Osama Bin Laden è morto!

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In Pakistan, vicino Islamabad, Osama Bin Laden leader del gruppo terroristico Al Qaeda è stato ucciso dalla forze speciali USA con un colpo di arma da fuoco alla testa. Bin Laden si trovava in un accampamento ad Abbotabad, vicino la Capitale pakistana. Secondo fonti americane colui che ha incarnato il Male negli ultimi dieci anni era nascosto in un condominio fortificato.

Il Presidente Barack Obama annuncia in televisione l’evento, dichiarando che “giustizia è stata fatta, è il risultato più importante nella nostra lotta ad Al Qaeda. Ma la nostra guerra non è contro l’islam“. Ecco le parole di Obama pronunciate alla Nazione in diretta tv:

Molti mesi fa sono stato informato che avevamo indizi circa la possibile posizione di Bin Laden. Ho incontrato molte volte i miei consulenti dei servizi segreti. Finalmente la settimana scorsa ho deciso che avevamo sufficienti informazioni per agire. Oggi per mio ordine gli Stati Uniti hanno lanciato un’operazione contro quel compound.

Una piccola unità di agenti americani ha agito con grande coraggio, facendo attenzione a evitare vittime civili. Dopo uno scontro a fuoco, hanno ucciso Osama Bin Laden e hanno in custodia il suo corpo”.

Massimo stato d’allerta in tutto il mondo, si teme la reazione delle cellule di Al Qaeda dormienti. Un comunicato del Dipartimento di Stato americano ha invitato i cittadini statunitensi di tutto il mondo a evitare manifestazioni o eventi con molto persone a causa dell’ “imprevedibilità ed insicurezza dell’attuale situazione”.

L’uccisione Osama Bin Laden è arrivata a 3519 giorni dagli attentati dell’11 settembre 2001 alle Torri Gemelle di New York.

Secondo il Ministro degli Esteri, Franco Frattini, Bin Laden era un “mito del male assoluto”, un simbolo la cui uccisione “indebolisce la coesione del terrorismo internazionale”. II capo della nostra diplomazia, intervenuto telefonicamente a Mattino 5, ha sottolineato che è venuto meno quello che “il terrorismo internazionale considerava un simbolo”.

Venerdì della collera in Siria, ancora vittime

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Sarebbe di trentacinque persone uccise, di cui due bambini, più numerose altre ferite, stando a quanto riportato da attivisti dei diritti umani, il bilancio della giornata di scontri oggi a Daraa, città del sud della Siria, dove le forze di sicurezza siriane hanno aperto il fuoco contro i manifestanti.
In migliaia si erano riversati in strada per il “venerdì della collera”, nonostante il governo avesse avvertito di non partecipare alle manifestazioni contro il regime di Bashar al Assad, proteste che durano ormai da settimane. I manifestanti sono scesi in piazza nella capitale Damasco, nella città di Banias, e nelle regioni curde dell’est; sarebbe stata, appunto, la città di Daraa a registrare il prezzo più alto, con 35 morti e 38 feriti. Secondo fonti di un’organizzazione umanitaria, in questa città, negli ultimi quattro giorni, ci sarebbero stati oltre cento morti, fra i quali anche donne e bambini. Un abitante di Daraa avrebbe raccontato: “Si sentono sempre spari in città, la gente viene uccisa dai cecchini appena esce di casa”.
Sempre a Daraa, sarebbero stati uccisi quattro soldati, come ha spiegato un portavoce dell’esercito, che ha dichiarato: “Un gruppo terroristico armato ha attaccato una postazione militare all’alba”, provocando “l’uccisione di quattro soldati e il rapimento di altri due”. Stando ad alcuni testimoni, però, i soldati “sono stati uccisi perchè volevano difendere la popolazione”.

Appello di Celentano per i referendum

Appello di Celentano per i referendum. Un referendum per non morire. Parola di Adriano Celentano. Il molleggiato – al quale, a onor del vero, piace scrivere lettere aperte ai giornali soprattutto nell’ultimo periodo – manda al Fatto Quotidiano questa lettera-appello.

Una lettera fatta di un linguaggio colorito – la sua prosa è così, lo sappiamo – dove, nell’incertezza di come deciderà la Cassazione in merito ai quesiti referendari in seguito agli ultimi colpi di scena della maggioranza di governo su nucleare e acqua, nella celebrazione di Di Pietro come unico vero salvatore della patria e nel definire Silvio Berlusconi “in stato confusionale” – Celentano invita tutti, ma proprio tutti, ad andare a votare, comunque vada, il 12 giugno, data delle consultazioni referendarie.

