La mamma di Giulia Minola, “chi sbaglia deve pagare”

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Ad un anno dalla morte della giovane Giulia Minola, la ragazza bresciana di 21 anni, morta alla “Love Parade” di Duisburg dello scorso anno, questa volta a parlare è la madre che chiede giustizia per sua figlia, una giustizia che fino ad ora ancora non si è vista da nessuna parte.

Giulia amava molto la musica e per questo partecipava volentieri ai concerti. Non poteva immaginare che in Germania, ad un evento così conosciuto anche a livello internazionale, sarebbe potuta accadere una tragedia del genere. La manifestazione è stata programmata e gestita in maniera approssimativa e superficiale. Chi ha causato tutto questo deve assumersi le responsabilità.

Dominique Strauss-Kahn si è dimesso

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Si è dimesso il direttore del Fondo Monetario internazionale, Dominique Strauss-Kahn, travolto in questi ultimi giorni da uno scandalo che poteva solo che vedere questo epilogo. Per chi non lo sapesse, Strauss-Kahn è accusato di stupro nei confronti di una cameriera di un albergo di New York. Dimissioni che già a gran voce stavano richiedendo le ministre che fanno parte dell’FMI.

La notizia proviene direttamente dal sito del FMI, in una lettera aperta Strauss-Kahn, dichiara che “con infinita tristezza” è costretto a dimettersi. “Nego ogni accusa, proverò la mia innocenza” aggiunge. Strauss-Kahn dichiara che vuole “proteggere in questo momento un’istituzione che ho servito con onore e devozione”. Particolare attenzione Strauss-Kahn nei confronti della moglie e dei figli.

Bagnasco a Lampedusa: “Un esempio per tutti”

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Il presidente della CEI, Card. Angelo Bagnasco, si è recato oggi nell’isola di Lampedusa, ma non ha potuto visitare il centro di accoglienza degli immigrati, per la protesta di alcuni di loro, in prevalenza tunisini, destinati quasi sicuramente ad essere rimpatriati. Si sono verificati anche alcuni episodi di autolesionismo: alcuni immigrati si sono infatti feriti con forbici e lamette, e sono stati portati al Poliambulatorio di Lampedusa. Le loro condizioni non sarebbero gravi, anche se uno di loro avrebbe rischiato di tagliarsi la vena femorale. Gli sbarchi, ultimamente, sarebbero diminuiti, ma la situazione nel CIE rimarrebbe tesa, specie per chi sa che dovrà essere rimpatriato.
Il cardinal Bagnasco è apparso dispiaciuto dell’episodio, anche se non ha rilasciato commenti. L’isola, comunque, ha accolto gioiosamente il presidente della Cei, con un gruppo di bambini che lo attendavano già in aereoporto. Bagnasco, nel suo discorso, ha ammonito: “L’Italia e l’Europa non dimentichino Lampedusa”, aggiungendo: “La dobbiamo rincuorare ma anche ringraziare”.
Durante la Messa, il tema dell’immigrazione è stato chiaramente dominante, e il presidente della Cei ha rimarcato come questa emergenza rappresenti “un appuntamento al quale la storia chiama l’Europa”, che dovrebbe “percorrere la strada dell’unità, che è più profonda della via dell’unificazione: quella tocca le giuste procedure, questa plasma l’anima dei popoli”. Quindi, l’Europa, per il cardinale, dovrebbe dare “risposte più ampie” ad un’emergenza “di proporzioni inedite e tempi imprevedibili”.

Sabrina Misseri resta in carcere

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Sabrina Misseri, la cugina di Sarah scazzi, deve rimanere in carcere. Questa è stata la risposta del giudice al ricorso fatto dagli avvocati della ragazza, successivamente alla richiesta di scarcerazione perché non colpevole. Entro massimo un mese, verranno depositate le motivazioni per il quale il giudice non ha accettato il ricordo fatto dagli avvocati al tribunale di Taranto.

I legali di Sabrina Misseri lo dichiarano come un successo. La decisione presa dalla cassazione di non accettare la scarcerazione della ragazza, è un successo “un successo anche se non apre le porte del carcere” così commentano gli avvocati di Sabrina, ed aggiungono “riapre il processo nei confronti di Sabrina che ormai, per tutti, si era già concluso con la sua colpevolezza”.

Arriva l’ultimatum di Bossi a Berlusconi: “Se perdiamo, è crisi”

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Arriva l’ultimatum che tutti si aspettavano visti i risultati ottenuti dal PDL e dalla Lega nelle elezioni amministrative di Milano. Durante il summit che si è tenuto ieri in via Bellerio, il Senatur è stato chiaro “Se la  Moratti perde anche il ballottaggio, per noi è difficile rimanere lì” – ed aggiunge – “La situazione non è facile. Noi ci impegneremo fino al 30 maggio, ma la vedo complicata”.

Vicina la possibile crisi che in molti avevano sentito nell’aria già da Lunedì pomeriggio, quando si paventava la possibile perdita del PDL a Milano, poi confermata alla fine degli scrutini in tarda notte. La sconfitta del PDL a Milano, porterebbe alla fine di un ciclo che ha unito i due principali partiti del centro destra, una situazione che metterebbe fine anche ad un cuore industriale che ha tenuto in piedi il paese fino ad adesso.

