Obama vs McCain: Condannato a vincere

Mancano ormai 6 giorni al voto più importante, ma soprattutto più atteso del 2008, un voto che potrebbe cambiare definitivamente gli equilibri non solo degli Stati Uniti d’America, ma di tutto il mondo o meglio di tutta l’economia mondiale. L’equilibrio politico-fiscale che potrebbe uscire dalle urne a stelle e strisce è il desiderio dell’intera popolazione globale il cui vincitore sembra ormai fissato da mesi e già annunciato da alcuni giornali: Barack Obama.


Nel New Mexico, tanto perché loro non sono superstiziosi, hanno deciso di mandare fuori un settimanale con un bel titolo anti-sfiga “Obama Wins!”. In effetti è forse questo l’unico punto debole che la campagna di Obama sta subendo: questa sensazione incontrastata di vittoria, quanto sentore che tanto nonostante ancora non si sia votato si ha già vinto solo perché lo dicono i sondaggi.

A guardare queste scene mi vengo in mente io quando, per un argomento molto più futile rispetto all’equilibrio mondiale, mi angoscio per la vittoria di un campionato di calcio. Così, tatticamente, 2-3 giorni prima del giorno X ecco che arrivano i “gufi” che ti danno già vincitore per forza, quasi per necessità. E tu a fare corna o qualsiasi altro simbolo scaramantico. Questo oggi è Obama.

Barack è condannato a vincere. Condannato da un popolo che ha la voglia e la necessità di cambiare; condannato da un rivale che sta facendo veramente poco per contrastarlo perché anche se ora lo sta facendo, ormai è troppo tardi per cominciare una rimonta; condannato da un partito, quello repubblicano, che non è in grado nemmeno di tenere uniti il candidato presidente e quello vice, già in guerra tra loro per alcune “posizioni” non programmate a tavolino.

Obama sa che è condannato a divenire presidente degli Stati Uniti d’America. Lo sapeva già dal suo viaggio in Europa, che nonostante si voglia dire il contrario è stato un viaggio di presentazione da nuovo presidente, lo sapeva quando ha vinto le primarie democratiche e lo sapeva anche quando è scattata la crisi finanziaria.

Tutto questo ci fa dire solo due parole: Obama Wins! Ovviamente dopo che leggerà questo articolo Barack si farà un bel gesto scaramantico per l’ennesima volta; ovviamente in puro stile Politically-Correct.

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