Pizzo free, la spesa diversa


Negozio


Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità

Senza appello e senza pietà, la scritta comparsa per le vie e listata a lutto. Sono passati quattro anni da quando Palermo è stata animata da quella campagna antimafia certo molto forte.


E siccome i palermitani continuano ad essersi decisamente stancati, la lotta, difficile e delicata, impossibile forse ma esistente, continua.


E’ nato Punto pizzo-free, signori e signore. Ed è un negozio, un punto vendita, un esercizio con una caratteristica unica e ben sottolineata. Vende solo prodotti di commercianti che hanno deciso di ribellarsi pubblicamente alle estorsioni. Commercianti che si sono ribellati e che hanno aderito a Addiopizzo. E cioè il promotore degli manifesti listati a lutto di cui sopra.

I dati e le ricerche della Procura di Palermo dicevano che l’80 per cento, all’epoca dei primi manifesti, quindi 4 anni fa, dei commercianti pagavano il racket. Qualcuno quindi si è svegliato, dando vita all’associazione di cui sopra che aiuta imprenditori e negozianti che vogliono ribellarsi. Non solo: la lista di consumo critico dell’associazione ora raccoglie i nomi di 241 imprenditori e commercianti che si sono opposti al racket delle estorsioni. Palermo, ora, sa dove andare a comprare pizzo-free. E i prodotti certificati Addiopizzo, una denominazione controllata certo particolare, ora sono stati raccolti in un negozio della legalità. Sabato prossimo l’inaugurazione, nel pieno centro della bella Palermo.


Dietro a tutto questo, c’è la costanza di un ragazzo di 29 anni. Altro che i venti di cambiamento e di novità a tutti i costi della campagna elettorale che ci tocca di questi tempi. Fabio Messina è un commerciante – ha un’enoteca – iscritto all’associazione.

Credo fosse giunta l’ora di creare un po’ di movimento economico – dice Messina – all’interno della lista degli aderenti, perché è giusto dare un’occasione in più ai commercianti che non pagano il pizzo. E poi è più facile anche per i consumatori se anziché andare in giro da un posto all’altro, possono comprare tutto quello che serve in un unico punto vendita


E la scelta del centro storico non è casuale. Una mossa di marketing simbolico, si potrebbe dire. Nonchè una scelta imprenditoriaòe, perchè no. Gli acquirenti abituali di prodotti pizzo-free sono più di novemila, e vengono, in gran parte, proprio dal centro della città.


A rispondere alle candidature dal basso, chissà mai se limpide, arriva la lotta alla criminalità organizzata dalla base. Fabio Messina sta già pensando ad un franchising di pizzo-free, sta già andando oltre. Elementi ulteriori nella lotta ad un sistema radicato e incancrenito. Non si può che augurare loro il successo. Ma, certo, i tempi saranno ancora molto lunghi.

3 commenti su “Pizzo free, la spesa diversa”

  1. Un’ottima iniziativa. Parte dal basso, perciò è ispirata da principi genuini e pare che abbia un ottima risposta locale, e per conservare i suoi valori dovrebbe rimanere un’azione locale, mentre per eliminare il problema dovrebbe diffondersi. La rete come sempre offre la soluzione per un ottimo coordinamento di piccole realtà.

  2. Da tre persone belle la riscossa del Sud e dell’ Italia

    Firenze, 21 febbraio 2008

    Rita Borsellino, Anna Finocchiaro e Walter Veltroni, tre nomi scelti dal destino per innescare un processo che l’Evoluzione sembra attendere, un processo che serve a creare le condizioni che condurranno l’Italia e l’Europa a ricoprire il ruolo di leader nel prossimo futuro. È solamente il sogno di un siciliano esule, mosso dall’amore per la propria terra? Non direi proprio, pur ammettendo l’esistenza di tale legame sentimentale; direi che la sensazione espressa sia piuttosto frutto della lunghissima pratica di studio dei fenomeni evolutivi, di una normale conoscenza della storia e della valutazione di alcuni precisi segnali colti dalla Scienza delle Informazioni.

    Alla base della predetta previsione abbiamo la necessaria presa d’atto di due dati di natura oggettiva :

    a. Già da oggi si sta affermando la precisa equazione “software = potere” ed è facilmente prevedibile che, con il tempo, essa diverrà sempre più stringente e decisiva nella definizione degli equilibri mondiali.
    b. Prevedendo la sostanza del dato a. , almeno una trentina di anni fa, fu condotta da alcune Università USA un’ ampia e approfondita ricerca statistica sulla inclinazione naturale alla produzione del software delle varie etnie. Ebbene, la ricerca dette luogo a una lunga classifica, che vide al primo posto gli Indiani e al secondo gli Italiani.

    Avendo trascorso praticamente una vita progettando software di ogni tipo, devo dire di non essere rimasto sorpreso dai risultati di quella ricerca. Sapevo bene che, oltre un certo limite di complessità, le conoscenze tecniche passano in secondo piano e divengono decisive certe innate doti di creatività, che nulla hanno a che vedere con la tecnica.
    Basandomi, poi, anche sulla mia conoscenza normale della storia dei popoli, giunsi a una precisa conclusione. Se la ricerca statistica in questione fosse stata condotta con una maggiore risoluzione rispetto alle diverse etnie, il popolo siciliano sarebbe risultato, di gran lunga, al primo posto della classifica.

    La Sicilia è una terra che sinora ha mostrato al mondo la parte certamente peggiore di sé, trascinando nel discredito l’intera Nazione italiana; tocca ora alla Sicilia, nel nuovo secolo, sostituire questa vergogna con un formidabile motivo di orgoglio; ne ha le capacità, ne avverte il dovere, tanto che, dal basso, sono già partiti i primi chiari segnali di riscossa.

    Tornando ai tre nomi citati all’inizio, essi appartengono a tre belle persone, che garantiscono, a mio avviso, tre caratteristiche funzionali parimenti necessarie al buon esito del processo; Rita Borsellino l’ onestà e lo spirito di sacrificio, Anna Finocchiaro l’ abilità politica, intesa nel senso più sano del termine, mentre Walter Veltroni è la persona più adatta a conferire al processo la dovuta valenza nazionale e a garantire l’indispensabile forte supporto dello Stato.

    Il processo in questione deve essere alimentato dalla partecipazione consapevole di tutti i cittadini (soprattutto di quelli siciliani), che sono quindi invitati a dare la massima diffusione (soprattutto in Sicilia) al presente breve scritto (anche su stampa).

    Questo messaggio è stato registrato, a seguito degli altri, nel sito
    http://www.dante2000.it/ (Versione italiana, voce “Agli Italiani”).

    Alberto Acquaro

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