Prodi, grazie grazie grazie

Non sono completamente ubriaco o sotto effetto di droghe tranquilli. E il titolo del mio post non vuole nemmeno essere un atteggiamento ironico nei confronti di colui che è riuscito in circa metà della sua legislatura a scontentare qualsiasi classe economica del paese. La scritta “Prodi, grazie grazie grazie” come anche “Grazie Prodi, campione di coerenza, pazienza e resistenza” sono solo alcuni dei motti, scritti su cartelloni colorati, che alcuni manifestanti hanno portato ieri sera, sotto casa dell’ex premier a Bologna.

Parlare di manifestanti pacifici, vedendo soprattutto le scene che ci giungono dalla Campania, sembra strano, quasi improbabile. Ed invece è proprio così. Come sabato scorso anche questo sabato alcuni sostenitori di Prodi sono giunti in via Gerusalemme nella città delle due torri per abbracciare e sostenere l’ex premier in un momento come questo.

Marini e gli spiragli

Marini
Non si capisce se a muoverlo sia la disperazione oppure una consapevolezza atavica. Concluse le odierne consultazioni, Franco Marini si pronuncia. E parla della presenza di uno spiraglio ancora aperto per la formazione del nuovo governo. Dove? Come? Quando?
Sembra sereno. Naturale, se fosse chiuso starei in vacanza, invece devo lavorare fino a lunedì. Il ragionamento non fa, in effetti, una piega. Io passerò il week-end a riflettere, voi a divertirvi. Gli elementi per la valutazione conclusiva li darò lunedì. Queste le parole del Presidente del Senato ai giornalisti.
Il bilancio della giornata vede tutti gli interlocutori che hanno concordato all’unanimità sulla necessità di un cambiamento della legge elettorale. Almeno quello.

La Crisi, di Franco Marini. Non è La Cura, di Franco Battiato

Battiato
Franco – e non si tratta di Battiato, evidentemente – continua a ripetere che Uno spiraglio c’è. Uno spiraglio che è un pertugio strettissimo, ma per il quale vale la pena, si vede, di provarci. Ieri la seconda giornata di consultazioni.
Una giornata importante, nella quale, soprattutto, Franco Marini ha parlato direttamente a Forza Italia. Un appello vero e proprio, from presidente del Senato 2 Cavaliere.
Marini, infatti, acqua alla gola e marasma mentale, ha esplicitamente chiesto all’uomodi Arcore di ascoltare la società.

Governo Marini: Basta con la solita minestra!

Dopo “Il Calvario del Premier” e quindi “La Caduta: Una storia già scritta” non possiamo che prepararci al nuovo “film” che il nostro governo ha in serbo per noi, ovvero “A volte ritornano”. Il titolo da chiari risvolti horror-psicologici parlerà di un certo genere di essere viventi che non si sa per quale strano motivo non si riesce mai ad eliminare. Vi premetto che si tratta solo di un “trailer” per ora, quindi aspettate non è ancora arrivato nelle sale di tutta Italia.

Quegli “esseri viventi” Gianfranco Fini sicuramente li definirebbe in maniera più precisa come un:

Insieme più o meno raccogliticcio di qualche disperato.

Messaggio dalla Consulta al Parlamento: “legge elettorale carente”

Referendum
Si fa un gran parlare, di questi tempi, di legge e sistema elettorale. Forse solo ai tempi della Costituente se ne è parlato tanto. Colei che sarebbe sostanzialmente la causa dei dolori di pancia di Romano Prodi (ma per due anni se l’è, in fondo, tenuta) e che potrebbe esserlo per un prossimo governo partorito, è stata ieri definita dalla Corte Costituzionale semplicemente, in maniera chiara e inequivocabile, carente.
La Corte Costituzionale non può e non vuole mettersi a fare politica. Ma nel suo esito positivo per i referendum del comitato di Mario Segni, non entrando nel merito della valutazione di legittimità della legge elettorale, qualcosa comunque ha fatto.
In una delle tre sentenze che hanno dato il via libera al referendum, si afferma tutta via che la legge ha già in sè delle carenze. Carenze che si concentrano soprattutto sull’aspetto del premio di maggioranza.

