Berlusconi, telefonata a Ballarò

Silvio Berlusconi ha chiamato Ballarò, ieri sera. Dopo il mistero della chiamata ad Annozero, a Ballarò chiama veramente. Nel video la prima parte dell’intervento, mentre dopo il salto la seconda parte. A sorpresa, Silvio Berlusconi.

Ho assistito al festival della calunnia e delle falsità da parte degli esponenti della sinistra presenti.

Ma soprattutto, Silvio Berlusconi è tornato ad attaccare i giudici, proprio nel giorno della sentenza Mills.

L’anomalia italiana non è Silvio Berlusconi

Dice Berlusconi di se stesso. L’anomalia italiana sono i pm comunisti, e i giudici comunisti di Milano.

Casini a Matrix

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Matrix si dedica al servizio pubblico, (in barba alla Rai?). Ospite di… Come si chiama? Vedo che su Google è assai cercata la combinazione di parole chiave “conduttore + Matrix”. [Da Mentana reloaded: Mentana reintegrato a Matrix. Finalmente il comitato elettorale è al completo. (Decisione dovuta anche al fatto che nessuno degli ospiti si ricordava mai come cazzo si chiamasse l’altro conduttore)]. Ah sì, ospite di Alessio Vinci stasera è il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini.

Parliamo di Europa? Sarebbe ora. Speriamo che l’Europa serva. Per contrastare l’immigrazione clandestina, per l’energia. Dobbiamo difendere l’identità cristiana del nostro continente. Fa più notizia un nome importante che un nome che non conosce nessuno. Casini lo ammette, mentre candida all’Europa Magdi Cristiano Allam e Emanuele Filiberto.

Fecondazione assistita, Fini e la costituzionalità

La legge 40 del 2004 fu varata in Italia con circa vent’anni di ritardo rispetto ad altri paesi. Una legge chge regola la fecondazione assistita e che è stata recentemente dichiarata, in alcuni suoi passaggi, incostituzionale.Sul banco degli imputati, all’interno del testo normativo, soprattutto un articolo. I giudici della Consulta hanno infatti dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 14, comma 2.

Il comma 2 dell’art. 14 della 40/2004 dice:

2. Le tecniche di produzione degli embrioni, tenuto conto dell’evoluzione tecnico-scientifica e di quanto previsto dall’articolo 7, comma 3, non devono creare un numero di embrioni superiore a quello strettamente necessario ad un unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre

A violare la Costituzione, per i Giudici della Suprema Corte, è la previsione che vi sia un solo e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre di embrioni.

De Mita sbarca su Facebook

Facebook spopola tra i politici italiani. Chi l’avrebbe mai detto. Dopo Brunetta, la Gelmini su You Tube e molti altri, anche l’arzillo 81enne Ciriaco De Mita si appassiona per il più popolare social network dei giorni nostri.

Ieri era a Napoli per la prima riunione della Costituente campana di centro, il nuovo partito che sta nascendo intorno all’Udc di Pier Ferdinando Casini e altre forze moderate. E, chiaccherando con i giornalisti, ecco la rivelazione:

Sono iscritto a Facebook. E ho tante amiche che mi contattano, qualcuna mi chiede “ma è davvero lei o è uno scherzo?” E io rispondo a tutte

Su Facebook, in effetti, digitando Ciriaco De Mita si trovano 4 risultati: De Mita Ciriaco, Ciriaco de Mita, Ciriaco De Mita e On. Ciriaco De Mita. Solo uno di loro sarà il De Mita ufficiale: sarà l’ultimo, quello con “rimembrata” la carica di onorevole?

Intercettazioni telefoniche. Le verità nascoste (dai media)

