La Merkel cambia posizione e dice si a maggiore flessibilità in Europa

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L’Italia si appresta al semestre di presidenza europea e arriva la notizia di una concessione della Merkel a maggiore flessibilità sul patto europeo. Lo ha affermato il portavoce della cancelliera tedesca Steffen Seibert che ha sottolineato anche la necessità di rispettare gli impegni.

Berlusconi critiche dalla Germania

Silvio Berlusconi attacca la Germania, e Berlino non ci sta. Dopo aver compreso che il territorio berlinese avrebbe potuto diventare tra i protagonisti negativi della campagna elettorale già avviata dall’ex premier, il ministro degli Esteri Guido Westerwelle è corso ai rapidi ripari, annunciando che la Germania non accetterà l’abbandono dei toni democratici. “Una cosa non accetteremo: che la Germania sia fatta oggetto di una campagna elettorale populista. Nè la Germania né l’Europa sono la causa dei problemi che ha l’Italia” – ha dichiarato l’esponente dell’esecutivo tedesco.

Monti prima a Bruxelles e poi a Roma con Angela Merkel

Prima appuntamento a Bruxelles e poi incontro con Angela Merkel a Roma. Questo il programma di oggi per Mario Monti, impegnato a livello europeo per parlare della tobin tax e del fondo salva stati Esm. All’ordine del giorno per Mario Monti a Bruxelles c’è anche la Crescita europea, uno degli argomenti sempre all’ordine del giorno in casi di incontri come quello di oggi.

La richiesta di parlare nuovamente della Tobi tax arriva da una lettera inviata lo scorso 7 febbraio e firmata in prima persona da Wolfgang Schaeuble ministro delle finanze danese. La lettera sollecitava nuovamente la discussione dietro ad una norma finanziaria che vede la firma e l’approvazione anche dell’Italia. La Germania lavora all’inserimento di tale tassa dall’Europa a 27.

Merkel chiamò Napolitano per chiedere le dimissioni di Berlusconi. Berlino e il Colle smentiscono

Angela Merkel chiamò Giorgio Napolitano chiedendo le dimissioni di Silvio Berlusconi

Angela Merkel cancelliere della Germania, nell’ottobre di quest’anno, avrebbe telefonato a Giorgio Napolitano chiedendo le dimissioni di Silvio Berlusconi nel caso cui non avesse mostrato delle riforme interessanti per salvare l’Italia dal fallimento e dalla crisi economica. E’ quanto si legge sull’home page del Wall Street Journal, il quale dichiara di aver raggiunto queste conclusioni dopo aver ascoltato circa 12 testimoni politici e dopo essere entrato in possesso di alcuni documenti tedeschi.

Angela Merkel, secondo il WSJ avrebbe detto a Napolitano “gli sforzi contro il deficit sono apprezzabili” ma che erano necessarie misure più aggressive per rilanciare il paese, misure, che secondo la Merkel, Berlusconi non era in grado di mettere in piedi. La Merkel ringrazio in anticipo Napolitano per quello che avrebbe fatto “nell’ambito dei suoi poteri”. Tra i vari stati membri all’UE c’è sempre stata la regola che in nessun modo, i paesi membri, dovessero mettere bocca nelle vicende politiche di altri paesi, con pressioni come quella che il WSJ vede in questa chiamata della Merkel.

Libia, i ribelli conquistano Tripoli. Mistero su Gheddafi

Si avvicina forse in Libia la caduta definitiva del regime del colonnello Muhammar Gheddafi. La capitale Tripoli sarebbe infatti ormai quasi interamente nelle mani dei ribelli, dopo l’offensiva lanciata da domenica. Rimarrebbe però il mistero su dove si trovi attualmente il rais, mentre tre suoi figli, Mohammad, Saif Islam e Saadi, sono stati arrestati, anche se Mohammad sarebbe poi riuscito a scappare grazie ai combattenti lealisti. Domenica sera, in un messaggio audio alla televisione di Stato, Gheddafi aveva detto: “Non mi arrenderò mai e non me andrò”, e minacciato inoltre: “Temo che Tripoli brucerà”.
Adesso vi sarebbero diverse ipotesi su dove possa essere il Colonnello: nei labirinti sotterranei della sua cittadella fortificata, nell’Ambasciata del Venezuela, o in fuga verso il deserto del sud libico. Per il Pentagono, comunque, ancora non avrebbe lasciato il Paese.
Nella capitale, intanto, gli scontri violentissimi tra ribelli e fedelissimi o mercenari di Gheddafi avrebbero causato anche tre vittime, tra le quali due bambini di 5-6 anni colpiti mentre sventolavano con il padre la bandiera dei ribelli.
Ormai, comunque, quasi tutta la città sarebbe in mano agli insorti, ai quali si sarebbero arresi anche la Guardia repubblicana di Gheddafi e due o tre dei suoi figli. I ribelli sarebbero entrati in città tra sabato e domenica, sia da est, dopo aver preso la base aerea di Mitiga,sia da ovest e da sud. 

