Socialisti Francesi: Quando vincere non basta

Ne avevo accennato ieri alcune righe qui su PoliticaLive, il fatto che per i socialisti francesi si trattasse di avere un segretario donna era già una novità; ancora di più lo sarebbe diventato se a conquistare la poltrona del “garofano rosso” fosse stata la Aubry, dietro prima del ballottaggio contro Segolene Royal.

Ebbene la Aubry è riuscita nell’impresa conquistando ben 42 voti in più rispetto alla Royal, che non mi esimerei da definire un po’ come l’Inter di qualche anno fa o come la famosa Anna Kournikova (per gli amanti del poker e del tennis). Il motivo è semplice: tutti e tre non vincono mai. Per Segolene si tratterebbe dell’ennesima sconfitta dopo quella rimediata contro Sarkozy alle presidenziali.

Uno scarto minimo che la stessa Royal ha immediatamente criticato, ha denunciato brogli e per cui richiede una nuova votazione al fine di verificare che ciò che accaduto sia effettivamente vero. E su questo aspetto, la Royal, sappiamo bene da chi avrà imparato… D’altronde tra cugini…

Presidenziali USA: 77 a 34 per Obama

Alle 2.10 della notte o del mattino che dir si voglia il risultato rispetta tutte le aspettative di voto che si prevedevano prima dell’inizio dello spoglio: Obama ha conquistato tutto ciò che ci si aspettava e lo stesso si può dire per McCain, anche se per quest’ultimo purtroppo la notizia è molto più pesante di quello che potrebbe sembrare.

Fondamentale per il candidato repubblicano, per continuare a sperare nelle ore a seguire, era la conquista di due stati chiave della costa est: Florida e Pennsylvania. Attualmente la situazione per McCain è tragica con i maggiori network che danno già a Obama la Pennsylvania, storicamente repubblicana.

Inoltre dopo lo scrutinio del 24% dei voti per Obama in Florida si prospetta un vantaggio di 54-46 che unito alla conquista della Pennsylvania potrebbe significare il passo decisivo per la vittoria finale e quindi per la presidenza degli Stati Uniti d’America.

Obama vs McCain: Condannato a vincere

Mancano ormai 6 giorni al voto più importante, ma soprattutto più atteso del 2008, un voto che potrebbe cambiare definitivamente gli equilibri non solo degli Stati Uniti d’America, ma di tutto il mondo o meglio di tutta l’economia mondiale. L’equilibrio politico-fiscale che potrebbe uscire dalle urne a stelle e strisce è il desiderio dell’intera popolazione globale il cui vincitore sembra ormai fissato da mesi e già annunciato da alcuni giornali: Barack Obama.

Primarie USA: E’ arrivato il momento di giocare sul serio

Morta spacciata? Dead Woman Walking? Perdente? Sconfitta? Ritirata per palesi difficoltà di rimonta? Dimenticatevi tutte queste domande. Come l’araba fenice, che risorge dalle sue ceneri, ecco che Hillary è tornata all’attacco dopo la sconfitta nell’ultimo turno in Indiana e North Carolina.

Era già accaduto in passato. Allora, dopo la pesante sconfitta subita, ritorno più forte e vigorosa di prima. Oggi, dopo il “pareggio-sconfitta” conquistato lo scorso martedì ha voglia di giocare sul serio e alle sue regole.

I numeri parlano chiaro, ma la realtà è differente. Infatti esiste una piccola discordanza di voti dovuta alle primarie in due stati che, al momento attuale, non vengono considerati.