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Altra copia cortesia e altra corsa. Continua imperterrita la campagna stampa de Il Tempo contro le intercettazioni telefoniche in mano ai pm. Siamo tutti spiati. Ma quando mai…
I numeri fatti in prima pagina dal quotidiano romano vengono amplificati dai tiggì che ormai da giorni ci assediano con le dichiarazioni dei portavoce dei pochi partiti rimasti in parlamento. I panini farciti dai direttori però non sono un granchè, e a qualcuno potrebbe essere rimasto un certo languorino.
Il problema è che troppo spesso questi benedetti panini sono vuoti, privi di companatico. I pochi rimasti a tavola – insaziabili – vorrebbero questo, i fatti e non le dichiarazioni del portavoce di turno che ripete come un pappagallino quello che gli è stato ordinato di diffondere. Dati che ci aiutino a comprendere la portata del problema, farci capire, visto che di mezzo ci andiamo tutti in definitiva.
Sono state dette molte cose in materia di intercettazioni telefoniche. Pubblicarle è lecito, e fino a che punto? Vietarle del tutto sarebbe meglio, che dite? Quel che si è capito con chiarezza è che larghissime parti dell’attuale esecutivo non le vorrebbero affatto, mentre la Lega spinge per l’allargamento ai reati dei corruzione e concussione. Il governo clone, pardon ombra, è per la non pubblicazione mentre Di Pietro è per il potenziamento del mezzo in favore degli organi inquirenti, Udc non pervenuta.
Colossali bugie però sono state diffuse dai politici in questione in queste ultime ore, e ciò non aiuta affatto a farsi un’idea sull’argomento. Andiamo per gradi.

Berlusconi’s team

Consultiamoci. Riparliamone, quindi consultiamoci.
Sono ripartite, durante la mattinata, le consultazioni del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per la formazione del nuovo governo al Quirinale.
Alleanza Nazionale un po’ di malumori ne ha. Ma Matteoli assicura che ogni problema verrà risolto in giornata. La prima delegatio a salir sul Col fu l’Udc. Poi Iddivvù, Lega Nord, Piddì, e Piddielle. Napolitano concluderà in gloria con i presidenti emeriti della Repubblica Francesco Cossiga, Oscar Luigi Scalfaro e Carlo Azeglio Ciampi. Nel pomeriggio, in tempo in tempo per il tè. In serata dovrebbe esserci il conferimento dell’incarico. Il parto plurigemellare, l’italico Godot.

Elezioni 2008: che barba che noia che noia che barba

stretto messina
Lega Nord e Lega Sud. Due poli geografici, ma la stessa vocazione alle armi. E’ che… Ve la si può dire in tutta onestà? Questa campagna elettorale sta mietendo molte vittime. L’astensionismo della gente, e l’astensionismo degli addetti ai lavori. I giornalisti. Non ne avranno – ci si domanda e dice – tutti le scatole piene? Informazione è creazione e ricerca di notizie. In base a contenuti, presunti ed effettivi.
Come si fa se i suddetti contenuti non esistono? Inventare non è di questo mestiere.
Quali sono i contenuti di qesta campagna elettorale? Onestamente. Un Walter Veltroni che scrocca il pranzo nelle famiglie del Belpaese, esplorando genialmente la cucina dello Stivale dalle Alpi al Tavoliere delle Puglie? Oppure un Sivio Berlusconi che rispolvera – ma come gli sarà venuto in mente – come botta di spessore della campagna elettorale – il Ponte sullo Stretto di Messina? Voglio dire, il primo progetto dello stesso risale al 1966. 42 anni fa. Dico: 1966. E santo cielo, non c’era niente di più innovativo? E santo cielo (ancora), se in 42 anni non siamo stati in grado di realizzarlo – senza entrare nel merito della giustizia o meno del progetto e della sua futura (?) realizzazione – ma non è assai più dignitoso tacere ed eventualmente agire nella discrezione? E’ vero, è faccenda complessa: Comporterebbe la collocazione dei piloni in una zona sismica, con una lunghezza della campata molto maggiore rispetto al più grande ponte mai realizzato. Perchè tirare fuori una tematica elettorale innovativa quanto un Mammut?

Bossi, chiamata alle armi contro Roma canaglia

Uncle sam
Finalmente. Era da tanto che ci privava di sparate. Da troppo, ormai. Finalmente è tornato. Pallido preludio c’era stato qualche tempo fa. Ma oggi è completa e diretta la sparata.
Umberto Bossi, il Senetùr, colui che, come tutta la Lega, state pur certi che ce l’ha duro, minaccia di

imbracciare i fucili

Perchè? Come reazione, nel caso in cui si decidesse di non ristampare le schede elettorali. E Roma, indovinate un po’? Roma è canaglia, come la nostalgia.

Utopia. Ovvero: Veltroni, l’Italia vorrebbe a volte poterti credere

Utopia
Walter Veltroni. Vorremmo, a volte, sia ben chiaro, potergli credere. Vorremmo che le utopie di cui parla si avverassero.
Ora la novità, che tutto è tranne che una novità, Serve un

grande, nuovo patto sociale

Un qualcosa, un progetto, un’innovazione strutturale, un cambiamento, per far crescere quest’Italia fristrata e maltrattata. Finalmente, economicamente e socialmente.

