Rai e par condicio

Da –IL VELINO SERA–Agenzia di Stampa Quotidiana Nazionale

Europee: se la Rai stende il red carpet alla propaganda

Roma, 26 MAG (Velino) – Gli italiani vanno alle urne il 6 e 7 giugno per eleggere i 72 eurodeputati che per cinque anni faranno la spola tra Strasburgo e Bruxelles. E per la Rai – a partire da mercoledi’ 27 maggio – sara’ tempo di “Interviste” e “Conferenze stampa”. Due format – a cura della Rai Parlamento diretta da Giuliana Del Bufalo – che daranno spazio a ben 15 liste nazionali individuate dalla commissione di Vigilanza. E due format parecchio noiosi, vincolati all’inverosimile da San Macuto e dalla “par condicio”, e che – causa lo share rasoterra – saranno un vero e proprio incubo per i palinsesti.

Michele Santoro, per esempio, questa settimana è andato in onda al lunedì, e giovedì 4 giugno si accontenterà di un reportage di Roberto Pozzan sui camionisti; Giovanni Floris, invece, martedì 2 giugno se ne andra’ direttamente al mare. Le 15 “Conferenze stampa” di 50 minuti ciascuna andranno in onda tutte su RaiTre in prima serata.

Due a sera, per la gioia di Paolo Ruffini, fino a venerdì 5 giugno quando il gran finale sarà riservato al Cavaliere (ore 21).
Le “Interviste” dei leader, invece, andranno in onda su RaiDue: sempre 15, di 20 minuti ciascuna, con l’ultima parola lasciata a Dario Franceschini venerdì 5 alle 22.45.

Uno tsunami di propaganda, dunque, che consegnera’ il prime time di RaiTre e la seconda serata di RaiDue per otto giorni al Palazzo, facendo molto attenzione a riservare “par condicio” a nanetti e giganti, a protagonisti e comprimari della scena politica. Quanto basta per far brindare i dirigenti della concorrenza.

(glv) 262011 MAG 09 NNNN

5 commenti su “Rai e par condicio”

  1. LD a Napolitano: Nostra lista ignorata dalla tv, ristabilire la par condicio:
    Una lettera al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, per denunciare le reiterate e palesi violazioni della legge sulla par condicio da parte delle tv pubbliche e private nella campagna elettorale per le Europee, previste il prossimo 6 e 7 giugno. E’ la forma che hanno scelto i Liberal Democratici, per lanciare un accorato appello al Capo dello Stato, supremo garante del rispetto dei principi democratici della nostra Costituzione, affinché il diritto di LD di far conoscere le proprie proposte politiche venga ristabilito il prima possibile.

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