“Il 12 Giugno dobbiamo andare tutti a votare anche se, come è prevedibile, il governo tenterà l’impossibile per togliere dalle schede referendarie pure il LEGITTIMO IMPEDIMENTO. E, se lo dovesse togliere dobbiamo essere ancora più numerosi davanti ai seggi. E, se per caso le sedi elettorali fossero chiuse, il vostro voto lasciatelo pure per terra scritto su un piccolo foglietto già preparato a casa, in modo che l’indomani tutti i marciapiedi d’Italia siano invasi da quaranta milioni di bigliettini”.

Photo Credit|ilfattoquotidiano.it

Comunicato stampa scaramanzia Presidenza del Consiglio

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“In merito a quanto riportano erroneamente alcune agenzie di stampa, il Presidente Silvio Berlusconi si è ben guardato dall’esprimere un pronostico sullo scudetto al Milan anche per evidenti ragioni scaramantiche.”

Carabinieri aggrediti al Tuscolano

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Di violenze contro i Carabinieri, ma contro le forze dell’ordine in generale, ne abbiamo lette tante nei quotidiani in questi giorni. Quella che andiamo ad aggiungere oggi, è l’ennesimo caso di delinquenza gratuita ai danni di persone che si trovano a svolgere il loro lavoro nel migliore dei modi possibili.

Due carabinieri nei pressi di un bar a Roma nel quartiere Tuscolano sono stati aggrediti da due romani di 42 e 47 anni. I due fratelli, dopo la richiesta dei militari di presentare i documento, hanno aggredito i carabinieri della stazione di Roma IV Miglio Appio, i quali hanno riportato rispettivamente 7 e 10 giorni di prognosi.

Beatificazione Wojtyla, manca ancora un miracolo

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Per rendere effettiva la beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, mancherebbe ancora il secondo miracolo, ma sono già tante le segnalazione, ha riferirlo è Angelo Scola, il patriarca di Venezia, intervistato da Maurizio Belpietro durante la trasmissione “Mattino Cinque” su Canale 5.

Riguardo l’iter che si terrà successivamente all’evento di Domenica, Scola ha dichiarato: “si potrà cominciare a pregare per Giovanni Paolo II. Ci sarà un culto della sua santità ogni anno. Occorrerà il riconoscimento di un secondo miracolo ma già ci sono molte segnalazioni”.

Caso Ciancimino, indagherà il Csm

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Sarà adesso un’indagine del Consiglio superiore della Magistratura, assieme al Procuratore Generale della Cassazione, ad occuparsi della vicenda di Massimo Ciancimino, il figlio dell’ex sindaco mafioso di Palermo, Vito Ciancimino, le cui rivelazioni sui rapporti fra la mafia e la politica avevano citato in causa diversi esponenti politici di spicco, attuali e del passato. Ciancimino, già condannato per riciclaggio, era stato fermato una settimana fa, a Parma, con l’accusa di calunnia aggravata, su disposizione del procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia e dei sostituiti Nino Di Matteo e Paolo Guido. Egli, stando a quanto ricostruito dalla polizia scientifica, avrebbe falsificato un documento, poi consegnato ai magistrati, in cui si menzionava l’ex capo della polizia Gianni De Gennaro.
La decisione del Csm giunge dopo il vertice tenutosi per smorzare le polemiche tra i pm titolari dei vari filoni di inchiesta in cui è coinvolto Ciancimino. Il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso ha spiegato che ” non ci sono motivi per sollevare contrasto di competenza tra la procura di Caltanissetta e quella di Palermo”, precisando inoltre che ” i prossimi atti che riguardano le indagini su Ciancimino verranno compiuti congiuntamente da Caltanissetta e Palermo”.

Lega contro Berlusconi riguardo la guerra in Libia

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Tensione altissima nel governo per quanto riguarda la decisione presa dal premier Silvio Berlusconi, riguardo l’entrata in azione dell’Italia nella guerra in Libia. Questa volta, Berlusconi si trova a dover difendere nuovamente Giulio Tremonti, attuale ministro all’economia. “Ho fiducia in Tremonti che, con me, sta lavorando per ritrovare con la Lega i termini di un comune impegno politico. Smentisco il Giornale, d’altronde proprio oggi, alla Camera abbiamo approvato il documento economico finanziario che reca la sua firma con la mia” dice Berlusconi.

