturalmente. Quindi si è scusato per l’accaduto. La pipì?

Due sì al IV Governo Berlusconi sono arrivati anche da due senatori a vita: Francesco Cossiga e Giulio Andreotti. Carlo Azeglio Ciampi, invece, uscì. Uscì dall’Aula per non dare alla sua astensione alcuna valenza. Si fece presumibilmente convinto che fare la pipì sarebeb stato meglio. N.P. gli altri senatori a vita: Oscar Luigi Scalfaro, Rita Levi Montalcini e Sergio Pininfarina.

Il divo Giulio. Un film per una sera

Si ripropone il video. Un po’ di commenti, fa sempre bene:

“eh allora? l’avrai commesso!” Vergogna!!

Un altro commento?

Ma sai, Ricca è riuscito a farla ammettere la verità: il tirapiedi del mafioso ha detto: “non è colpevole ma prescritto, cioè il reato l’ha commesso prima”. Capito? Non è colpevole…ahahahahah…

I guai giudiziari di Olmert inguaiano Israele

In effetti iniziava a sembrare tutto un po’troppo semplice. Pareva quasi strano che tra israeliani e palestinesi, se si escludono i contrasti “italiani” avuti alla Festa del Libro di Torino, ci fosse un attimo di tregua.

Il fatto è che la tregua tra i due continua, il problema questa volta è in seno agli isrealiani che si ritrovano in una situazione molto difficile, che potrebbe portarli, nel caso in cui la faccenda dovesse degenerare, a rimanere senza il loro premier Ehud Olmert.

I problemi “israeliani” sono di tipo giudiziario e vedono coinvolto Olmert non come presidente quanto invece quando ancora era sindaco di Gerusalemme. Cerchiamo di comprendere meglio la situazione quale è.

I trombati. Michela Vittoria Brambilla?

brambilla
Michela Vittoria Brambilla nacque quasi 41 anni fa – se li porta bene, su – in quel di Calolziocorte, nella provincia di Lecco. Wikipedia la definisce, a beneficio dei più:

una imprenditrice e politica italiana, ex-presidente dei giovani imprenditori di Confcommercio

Ma anche

Erede di una famiglia di industriali dell’acciaio da quattro generazioni, laureata in filosofia all’Università Cattolica

Una filosofa, dunque.

Michela Vittoria Brambilla si è candidata alle elezioni politiche del 2006 con Forza Italia nella VII circoscrizione Veneto 1, senza però risultare eletta. Successivamente nel 2007 si è autonominata presidente dell’Associazione Nazionale Circolo della Libertà

L’autonomina ha un sapore tutto suo. Non dimentichiamo un altro particolare della sua biografia:

Ha precedentemente lavorato come giornalista televisivo per il gruppo Mediaset

Primarie USA: McCain, un re senza corona

In questi giorni democratici e repubblicani si trovano ad avere molti aspetti in comune. Ancora meglio potremmo dire che i loro “premier” candidate Barack Obama, Hillary Clinton e John McCain si ritrovano ad avere molto in comune.

Certo per il povero McCain forse sarebbe stato meglio ritrovarsi ad avere cose in comune solo con Obama, ma putroppo per lui e per il suo partito non è così. Ad ogni primaria, ormai da almeno 3 turni, per McCain è sempre la stessa storia.

75%. Questo è il massimo che il candidato repubblicano riesce a recuperare ad ogni turno di primaria. Niente di più. Certo, direte voi, dalla parte democratica farebbero la fila per riuscire ad ottenere, almeno una volta, un risultato del genere. Assolutamente vero, ma bisogna considerare una condizione fondamentale della primaria repubblicana.

Il nano è tratto. E dice che ora non ha più scuse

nano
Il manifesto titola Il nano è tratto. Come di consueto, giocano con le parole. Il nano, adesso, si fa grave, mentre esce dall’in pectore.

Stavolta non abbiamo più scuse. Ci sono tutte le condizioni per fare. E se non faremo sarà solo colpa nostra. Se non faremo, saremo travolti

L’idillio, chissà. Chi può dirlo. Chi lo sa. Come si pone, oggi, l’italiano medio, di fronte a quel che l’è. Il nuovo Governo. La nuova direzione.

La popolarità è faccenda strana. Viene e va. Chiedetelo a Sarkozy. Viene e precipita, è fascinosa e bizzarra faccenda.
Il Silvio saggio.

Questo non può essere il governo del “sole in tasca”, ma quello dei “piedi per terra”

Ricordando al mondo che

La situazione del Paese è difficile, non c’è spazio per i facili ottimismi

E’ da quando ha vinto che mette le mani avanti.

Berlusconi’s team

Consultiamoci. Riparliamone, quindi consultiamoci.
Sono ripartite, durante la mattinata, le consultazioni del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per la formazione del nuovo governo al Quirinale.
Alleanza Nazionale un po’ di malumori ne ha. Ma Matteoli assicura che ogni problema verrà risolto in giornata. La prima delegatio a salir sul Col fu l’Udc. Poi Iddivvù, Lega Nord, Piddì, e Piddielle. Napolitano concluderà in gloria con i presidenti emeriti della Repubblica Francesco Cossiga, Oscar Luigi Scalfaro e Carlo Azeglio Ciampi. Nel pomeriggio, in tempo in tempo per il tè. In serata dovrebbe esserci il conferimento dell’incarico. Il parto plurigemellare, l’italico Godot.