Julian Assange in conferenza su L’Espresso

Foto Ap/LaPresse

Nella giornata di ieri, Julian Assange, il fondatore di Wikileaks, ora agli arresti domiciliari a Londra in una casa di un suo giornalista amico, ha risposto alle domande che i lettore dell’Espresso gli hanno posto. La Repubblica e l’Espresso, hanno stretto un accordo con Assange per distribuire i cablogrammi anche qui in Italia ed è proprio da questa unione che è nata questa nuova diretta chat con i lettori.

Assange ha risposto a poche ma chiarissime domande. Un lettore pone ad Assange una domanda relativa alla guerra in Libia e all’intervento della Francia, ecco cosa risponde Assange: “La situazione in Libia è un problema. Se l’intervento è davvero per scopi umanitari, allora dov’è l’intervento in Bahrein e Yemen? La popolazione dei paesi in cui si sta intervenendo non è stata consultata sul piano d’attacco. La guerra è un affare serio. Un’azione militare in una terra lontana deve essere giustificata con piani e un intento chiaro.

Processo breve rinviato, è bagarre fuori e dentro Montecitorio

 

E’ stata una convulsa e tesissima giornata politica oggi alla Camera, dove la maggioranza ha cercato, invertendo l’ ordine del giorno dei lavori, di accelerare l’ iter della legge sul processo breve, che si è conclusa con le forti contestazioni dei manifestanti fuori Montecitorio, ma anche con le “escandescenze” del ministro della Difesa, Ignazio La Russa, protagonista di un durissimo scontro verbale con il presidente della Camera, Gianfranco Fini.
L’ opposizione, dopo aver valutato le possibili forme di ostruzionismo, aveva chiesto a Fini di evitare il contingentamento dei tempi, e il presidente della Camera aveva accolto la richiesta raddoppiando i tempi di intervento.
Il capogruppo del PD Dario Franceschini aveva attaccato duramente il governo, affermando: ” Questa è l’ ultima delle vergogne, se non avete la forza morale di fermarvi, almeno provate vergogna per un’ altra pagina nera della Repubblica” e sostenendo che “Il processo breve ha come unico scopo di fermare il processo Mills del presidente del Consiglio, ma le conseguenze immediate saranno che migliaia di processi rischiano la prescrizione e saranno liberati anche imputati di rapina o violenza sessuale. ” Per il segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani, invece, “Questo è il governo della menzogna. Abbiamo capito a cosa serve il viaggio di Berlusconi a Lampedusa: serve a togliere i riflettori da qua, dove per salvare una sola persona si buttano a mare centinaia di processi”.
Parole simili sono state usate dal leader dell’ UDC Pierferdinando Casini, per il quale è “Il solito provvedimento che serve solo a placare le ossessioni giudiziarie del presidente del Consiglio”.

Minetti: “Farnesina? La carica di ministro degli Esteri mi piacerebbe”

Foto: Ap/LaPresse

In una recente intervista rilasciata a Repubblica.it, Nicole Minetti parla del suo ruolo politico e del suo ruolo nella vicenda Ruby. Tante le esternazioni del consigliere regionale in Piemonte. Riguardo al caso Ruby, la Minetti ha dichiarato: “Nessuna delle ragazze che compaiono nelle intercettazioni è stata presentata da me al presidente. Ci si ritrovava a cena, con Silvio si era creato un rapporto di amicizia. Era una specie di grande famiglia“.

Riguardo Silvio Berlusconi, Nicole Minetti afferma:  “Affascinante, molto generoso, uno che mantiene sempre le promesse”. E alla domanda che il giornalista gli pone, riguardo un possibile difetti che il premier possa avere, Nicole Minetti ribatte: “Troppo impegnato. E con troppe donne attorno che lo corteggiano”.

Delitto dell’Olgiata, dopo 20 anni arrestato il domestico

Foto: AP/LaPresse

Nuova svolta nel delitto dell’Olgiata. Dopo la richiesta di riapertura delle indagini da parte del marito della contessa Alberica Filo della Torre tre anni fa, ieri notte c’è stata una nuova svolta nelle indagini. L’omicidio ormai avvenuto 20 anni fa, più precisamente, il 10 Luglio del 1991, vede un nuovo indagato, il domestico Winston Manuel.

Manuel, sarebbe stato incastrato dal DNA ritrovato negli oggetti presenti nella camera dove si è svolto l’omicidio della contessa. L’arresto è stato richiesto in via cautelativa, onde evitare che lo stesso Manuel potesse scappare all’estero.

Caso Cucchi, il giudice: “Fu nascosto in ospedale”

Il gup del tribunale di Roma Rosalba Liso ha oggi depositato le motivazioni della condanna a due anni di reclusione con rito abbreviato per il funzionario del Prap (Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria) Claudio Marchiandi, nell’ ambito della morte, il 22 ottobre 2009, del geometra romano Stefano Cucchi, arrestato sei giorni prima per essere stato trovato in possesso di sostanze stupefacenti. Da tali motivazioni emerge come non solo il ragazzo fu picchiato in carcere, ma fu ricoverato nel reparto protetto dell’ ospedale Pertini proprio per evitare che la situazione “venisse portata a conoscenza dell’ autorità giudiziaria”. In tale reparto del Pertini, quindi, Cucchi non solo rimase “al riparo da sguardi indiscreti”, ma fu anche sottratto “intenzionalmente a tutte le cure di cui aveva bisogno”. Inoltre, scrive ancora il giudice, “Le condizioni fisiche di Stefano erano palpabili e visibili a ciascuno” ed “erano ben note nel contesto della polizia penitenziaria”. Marchiandi, quindi, abusò delle sue funzioni di pubblico ufficiale, violando il protocollo tra la Asl e l’ amministrazione penitenziaria, per imporre il ricovero del giovane al Pertini, dove si presentò di sabato pomeriggio fuori dal normale orario di lavoro. Stefano, invece, in quel reparto “non doveva assolutamente entrare poichè trattavasi di un paziente in una fase di acuzie”.