Dal Sud al Grande Nord, Uolter si è spostato a Brescia.

Compra il mio voto, Walter

Pasqua
La Pasqua è giunta e passata. La Pasquetta sta scorrendo via. Le elezioni stanno avanzando e si stanno appriopinquando con velocità inaspettata. Assai strana questa tregua. Meno male che c’è stata.
La ricarica prima del rush finale, in qualche modo, può essere ritornata utile a tutte le parti coinvolte. In tutto questo rumore, un attimo di silenzio non è stato sgradito ai più. Soprattutto agli elettori, probabilmente. Cui ancora va stretto questo ruolo assunto in troppo poco tempo e senza una reale scelta proattiva.
Il silenziatore su Alitalia, forse, è l’aspetto più gradito. Certo, è solo una pausa. Un attimo di respiro prima della battaglia decisiva.

[Candidati Politiche 2008]: Pier Ferdinando Casini

Quarto appuntamento per la rubrica che ci accompagna nella nostra scelta per le elezioni politiche di metà aprile. Questa settimana sarà il turno di Pier Ferdinando Casini.

Si ringraziano tutti coloro che hanno partecipato e che parteciperanno con i loro commenti alle schede dei diversi politici. Naturalmente vi invitiamo a continuare così.

Ora spazio all’Unione di Centro di Pier Ferdinando Casini.

Dalla Russia con amore. Vostro Medvedev

Russia
Il titolo, in realtà, poteva anche essere: Elezioni? No, grazie, non fumo. Oppure: campagna elettorale? E perchè? Diciamolo: quest’uomo fa e ha fatto l’invidia dei potenti e dei politici del mondo. Almeno un paio, in Italia, ad esempio, lo stanno invidiando oggettivamente.
Qui, insomma, ci si sbatte tanto per una manciata di voti in più. E comizia, e gira in pullman, e fai il gazebo, e fai la conferenza stampa, e presenta il programma, e inventati dei nomi originali per i punti del programma. Missioni, punti-polari, punti semplici, titoli, mozioni, elenchi, chi più ne ha più si sbizzarrisca. Pure fantasia ci vuole. E poi componi i candidati, componi gli alleati, ma non li chiamare alleati, armonizza, fai scoppiare coppie, crea strategie, cerca i giovani e candidali, tieni a bada Bossi e Fini. Un lavoro difficile. L’invidia è quasi spontanea. Perchè lui, per essere eletto. Lui, per essere, pardon, per essere designato.

10 candidati per noi… posson bastare

Lucio Battisti
Ce ne è per tutti i gusti, per tutte le certezze, i dubbi, le angosce, le verità, le falsità. Non due tra i quali scegliere, al massimo tre, perchè no, quattro, ancora sembrerebbe una scelta numericamente già vista, nella norma. No. L’Italia, paese fortunato, paese dell’abbondanza, paese della democrazia, si troverà a dover operare la scelta tra ben dieci candidati premier.
Fuori i nomi che sono stati depositati al Ministero dell’Interno. Il Viminale si è allora visto stilare la seguente lista:
Silvio Berlusconi, Pdl-Lega-Mpa
Walter Veltroni, Pd
Fausto Bertinotti, Sinistra Arcobaleno
Enrico Boselli, Partito Socialista
Pier Ferdinando Casini, Udc-Rosa Bianca
Daniela Santanchè, La Destra-Fiamma Tricolore
Marco Ferrando, Partito comunista dei lavoratori
Flavia D’Angeli, Sinistra critica
Roberto Fiore, Forza Nuova
Bruno De Vita, Unione democratica per i consumatori

Ferrara l’imcompreso. Da Silvio e da lassù

Ferrara
Non si candida più a sindaco di Roma. Il Pdl non ha dato sostegno alla sua lista pro-life, e Giuliano Ferrara ha preferito quindi comunicare per iscritto a Fini e Alemanno che insomma, il Campidoglio non rischierà di vederlo e Rutelli non lo avrà come avversario. annunciando il ritiro della sua candidatura a sindaco di Roma. Va detto che Silvio Berlusconi non sembra esattamente essersi rotolato per terra dal dolore.
Ma ancora più grave, e più significativo per l’ormai ex direttore de Il Foglio, è il mancato appoggio, per la sua lista, da parte della Cei.
Avvenire aveva già accolto tiepidamente – per usare un eufemismo – la faccenda. Ieri un editoriale di Davide Rondoni ha senza possibilità di equivoci bocciato la lista.