Wikileaks: Berlusconi incapace, portavoce di Putin. Ma ce n’è anche per Gheddafi e la Merkel

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I documenti riservati della diplomazia americana, come era stato annunciato, sono stati diffusi ieri da Wikileaks e subito rilanciati su internet dai principali quotidiani internazionali, El Pais, New York Times, Guardian e Le Monde. Si tratta di oltre 200 mila documenti, di cui 3012 riguardanti l’ Italia, che avranno ripercussioni sulle relazioni diplomatiche internazionali.

Il presidente del Consiglio italiano Berlusconi viene definito dall’ incaricata d’ affari americana a Roma, Elizabeth Dibble, come ” incapace, vanitoso e inefficace come leader moderno europeo“. Viene inoltre descritto come “fisicamente e politicamente debole”, per le “frequenti lunghe nottate” per le quali “non si riposa a sufficienza”. Ma Berlusconi sarebbe poco affidabile, per gli americani, anche per via dei suoi rapporti con Putin, del quale  viene definito “il portavoce in Europa.” Secondo i documenti resi noti da Wikileaks, ci sarebbero rapporti sempre più stretti tra i due leader, con “regali sontuosi” e “contratti energetici lucrativi”. e vi sarebbero anche “misteriosi intermediari”.

Ancora Bossi: “Si vada comunque al voto”. Ancora Fini: “Retromarcia? Siamo al pit stop…”

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Il leader della Lega Umberto Bossi dopo le dichiarazioni di ieri – torna oggi a surriscaldare il clima politico, con le sue dichiarazioni contro l’ opposizione e i finiani (“Fini e la sinistra hanno paura del voto”) e azzarda una previsione sul voto di fiducia al governo, previsto per metà dicembre:

Penso che avremo la fiducia sia alla Camera che al Senato. Altrimenti si vota” ha dichiarato. Ma il leader leghista preferirebbe comunque un ricorso anticipato alle urne, poichè, spiega, “Una volta Fanfani ebbe la fiducia e poi si dimise. Io la penso così, mancano i numeri, tutte le volte devi andare a chiedere i numeri”.

Secondo Bossi, infatti, Berlusconi, con il ricorso alle elezioni, potrebbe poi godere di una maggioranza più ampia dell’ attuale, mentre, quanto all’ ipotesi di un governo tecnico, “Napolitano è saggio, non lo permetterà”, anche perchè, spiega sempre il leader del Carroccio, “Se il presidente della Repubblica lo facesse, provocherebbe una reazione del Paese troppo forte”.

Berlusconi: “Fiducia o elezioni”. Napolitano: “Ci vuole responsabilità”

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Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha ribadito oggi la sua intenzione di andare alle urne se il 14 dicembre non verrà data la fiducia al governo da parte delle Camere. Ieri, con l’ incontro tra il capo dello Stato Napolitano e i presidenti delle Camere, Fini e Schifani, veniva fissato il calendario istituzionale, con le prossime tappe cruciali per il governo: dopo l’ esame della manovra finanziaria, che si concluderà il 10 dicembre, il 13 il premier si recherà la mattina in Senato, e il pomeriggio alla Camera, mentre il 14, prima a Palazzo Madama, poi a Montecitorio, si terrà il voto di fiducia.

La priorità verrà dunque data alla legge finanziaria, e Napolitano, durante la cerimonia di oggi, al Quirinale, per la consegna dei riconoscimenti ai cavalieri del lavoro, si dichiara per questo “soddisfatto per il senso di responsabilità dimostrato ieri da parte di tutte le forze politiche”, aggiungendo che” avremo bisogno di altri segni di questo senso di responsabilità nei tempi a venire”. Il presidente della Repubblica si dice anche preoccupato per le “turbolenze finanziarie, che persistono, che investono l’ eurozona”, e ammonisce:” abbiamo il dovere di fare fronte al costo del debito pubblico”, che definisce “pesantissimo”. Inoltre, si compilmenta con le parti sociali per aver “concordato un documento propositivo”, mettendo così in pratica quello ” spirito di condivisione” da lui richiesto.

Bossi e Fini: mediazione fallita. Berlusconi a Seul: “Sono in difficoltà” – FOTO

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Finisce con un nulla di fatto l’atteso incontro tra Umberto Bossi e Gianfranco Fini, che avrebbe dovuto portare a un chiarimento sul futuro della maggioranza. Fini, infatti, ha ribadito al leader leghista le cose dette domenica a Perugia nel corso del convegno di Fli:  azzerare tutto, nuovo programma, nuova maggioranza e nuovo governo.

Il leader della Lega avrebbe  ribattuto che, anche in caso di nuovo governo, la premiership di Silvio Berlusconi non sarebbe in discussione. E proprio su questo punto si sarebbe arenata la mediazione di Bossi.
Il vertice è durato circa un’ ora.