PDL e Lega uniti per la par condicio nei talk show

Foto: Ap/LaPresse

Talk Show ancora in pericolo. Come di consueto, in concomitanza con elezioni, referendum e quant’altro riguarda il mondo politico e le elezioni, i programmi della televisione pubblica, si trasformano in tribune politiche, dove esponenti delle diverse fazioni possono mostrare la loro idea in merito alle votazioni. Anche questa volta, però, non sono mancate le polemiche in merito alla par condicio, un argomento di cui sentiremo parlare abbondantemente nei prossimi giorni, non mancano però già le prime polemiche.

PDL e Lega stanno partendo all’affondo contro i programmi come Annozero con Michele Santoro e Ballarò con Giovanni Floris. In merito a quanto dichiarato da Lega e PDL, secondo le quali, i programmi come quelli citati poco sopra, sono a tutti gli effetti tribune elettorali e quindi andrebbero incontro alla legge sulla par condicio, lo stesso Floris ha dichiarato:

Lampedusa al completo, sbarcano altri 454 clandestini

Foto: AP/LaPresse

Sembrano non terminare mai gli sbarchi di clandestini a Lampedusa. Nella notte tra Lunedì e Martedì, si sono aggiunti altre barche piene di clandestini. La prima barca aveva 190 clandestini, poi sono arrivati altri 149 tunisini fino agli ultimi 115 profughi. Tutte le barche sono state soccorse dalle motovedette della guarda costiera e della guardia di finanza.

Sulle barche giunte nella notte, erano presenti molte donne, tra cui una in incinta subito trasportata al poliambulatorio. Lampedusa nelle ultime 24 ore, ha superato quota due mila immigrati, raggiungendo un limite di insostenibilità veramente elevato. Tante le proteste da parte degli abitanti dell’isola che si sono riuniti nella giornata di lunedì per protestare contro questi nuovi sbarchi.

Libia, vertice senza l’ Italia. Napolitano: “Bisognava agire”

Si è tenuto stasera, a partire dalle 19.15 circa, un incontro in videoconferenza  fra il presidente francese Nicolas Sarkozy, quello americano Barack Obama, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il premier britannico David Cameron, per decidere le sorti della Libia. Domani è previsto un vertice a Londra.
L’ Italia
, invece, non ha partecipato alla videoconferenza. Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha cercato di sminuire l’ importanza dell’ incontro di stasera, affermando che “Non si sta decidendo niente e l’ Italia non soffre affatto di sindrome da esclusione”. Frattini ha poi parlato del vertice di domani, dicendo: “Nostro dovere istituzionale è eliminare le distanze, trovare una soluzione condivisa non solo tra i quattro più grandi paesi europei, ma tra tutti” gli alleati. E ha aggiunto: “Qualunque strategia politica divisiva sarebbe destinata a fallire, ma le idee italiane, francesi e tedesche dovranno tutte confluire in un piano che, domani a Londra, potremo elaborare per dare una risposta”.
La posizione francese sembra rimanere la più intransigente, e oggi sembra affiancarsi ad essa quella inglese: in una nota congiunta, il presidente francese Nicolas Sarkozy e il premier britannico David Cameron hanno infatti ribadito che Gheddafi se ne deve andare “immediatamente”, e la transizione va affidata al Comitato Nazionale di Transizione.

Processo Mediatrade, terminata la prima udienza con Berlusconi in aula

Foto: Ap/LaPresse

Si è conclusa da poco la prima udienza del processo Mediatrade che ha visto in aula anche il premier Silvio Berlusconi. Durante l’arrivo del premier un gruppo di sostenitori del PDL ha sostenuto il proprio Premier con alcuni applausi. L’udienza durata circa due ore, dalle 9.56, orario di arrivo del premier alle 11.54.

L’aula dove si è svolta l’udienza del premier, è stata oscurata anche sui vetri, in modo da evitare ogni possibile fuga di immagini tramite le stesse. Un azionista mediaset, Marco Bava si è costituito parte civile contro Berlusconi. Bava è un azionista Mediaset, con un’azione sola dal valore di 8,50 euro. I legali di Silvio Berlusconi, si sono opposti a questa dichiarazione di Bava.

Foto suicidio mamma e figlia giù dal quarto piano

Foto: Ap/LaPresse

Accoltella la figlia e poi si getta con lei dal palazzo dove viveva con il marito e gli altri due figli. Possiamo racchiudere in queste poche parole la sciagure che ieri sera ha colpito una famiglia romana. La donna di 46 anni, prima di lanciarsi nel vuoto con in braccio la propria bambina di otto anni, morta sul colpo, l’avrebbe accoltellata con un coltello da cucina che gli stessi inquirenti hanno ritrovato in casa ancora sporco di sangue.

Al momento della tragedia, gli altri due figli, con il marito, si trovavano fuori casa, al loro rientro la tragica notizia. La donna è ora ricoverata all’ospedale Sant’Eugenio di Roma. Sulla vicenda stanno indagando gli uomini dell’unità mobile di Pomezia e quelli del Divino Amore.