Roma e la gita dei grillini

gita
Dopo il Rosso Trevi e le palline colorate sulla scalinata di Piazza di Spagna, Roma potrebbe subire un’altra, variopinta, invasione. Quella di Beppe Grillo e dei suoi seguaci.
L’appello di Beppe Grillo è chiaro e diretto: Una gita su Roma. Provoca, lui. Questa volta provoca in risposta alle parole, che Silvio sostiene essere state malignamente interpretate dalla stampa, del leader di Forza Italia.
Dal Vangelo secondo Grillo, Blog: Se lo psiconano suonerà le sue trombe, noi suoneremo le nostre campane. In caso di marcia organizzerò una gita turistica di massa nella Città Eterna. Il percorso si snoderà attraverso le sedi di partito. Un’occasione irripetibile per vedere dal vivo i ruderi della politica. E fotografare i nostri dipendenti. Chi è, questo psiconano? Non è difficile dargli un nome. Grillo continua, ironico e sprezzante: Un evento da raccontare ai nipoti. Meglio della caduta del Muro di Berlino.

Sotto a chi tocca: Franco Marini

Napolitano Bertinotti Marini
Foto ricordo. Di un tempo ormai lontano, e che non sarà più. Silvio non sarà contento. Montezemolo lo è un po’ di più. Marini è una persona che stimo, una persona capace, che ha il senso del bene comune e del lavorare insieme. Altro non posso dire: queste le sue parole sull’ipotesi di un incarico al presidente del Senato da parte di Napolitano.
Ipotesi che si è avverata. Napolitano ha scelto Franco Marini. Lo scenario era già stato intravisto dalla maggior parte degli osservatori e dei commentatori: il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha conferito al presidente del Senato, Franco Marini, un incarico esplorativo per verificare le possibilità di consenso per una riforma delle legge elettorale e di un governo che se ne occupi.
Sembrava che Napolitano avrebbe preso più tempo per riflettere sull’intricato enigma. Invece, ieri ha terminato le consultazioni di rito con i leader politici e i presidenti emeriti della Repubblica, e oggi ha sentenziato.

Ha detto Almunia che Padoa-Schioppa non era poi così male

Padoa
Sarà di parte anche lui? Oppure si tratterà di solidarieà umana? Solidarietà politica? Realtà? Insomma. Il commissario Ue agli Affari economici Joaquin Almunia definisce politiche lodevoli da portare avanti le azioni economiche del governo Prodi. Si tratta di un esplicito invito a continuare nella stessa direzione.
Al commissario Ue, insomma, l’operato del Governo è piaciuto: ha avuto grandissimo successo nel ridurre il deficit, controllare la spesa pubblica e affrontare il debito.
Almunia ha presentato la valutazione del programma di stabilità italiano: l’Italia, una volta che saranno notificati ad aprile i dati sul deficit del 2007 e una volta che avremo le previsioni del 2008 a maggio, con altissima probabilità vedrà abrogata la procedura per deficit eccessivo, aperta nei suoi confronti nel 2005.

Walter e Silvio, questo matrimonio non s’ha da fare

Veltroni Berlusconi
Sarà una considerazione più umana ed estetica, eventualmente, che politica, ma per me questi due ci guadagnano a stagliarsi l’uno di fronte all’altro come nemici, e non come coppia falsamente felice per esigenze strategiche.
L’idea del Grande Centro stile DC di altri tempi forse, per esigenze numeriche, a un certo punto li ha colti. Ma con la caduta del Governo Prodi, il problema e la prospettiva sono sfumate immediatamente. Neanche aveva Marini terminato di leggere la condanna a morte in Senato, che già il Silvio nazionale gongolava il suo Veltroni chi????
Ora bisogna raccogliere i cocci di una politica che non c’è, e capire la direzione da intraprendere. E questa, come coppia, è in verità male assortita. Uno più alto dell’altro, l’altro abbastanza igienicamente risentito nel porgere la mano.
Ora, siccome qui a questo punto la lotta è sulla contrapposizione, nonché sulle promesse fatte in maniera più convinta, anche Walter, che molto avrebbe da imparare dall’unico uomo che ha fatto la storia della comunicazione in Italia, ci prova a modo suo.