Lunedì nero per la Borsa italiana. La Merkel chiede di approvare la manovra

Foto: Ap/LaPresse

E’ stata una giornata particolarmente difficile per la Borsa italiana: dopo che venerdì, infatti, Piazza Affari aveva chiuso al -3,47%, oggi la tendenza al ribasso si è accentuata, arrivando a chiudere al -3,96%. In difficoltà anche altri mercati europei, in particolare quello spagnolo e greco, ma è stata la borsa di Milano a registrare i risuiltati maggiormente negativi, nonostante i provvedimenti della Consob per limitare le vendite allo scoperto.
Anche l’euro è finito nel mirino degli speculatori, scendendo sotto quota 1,41 nel cambio con il dollaro. Fra i titoli che hanno segnato un maggiore ribasso, i due gruppi bancari Unicredit (al-7,74%) e Intesa SanPaolo (-6,3%), che erano stati addirittura sospesi per eccesso di ribasso, arrivando a perdere il 9%.
I ministri delle Finanze dei Paesi aderenti all’Euro si sono riuniti in un vertice straordinario a Bruxelles, anche con l’obiettivo di accelerare il salvataggio della Grecia dalla crisi economica ed evitare, così, un temuto “effetto contagio”.
Dai leader europei è arrivato, comunque, il sostegno all’Italia e alla manovra del ministro Tremonti. La cancelliera tedesca Angela Merkel, in particolare, ha fatto sapere di aver telefonato ieri al premier Berlusconi, per chiedere che l’Italia dia “un segnale importante” con l’approvazione della manovra. Anche il ministro delle Finanze tedesco Wolgang Schauble ha definito la manovra italiana “molto convincente“, per poi aggiungere: “Non credo affatto che l’Italia possa diventare la prossima vittima del contagio dopo Irlanda e Portogallo”.

Germania, addio al nucleare entro il 2022

Foto: Ap/LaPresse

La Germania dice definitivamente NO! Al nucleare. La decisione è stata data ieri a Angela Merkel, la quale ha confermato che l’ultimo reattore presente in Germania, ora ne sono presenti circa 17, verrà spento nel 2022. Il primo ministro Norbert Roettgen ha dichiarato: “e’ una decisione irreversibile”. Dei 17 reattori nucleari presenti in Germani, e solamente 8 sono collegati alla rete elettrica e coprono il 22% del fabbisogno della nazione.

La dismissione dei 17 impianti, comporta un costo di 40 miliardi di euro. Entro 11 anni, la Germania dovrà trovare un’alternativa per coprire l’assenza del nucleare. Sicuramente saranno prese in considerazione le prime energie rinnovabili. La Germania, dopo l’incidente di Fukushima, ha subito detto di voler fermare il nucleare e quella di ieri, è stata la conferma definitiva.

Libia, vertice senza l’ Italia. Napolitano: “Bisognava agire”

Si è tenuto stasera, a partire dalle 19.15 circa, un incontro in videoconferenza  fra il presidente francese Nicolas Sarkozy, quello americano Barack Obama, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il premier britannico David Cameron, per decidere le sorti della Libia. Domani è previsto un vertice a Londra.
L’ Italia
, invece, non ha partecipato alla videoconferenza. Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha cercato di sminuire l’ importanza dell’ incontro di stasera, affermando che “Non si sta decidendo niente e l’ Italia non soffre affatto di sindrome da esclusione”. Frattini ha poi parlato del vertice di domani, dicendo: “Nostro dovere istituzionale è eliminare le distanze, trovare una soluzione condivisa non solo tra i quattro più grandi paesi europei, ma tra tutti” gli alleati. E ha aggiunto: “Qualunque strategia politica divisiva sarebbe destinata a fallire, ma le idee italiane, francesi e tedesche dovranno tutte confluire in un piano che, domani a Londra, potremo elaborare per dare una risposta”.
La posizione francese sembra rimanere la più intransigente, e oggi sembra affiancarsi ad essa quella inglese: in una nota congiunta, il presidente francese Nicolas Sarkozy e il premier britannico David Cameron hanno infatti ribadito che Gheddafi se ne deve andare “immediatamente”, e la transizione va affidata al Comitato Nazionale di Transizione.

Germania: Guttenberg rassegna le dimissioni

Mi dimetto dai miei incarichi politici. Questa è la decisione più dolorosa della mia vita“. Parole del ministro della Difesa tedesco Karl-Theodor zu Guttenberg, che questa mattina ha rassegnato le dimissioni, che sono state già consegnate alla cancelliera Angela Merkel.

Rinuncio temporaneamente e sottolineo temporaneamente al mio dottorato“, ha affermato Guttenberg, che ha aggiunto di non voler “ricevere trattamenti diversi da quelli di chiunque altro” e per questo collaborerà “attivamente“all’indagine dell’Università di Bayreuth.