Il premier si riferisce al titolo del quotidiano il Giornale il quale titola “Tremonti aizza la Lega!”. Nel pomeriggio di oggi, è previsto un incontro tra Giorgio Napolitano e Silvio Berlusconi, l’incontro sicuramente verterà sull’entrata in azione dell’Italia sulla Libia.

Foto attentato a Marrakesh

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Una forte esplosione ha svegliato Marrakesh questa mattina, l’esplosione proveniva dal caffè Argana situato a poca distanza dalla famosa pizza Jama’a al-Fna di Marrakesh in Marocco. ”E’ conseguenza di un attentato terroristico” nell’esplosione sono rimaste ferite 20 persone e ne sono morte circa 18. ‘Ci sono diversi europei tra le vittime” ha detto l’inviato di ‘al-Arabiya’ che ha riferito di aver visto “agenti della polizia marocchina sul luogo della deflagrazione con in mano passaporti europei”.

Attualmente non è stata ancora specificata l’identità delle persone straniere ma se ne contano circa 12. Dalle prime notizie, non risultano esserci italiani rimasti coinvolti nell’esplosione, è quanto rende noto la Farnesina. La polizia marocchina ha arrestato il presunto attentatore, “l’uomo si trovava nel caffè prima dell’esplosione con una grossa valigia e ha chiesto un’aranciata a un cameriere, prima di allontanarsi”.

Biotestamento, la Camera accelera. Berlusconi:”I giudici non travalichino il Parlamento”

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La Camera ha accolto la richiesta dell’Udc di invertire l’ordine del giorno per esaminare il disegno di legge sul “fine vita”, e lo stesso premier Berlusconi ha scritto una lettera per invitare i deputati del PDL alla “partecipazione”, ” all’impegno” e alla “responsabilità” su questa materia. Per il premier, il “fine vita” è una “questione sensibile” sulla quale “non si dovrebbe legiferare“,e,aggiunge, “anch’io la penserei così se non ci fossero tribunali che, adducendo presunti vuoti normativi, pretendono in realtà di scavalcare il parlamento e di usurparne le funzioni”.
Il PD non ha condiviso la proposta di inversione dell’ordine del giorno, approvata, comunque, dalla Camera, che ha invece bocciato le proposte di costituzionalità presentate dall’opposizione, con 307 voti contrari contro 225 favorevoli e 7 astenuti. Il dibattito è stato sospeso poco dopo l’inizio, su richiesta del presidente della Commissione Bilancio Giancarlo Giorgetti, per far esaminare alla commissione gli emendamenti al provvedimento.
Il presidente Gianfranco Fini ha quindi fermato le votazioni, aggiornandole a domattina, ma dopo l’esame del Def (Documento di economia e finanza), che va approvato entro il 30 maggio.

Kabul: sparano su soldati NATO

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Intorno alle 8.30 della mattinata, un soldato Afghano ha aperto il fuoco contro i militari della Nato all’aeroporto di Kabul. Una fonte interna ha comunicato che l’assalitore sarebbe un colonnello in pensione che è riuscito ad introdursi nella base della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (l’Isaf). Sarebbe 4 i feriti, due solati afghano e due stranieri.

Il ministero della Difesa afghano ha precisato che l’attacco è avvenuto intorno alle 11 (8:30 italiane) e che lo scontro a fuoco è durato pochi minuti.

Libia: Bossi si scaglia contro Berlusconi

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“L’ulteriore impegno dell’Italia in Libia costituisce il naturale sviluppo della scelta compiuta dall’Italia a marzo, secondo la linea fissata nel Consiglio supremo di difesa da me presieduto e quindi confortata da ampio consenso in Parlamento” è la dichiarazione di Napolitano di ieri, riguardo la notizia che l’Italia entrerà in guerra contro la Libia partecipando con dei bombardamenti aerei, decisione presa da Silvio Berlusconi, dopo un colloquio telefonico con Barack Obama nella serata del 25 Aprile.

La Lega è il partito che si sta opponendo in maniera dura contro questa decisione. “Porteremo il nostro no in Consiglio dei ministri” ha annunciato il ministro Calderoli. Calderoli aggiunge anche, che “non è dicendo sempre di sì che si acquisisce peso internazionale. Siamo diventati una colonia francese”.