Grillo: tu vò fà l’americano

Grillo
Ai media d’oltreoceano a tratti diverte, probabilmente, parlare del Belpaese e delle sue beghe. A volte bene, a volte decisamente meno bene. Questa volta tocca al New Yorker.
Beppe’s Inferno, Tom Mueller. A comedian exposes government crime. Oggi in edicola il nuovo numero del New Yorker. Che, in copertina, lancia il Grillino nostrano. Colui che un tempo era un comico e un attore, e che oggi è IL blogger con velleità politiche mai ammesse, è oggi lì in bella mostra nientepopodimenoche sulla copertina del prestigioso settimanale dell’intellighenzia Usa.
Beppe Grillo viene senza mezzi termini definito Il Michael Moore italiano. Il giornalista, Tom Mueller, è evidentemente affascinato dal fenomeno Grillo.

Berlusconi: o si va al voto o milioni di italiani a Roma

marcia Roma
Mentre ieri si celebrava la Giornata della Memoria, qualcuno ha avuto la geniale idea di far tornare alla mente e rievocare a qualche italiano forse troppo malizioso la Marcia su Roma.
Se all’interno di questa sinistra c’è qualcuno che vuole dividere con noi certe responsabilità, non saremo certo noi a dire di no. Silvio Berlusconi dice la sua senza peli sulla lingua dopo la caduta del governo Prodi. E la sua consiste nella strategia del ritorno immediato alle urne.
Ora sbuca fuori che va bene, perchè no, c’è uno spiraglio per un eventuale accordo con una parte della coalizione avversaria, nel caso in cui, dopo il voto, sia poi necessario gestire grandi problematiche di matrice istituzionale.

Napolitano e la grossa gatta da pelare

Gatta
Napolitano ci prova, ma la gatta è grossa e ardua a pelarsi. Avesse ancora un numero idoneo di capelli, le mani sarebbero lì. Le consultazioni al Quirinale, in corso da ieri, proseguono, per trovare una soluzione alla crisi di governo.
Il Presidente della Repubblica ha cominciato in modo soft, se vogliamo: ha incontrato tutti i piccoli partiti di maggioranza e opposizione. La sua è una strada in salita. Difficile.
Al termine delle consultazioni di oggi ha affermato, serafico stanco e probabilmente con il buio più totale sul da farsi – che avrebbe chiunque, al suo posto: Per ora è impossibile fare anticipazioni.

Montezemolo: sì a un Governo istituzionale, perchè questa legge elettorale cambi

Montezemolo
E meno male che ha dichiarato che non ha intenzione di scendere in politica. Intenzione no, ma presa di posizione sì, sempre. Sulla crisi di governo, e sull’Italia, arriva il rombo di tuono di Luca Cordero di Montezemolo. Il Presidente di Confindustria è a Siena, intervenuto all’assise regionale dell’industria toscana. E prende chiara e diffusa posizione nell’ambito della crisi di governo, della cronaca di queste ore e della situazione politica italiana tutta.
Montezemolo non ha in verità molti peli sulla lingua. Può farlo, dopotutto. Il suo cavallo di battaglia di oggi, assolutamente – personalmente – condivisibile, è : varare una nuova legge elettorale prima di tornare al voto.
Tutti, nei momenti di crisi, soprattutto dopo avere assistito al triste spettacolo da suk di questi giorni e alle scene vergognose di ieri in Senato, desideriamo che la parola torni a noi cittadini attraverso le elezioni. E’ naturale ed è giusto. Tutti vogliamo dire basta e le elezioni ci sembrano l’unico modo per poterlo fare.

Silvio Berlusconi Superstar. Ovvero: Voto is… now!

Jesus Christ Superstar
20 e 43 minuti del 24 gennaio 2008. Suona la campana fine per i 617 giorni del governo Prodi. E scoppia il putiferio. L’incertezza avanza, e neanche gli osservatori riescono a delineare un dopo plausibile o più probabile di altri.
Clemente Mastella, ieri sera, fino all’ultimo, anche dopo l’annuncio di Marini che ha ufficializzato la caduta del Governo, di fronte ai numeri di una crisi da lui voluta, provocata e interpretata, continua ad elargire commenti e dichiarazioni sull’inchiesta, sulla moglie, sul figlio, sulla concussione, sulla famiglia, forse anche sulla fede. Perchè no. Non si può dire che non abbia le idee chiare. Peccato che il complemento oggetto poi sia un altro.
L’unico, che come sempre, e con proverbiale savoir faire, si muove a suo agio e sa già tutto è Nostro Signore della Televisione. Il Redentore di Arcore sa già ogni cosa. Un quadro preciso si è delineato nella sua illuminata mente.