Wikileaks: Berlusconi incapace, portavoce di Putin. Ma ce n’è anche per Gheddafi e la Merkel

Foto: AP/LaPresse

I documenti riservati della diplomazia americana, come era stato annunciato, sono stati diffusi ieri da Wikileaks e subito rilanciati su internet dai principali quotidiani internazionali, El Pais, New York Times, Guardian e Le Monde. Si tratta di oltre 200 mila documenti, di cui 3012 riguardanti l’ Italia, che avranno ripercussioni sulle relazioni diplomatiche internazionali.

Il presidente del Consiglio italiano Berlusconi viene definito dall’ incaricata d’ affari americana a Roma, Elizabeth Dibble, come ” incapace, vanitoso e inefficace come leader moderno europeo“. Viene inoltre descritto come “fisicamente e politicamente debole”, per le “frequenti lunghe nottate” per le quali “non si riposa a sufficienza”. Ma Berlusconi sarebbe poco affidabile, per gli americani, anche per via dei suoi rapporti con Putin, del quale  viene definito “il portavoce in Europa.” Secondo i documenti resi noti da Wikileaks, ci sarebbero rapporti sempre più stretti tra i due leader, con “regali sontuosi” e “contratti energetici lucrativi”. e vi sarebbero anche “misteriosi intermediari”.

Germania, Libertà di stampa: l’altro centro-destra, la Merkel


In Italia si è cercato di imbavagliarla, in Islanda è stata difesa a oltranza e ora pare che anche la Germania abbia capito l’importanza di una informazione libera in libero Stato: in controtendenza rispetto a quanto accaduto nella fase politica tricolore più recente, Angela Merkel, Cancelliere tedesco dal 2005, e il suo Governo hanno optato per modificare il Codice penale al fine di garantire una sempre maggiore libertà di informazione ai giornalisti e agli editori.

Il centrodestra in Germania non somiglia affatto a quello italiano se è vero, come è vero, che lassù la libertà di stampa viene indicata quale valore costitutivo della democrazia: non solo tutelata ma, se possibile, ulteriormente rafforzata. Il disegno di legge approvato di recente garantisce infatti una maggiore forma di protezione a quei giornalisti che diffondano informazioni riservate: gli unici a essere perseguibili da disposizioni del Codice penale sarebbero allora solo le fonti e non più i giornalisti che le pubblicano, tant’è che la magistratura non potrà più perseguirli per concorso nella violazione del segreto su notizie riservate.

2009, un anno in Politica Live – Nono tempo

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Settembre 2009: inizia un autunno caldo, con al centro, tra l’altro, le critiche al presidente della Camera, Gianfranco Fini, da parte del senatur Umberto Bossi. Parole sue: “Vuol dare il voto agli immigrati? Gianfranco è matto”. Il 15 settembre il presidente della Camera querela Feltri: dopo il caso Boffo, Vittorio Feltri calca nuovamente le scene. La querela viene in seguito all’editoriale: Il presidente Fini e la strategia del suicidio lento. Ultima chiamata per Fini: O Cambia rotta o lascia il Pdl.

L’8 un grande lutto colpisce l’Italia: muore Mike Bongiorno. Un addio sofferto, per l’Italia. Voleva diventare Senatore a vita e Silvio Berlusconi si era attivato per realizzare questo suo sogno. Un infarto lo coglie a 85 anni nella sua casa a Montecarlo. E’ lui l’uomo dell’indimenticabile Allegria. Con Fiorello aveva conosciuto una seconda giovinezza televisiva. Stava per sbarcare sulla tv digitale, su Sky, dopo aver “fatto nascere” l’analogica sin dal 1954. Ha condotto 11 Sanremo. E tutti gli italiani, con più o meno simpatia, gli dicono addio a settembre.

Germania e Giappone, si cambia?

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Qualcosa sta cambiando? C’è nell’aria qualcosa di nuovo? E’ presto per dirlo, presto per analizzare. Limitandosi per ora a registrare, i dati che giungono oggi dal mondo hanno il sapore della novità. In Giappone stravince il patito democratico, e il premier Taro Aso si dimette dal partito (Lpd), amareggiato e con la volontà di prendersi le proprie responsabilità. Parole che suonano strane qui in Italia, se vogliamo.

E in Germania, alle regionali crolla la CDU del cancelliere Angela Merkel.

Foto|Wikipedia

Berlusconi, se il terremoto è come un camping

Berlusconi e il camping. Berlusconi e le gaffe. Digitate – al momento – di Google le parole chiave “Berlusconi” e “camping”. Vi uscirà, in questo momento, come primo risultato questo sito australiano.

Napolitano è a L’Aquila. Il Papa ci andrà – dopo una via crucis più compita in quel di Roma, però. La tragedia è immane e l’Italia ne esce non solo distrutta, ma in piena vergogna. E oggi questa notizia che l’Italia che non si vuole dare. Una notizia che è assai meno importante dei fatti. Ma che è Italia anch’essa. La gaffe di Silvio è grave, anche se ci siamo abituati. La gaffe non viene riportata, per ora, né su Repubblica, nè sul Corriere. A L’Aquila c’è un’atmosfera spettrale. Una città letteralmente rasa al suolo. Ma qualcuno riesce a tornare in auge con la menata dell’ottimismo. E’ il nostro Premier.