Unipol, intercettazioni: Fassino chiede chiarezza

Piero FassinoSono fiducioso che la magistratura accerterà rigorosamente tutto ciò che è avvenuto, individuando anche eventuali responsabilità. Mi auguro in tempi rapidi”. Piero Fassino chiede chiarezza sulla possibilità che l’intercettazione della telefonata con Consorte sia stata data a Berlusconi prima della pubblicazione sul Giornale. “Allora – prosegue l’ex leader diessino –  risulterebbe chiaro che una conversazione privata e del tutto innocua, come peraltro riconobbero poi i magistrati, è stata strumentalizzata in modo brutale e cinico per un’opera di legittimazione mia personale, dei Ds e del centrosinistra”. Fassino trova analogie con il passato: “Vi si ritrova l’esatta dinamica avvenuta due anni prima con il caso Telekom Serbia”. “La destra in questi anni – continua – ha una gravissima responsabilità: quella di avere introdotto nella normale dialettica politica tra chi governa e chi sta all’opposizione delle tossine pericolosissime che avvelenano il funzionamento della democrazia, colpiscono l’onorabilità delle persone, travolgono normali regole di civiltà prima ancora che politiche”.

Lascia un commento