Berlusconi: “PDL sia coeso, se i finiani aprono la crisi, si vota”. Il saluto con Fini – FOTO

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Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, parla alla direzione nazionale del Pdl, e rivolge un appello all’ unità del partito: “Siamo sotto attacco, restiamo uniti” dice. In precedenza, il premier aveva anche fatto riferimento al “caso Ruby”, bollando le polemiche che lo riguardano come “attacchi infondati e indegni” e “campagne mediatiche fondate sulla menzogna”, che però, aggiunge, “non mi fermeranno”. Quanto ai finiani, ad un mese dal voto di fiducia, dato anche da Futuro e Libertà, Berlusconi dice:” Da allora non è cambiato nulla, per questo chiedo che cessi il logoramento quotidiano del governo. Sono pronto ad un patto di legislatura ma se Fli non vuole andare avanti lo deve dire adesso.Noi siamo pronti al voto” e attacca la sinistra, che chiederebbe a Fli di staccare la spina al governo, ma, afferma, “se vuole archiviarmi non ci riuscirà con una congiura di palazzo. Gli italiani non lo permetterebbero.”

Quindi, il premier, dopo aver attaccato la stampa, la sinistra e “certe Procure” che muoverebbero attacchi contro di lui “basati su invidia e odio”, e ipotizzando persino che contro di lui vi siano manovre organizzate dalla malavita”, ribadisce il buon operato del suo governo, mostrando il libro che ne celebra i  “successi” e che vuol mandare “a tutti gli italiani”. Quanto all’ Università, ad esempio, il governo intende trovare le risorse per la riforma, ,mentre, tramite il federalismo, si potrà ridurre la pressione fiscale, e viene ribadito l’ impegno per la famiglia e nella lotta alla mafia.

Eicma 2010: Berlusconi attacca gli omosessuali e rilancia la legge sulle intercettazioni

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Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, intervenendo questa mattina all’ inaugurazione del salone del ciclo e motociclo alla Fiera di Milano-Rho, scherza sulla vicenda di Ruby, la ragazza marocchina minorenne per la quale il premier avrebbe telefonato in Questura a Milano, e che sarebbe stata più volte ad alcune feste nella sua villa di Arcore. Lo fa con una battuta, “Ho un problemino, avrei da sistemare in qualcuno di questi stand una certa Ruby”, affermando poi: “Quello che ho fatto è stato per bontà, poi se a volte mi capita di guardare una bella ragazza…meglio essere appassionato di belle ragazze che essere gay. La questione? Una tempesta di carta”.

Il Bunga Bunga di Elio e le storie tese

Il Bunga Bunga di Elio e le storie tese a Parla con me è già entrato nella storia. Oltre il tormentone, oltre tutto, la rivisitazione di waka-waka rivisto alla luce dei tempi che stiamo vivendo è dappertutto. Buona visione e buona danza!

Ruby racconta le feste ad Arcore: “Facevamo il Bunga Bunga”

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Il quotidiano “la Repubblica” sta conducendo un’ inchiesta sul caso di Ruby R., la ragazza marocchina di 17 anni che avrebbe partecipato ad alcune feste a casa del premier Silvio Berlusconi, ad Arcore, riprendendo un’ indagine giudiziaria che però non vede coinvolto il premier, o forse lo potrebbe veder coinvolto come parte lesa, in quanto vittima di un ricatto, e che per adesso ha tre indagati: Lele Mora, Nicole Minetti ed Emilio Fede.

Già la sera del 27 maggio di quest’ anno, infatti, alla Questura di Milano, avviene un fatto singolare. Una minorenne straniera accusata di furto,priva di documenti e senza una casa, sta infatti per essere inviata in una comunità, quando compare una funzionaria trafelata che ordina di lasciarla andare. La funzionaria spiega poi che il capo di gabinetto, Pietro Ostuni,  continua a chiamare al telefono, dicendo di lasciare andare la ragazza, come chiesto da Palazzo Chigi, poichè sarebbe la nipote del presidente egiziano Mubarak.

Entra qui in scena un altro personaggio, Nicole Minetti, la giovane igienista dentale di Berlusconi.La Minetti,  appreso del fermo della ragazza da un’ amica comune, fa un pò di telefonate, si reca all’ ufficio denuncie per portarla via, affermando che la minorenne ha dei problemi e lei la sta aiutando, ma solo la telefonata di Palazzo Chigi al capo di gabinetto sbloccherà la situazione, e, quando sono quasi le 3 di notte, Ruby viene affidata a Nicole. Due mesi dopo, Rudy spiegherà ai giudici che sarebbe stato proprio Berlusconi, una volta informato del suo fermo da Nicole, a spingere quest’ ultima ad andare in questura.

Fini: “Sulla giustizia rischio crisi”. Berlusconi: “Con certi pm lodo indispensabile”

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E’ botta  e risposta a distanza tra il presidente della Camera, Gianfranco Fini, e il premier Silvio Berlusconi sul tema della giustizia. Ieri infatti Fini, parlando dell’ argomento in un’ intervista  all” emittente televisiva Antenna Tre Nord-Est, ha dichiarato:”Mi auguro che sul tema giustizia non ci siano questioni insormontabili e che non ne scaturisca una crisi di governo, ma su alcune questioni che la riguardano, questa possibilità c’ è.”

