Germania, Libertà di stampa: l’altro centro-destra, la Merkel


In Italia si è cercato di imbavagliarla, in Islanda è stata difesa a oltranza e ora pare che anche la Germania abbia capito l’importanza di una informazione libera in libero Stato: in controtendenza rispetto a quanto accaduto nella fase politica tricolore più recente, Angela Merkel, Cancelliere tedesco dal 2005, e il suo Governo hanno optato per modificare il Codice penale al fine di garantire una sempre maggiore libertà di informazione ai giornalisti e agli editori.

Il centrodestra in Germania non somiglia affatto a quello italiano se è vero, come è vero, che lassù la libertà di stampa viene indicata quale valore costitutivo della democrazia: non solo tutelata ma, se possibile, ulteriormente rafforzata. Il disegno di legge approvato di recente garantisce infatti una maggiore forma di protezione a quei giornalisti che diffondano informazioni riservate: gli unici a essere perseguibili da disposizioni del Codice penale sarebbero allora solo le fonti e non più i giornalisti che le pubblicano, tant’è che la magistratura non potrà più perseguirli per concorso nella violazione del segreto su notizie riservate.

Un percorso che va in direzione opposta rispetto allo stesso passato tedesco, quando la tendenza era semmai di tenere sotto controllo l’informazione o di determinarne l’indirizzo. La nuova legge voluta dalla Merkel e dal Ministro della giustizia, Sabine Leutherusser Scnarremberger, prevede un emendamento all’articolo 335b del Codice penale che prevede la punibilità dei pubblici funzionari autori di rivelazioni atte a svelare i segreti d’ufficio. Le pene? Da tre a cinque anni di carcere. Nella sostanza, il nuovo paragrafo abolirà il concetto di  “concorso in divulgazione di notizie riservate”, ovvero la parte di legge che consentiva alla magistratura di punire organo di stampa e giornalista.

Elemento che consentirà alla Germania di porsi all’avanguardia anche in tema di informazione pubblica: lo stesso settore che, al contrario, evidenzia il limite italiano. Come dimenticare la speciale classifica di Freedom House secondo cui il nostro Paese sarebbe, per libertà di informazione, al settantaduesimo posto su scala mondiale. Due modi differenti di essere centrodestra: quello tedesco da una parte, quello italiano e francese (perchè il Governo presieduto da Nicolas Sarkozy non è da meno) dall’altra.