Roma nel caos. La protesta, le bugie e il surf




Non ci sono più mattinate tranquille, in quel di Roma. Anche il meteo sembra aver seguito l’Onda, assestandosi e colorandosi della politica e delle istanze sociali di questi giorni. Alluvioni, strade allagate, il gelo sceso nelle ossa.


Curzio Maltese, su Repubblica, scrive:

AVEVA l’aria di una mattina tranquilla nel centro di Roma. Nulla a che vedere con gli anni Settanta. Negozi aperti, comitive di turisti, il mercatino di Campo dè Fiori colmo di gente. Certo, c’era la manifestazione degli studenti a bloccare il traffico. “Ma ormai siamo abituati, va avanti da due settimane” sospira un vigile. Alle 11 si sentono le urla, in pochi minuti un’onda di ragazzini in fuga da Piazza Navona invade le bancarelle di Campo dè Fiori. Sono piccoli, quattordici anni al massimo, spaventati, paonazzi

Nulla a che vedere con gli anni Settanta. Ed è vero, anche se l’immagine negli occhi è fortemente evocativa.

Protagonista degli articoli di questi giorni è il Blocco Studentesco. Piazza Navona è stata, ieri, teatro di scontri dall’aspetto datato e dai contenuti moderni.


E’ tutto documentato. E’ arrivato un camioncino con delle persone organizzate per strumentalizzare la piazza e creare disordine

Questa è la posizione di Antonio Di Pietro.


Qualcuno che comandava, non il singolo poliziotto, ha fatto finta di non vedere e non ha dato disposizioni perché quel camioncino fosse fermato

Un camioncino pieno di spranghe.


Sul sito di Blocco Studentesco, la loro verità. Come nei migliori copioni, si danno la colpa a vicenda. No, sono stati i ragazzi di sinistra a fomentare. No, sono stati i ragazzi di destra a provocare. Mentre scrivo, si sentono gli elicotteri passare sulle nostre teste.



Oggi la Scuola si è fermata. Non è stato chiaro, fino all’ultimo, in cosa questo sciopero generale dovesse consistere. Sembrava che anche l’Atac si fermasse, che nulla – sciopero generale – si dovesse muovere. E invece è lo sciopero generale della SCUOLA. Perchè anche al Senato hanno approvato il decreto Gelmini.



Al corteo, oggi, partecipa anche Walter Veltroni. Si vede che i recenti bagni di folla hanno risvegliato in lui istinti sopiti. Certo, sarebbe assai sciocco per il leader del Pd non cavalcare l’Onda.


Le proteste, in questi giorni, sono si sono fermate. Sono spuntate come funghi: cortei, mini assemblamenti di gente, lezioni in piazza. Oggi, i sindacati confederali – Cgil, Cisl, Uil – e Snals e Gilda provano, con la convocazione di questo sciopero generale, a inserirsi a loro volta nell’Onda. Surfare l’Onda. Alle 11.30 il segretario generale Guglielmo Epifani parlerà a Piazza del Popolo. Riuscirà ad essere un vero surfista?



Nel corteo, tanti scolaretti delle scuole elementari e medie.

Mamme e papà non state a guardare, c’è la scuola da salvare

Siamo l’onda che vi travolge

L’onda.


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