Il presidente della Camera ha inoltre paventato il rischio di una riforma della giustizia punitiva verso la magistratura e lesiva della sua indipendenza:”La magistratura non deve essere sottoposta, uso questa espressione-ha dichiarato-ad altri poteri e quindi nemmeno a quello esecutivo.Questo è un rischio concreto.Mi auguro che non si concretizzi.” Quanto al lodo Alfano, Fini ribadisce di non aver cambiato opinione in merito, anche sulla contrarietà alla reiterabilità.

Proprio sulla questione della reiterabilità del lodo, si era espresso ieri lo stesso Guardasigilli, affermando:”non mi pare una questione su cui vive o muore questo disegno di legge”. Alfano oggi ha invece parlato proprio della riforma della giustizia, garantendo che non vi sono intenti punitivi nei confronti dei magistrati:” Il governo non intende sottomettere il pm all’ esecutivo, ma “non consentiremo  che il pm sottometta il cittadino”.

Berlusconi: “Accordo sul lodo Alfano”. Bersani:”Barricate in aula e referendum”

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Silvio Berlusconi annuncia la sua apertura all’ accordo e al dialogo con tutte le forze politiche per la riforma della giustizia che intende presentare già dalla prossima settimana in Consiglio dei ministri.

Dopo aver incassato l’ ok dei finiani sul Lodo Alfano, il premier intende inoltre ritornare sul tema delle intercettazioni:” Vivo con grande difficoltà che non si possa più usare il telefono.E’ terribile essere in un Paese in cui non puoi avere la certezza di non essere intercettato. E’ qualcosa a cui dovremo rimediare” ha affermato aprendo il tavolo con le parti sociali sulla riforma fiscale al ministero dell’ Economia. Sul lodo Alfano costituzionale, però, il PD annuncia opposizione dura:”E’ una legge inaccettabile e fare le barricate vuol dire che ci opporremo con tutte le forze che abbiamo in Parlamento e poi andremo al referendum” .

Il ministro della giustizia Alfano, a tal proposito, afferma:” Stiamo lavorando a una riforma della Costituzione che va scritta con la dovuta ponderatezza, e noi crediamo di poter portare a compimento un buon lavoro che abbia come scopo quello di rendere più giusto il processo italiano, più funzionante la giustizia, più garantiti i cittadini, autonomi e indipendenti i magistrati giudicanti e inquirenti”.

Unipol, intercettazioni: Fassino chiede chiarezza

Piero FassinoSono fiducioso che la magistratura accerterà rigorosamente tutto ciò che è avvenuto, individuando anche eventuali responsabilità. Mi auguro in tempi rapidi”. Piero Fassino chiede chiarezza sulla possibilità che l’intercettazione della telefonata con Consorte sia stata data a Berlusconi prima della pubblicazione sul Giornale. “Allora – prosegue l’ex leader diessino –  risulterebbe chiaro che una conversazione privata e del tutto innocua, come peraltro riconobbero poi i magistrati, è stata strumentalizzata in modo brutale e cinico per un’opera di legittimazione mia personale, dei Ds e del centrosinistra”. Fassino trova analogie con il passato: “Vi si ritrova l’esatta dinamica avvenuta due anni prima con il caso Telekom Serbia”. “La destra in questi anni – continua – ha una gravissima responsabilità: quella di avere introdotto nella normale dialettica politica tra chi governa e chi sta all’opposizione delle tossine pericolosissime che avvelenano il funzionamento della democrazia, colpiscono l’onorabilità delle persone, travolgono normali regole di civiltà prima ancora che politiche”.

Berlusconi, quando la “stampa estera sputtana l’Italia”

Silvio Berlusconi: “La stampa estera sputtana l’Italia“. Il procedimento opposto (l’Italia è ormai sputtanata), non appare contemplato. Nel frattempo l’Observer parla del presidente del Consiglio come nuovo caudillo:

Le dittature dei nostri giorni si presentano in forme diverse, ma quella dominante è un capitalismo di stato o un’oligarchia in cui il capo controlla la cosa pubblica e le sinecure che ne derivano. Non si può parlare di dittature in senso stretto. I capi tollerano le elezioni a patto che i risultati possano essere manipolati e permettono le critiche, basta che non raggiungano le masse

I capi? Di quali capi sta parlando?

non della Russia di Putin o del Venezuela di Chavez, ma dell’Italia di Berlusconi

Amen.

Berlusconi, il premier papi

dire_15655420_270401Il vaticano non ha nulla a che vedere con Berlusconi, almeno per stavolta. Noemi Letizia è una bella napoletana, diciottenne e biondissima. Come molte altre ragazze sta tentando di diventare una velina. Pensate, è già gossippina in una sconosciuta TV locale. Letizia sarebbe una normale “sbarbina televisiva” in erba, per dirla con mio nonno, se non fosse per l’amicizia speciale che lega la sua famiglia al premier Berlusconi, che lei addirittura chiama “papi, il mio secondo papi”.