Berlusconi ammette le sue colpe: “sarò più defilato”

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Dopo i risultati ottenuti a Milano, Berlusconi ed il suo partito hanno pienamente capito che una campagna elettorale impostata come quella che hanno fatto loro nei giorni precedenti alle elezioni, fatta di attacchi, accuse e manifestazioni contro i rappresentati dell’opposizione. Nella giornata di ieri, Berlusconi ha incontrato i maggiori vertici dei partiti che lo fiancheggiano in questa corsa alla vittoria, almeno si crede, a Milano.

Berlusconi è pienamente consapevole che dovrà superare un grande scoglio a Milano per far vincere la Moratti. Quei sette punti percentuali che hanno fatto la differenza, sono un ostacolo difficile da superare per chi ha incentrato la propria campagna su accuse che puntavano a rendere gli avversari “illegali”. Berlusconi: “dobbiamo provarci con tutte le nostre forze, rimanendo uniti. Noi siamo persone che sanno compiere missioni impossibili. Non ci dormo la notte al pensiero che quelli del Leoncavallo bivacchino a Palazzo Marino”.

Allarme del Censis: “I giovani sono in via d’estinzione”

Il direttore del Censis, Giuseppe Roma, entrando all’audizione presso la Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera che sta esaminando la questione dell’accesso al mercato del lavoro, ha illustrato la situazione per nulla rosea dei giovani italiani. Ha dichiarato infatti Roma: “I giovani sono in via d’estinzione. Negli ultimi 10 anni, dal 2000 al 2010 abbiamo perso più di 2 milioni di cittadini di età compresa tra i 15 e i 34 anni”. Per questo, ha aggiunto, “sono una merce rara”, e i dati riguardanti l’Italia sono i peggiori, assieme a quelli della Germania. Nello stesso periodo, però, sono aumentati di 1 milione e 896 mila gli italiani ultrasessantacinquenni.
Per il direttore del Censis, inoltre, i giovani italiani sono poco istruiti rispetto agli altri Paesi europei: i laureati sono solo il 20,7, contro la media europea del 33%, il 40,7 %del Regno Unito e il 42,9% della Francia. L’ingresso nel mondo del lavoro, inoltre, avviene più tardi rispetto agli altri Paesi europei, anche per la durata dei percorsi di studio e formativi: “L’Italia ha un sistema formativo ritardato rispetto agli altri Paesi dell’Unione Europea” ha detto Roma.
A ciò si somma il fatto che avere una laurea non necessariamente facilita il conseguimento di un buon posto di lavoro: “In Italia la laurea non paga. I nostri laureati lavorano meno di chi ha un diploma, meno dei laureati degli altri Paesi europei, e con il passare del tempo questa situazione è pure peggiorata” ha spiegato il sociologo.

Dominique Strauss-Kahn, trovati graffi sul corpo

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“Alcuni graffi sono stati rilevati sul torace di Dominique Strauss-Kahn”, è quanto si legge nel rapporto dei diplomatici francesi trasmesso a Parigi. Dominique Strauss-Kahn è accusato di violenza sessuale nei confronti di una cameriera di un albergo di New York, la quale avrebbe riconosciuto nell’uomo l’aggressore che l’ha stuprata in una camera dell’albergo.

Il direttore del Fondo monetario estero, si è sottoposto ad alcuni controlli sul proprio corpo. Questi controlli hanno portato alla scoperta di alcuni graffi sul corpo dell’uomo. Lo stesso Dominique, nei giorni scorsi aveva richiesto la possibilità di pagare 2 milioni di dollari come cauzione per il suo rilascio, cauzione che è stata rifiutata dal giudice che lo detiene ancora in carcere.

Elezioni amministrative, ballottaggio a Milano

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Milano è sicuramente la città che ha lasciato il segno in queste amministrative 2011. Nessuna si aspettava un risultato simile, il PDL con Berlusconi in prima fila aveva provato una campagna elettorale forte, attacchi, accuse e presenza sempre maggiore a Milano. La Moratti, sindaco uscente a Milano, si è ritrovata a dover affrontare un ballottaggio tra 15 giorni contro Pisapia. La Lega non si è mostrata molto entusiasta di questo risultato ottenuto.

In molti hanno dichiarato che l’errore è stato commesso da Berlusconi, ma sicuramente analizzando i giorni scorsi, le dichiarazioni fatte dal sindaco Moratti, in occasione del faccia a faccia andato in onda su Sky Tg 24, gli sono tornate indietro come un boomerang, riportando danni devastanti in un centro destra sicuro della propria vittoria. La seconda principale sorpresa è stata il Movimento 5 Stelle e anche l’UDC.

Milano ballottaggio, Torino a Fassino e Bologna a Merola

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Milano choc per Berlusconi”; “Sorpresa a Milano, Pisapia in testa”; “Milano la sconfitta di Berlusconi”; “Milano punisce Pdl e Lega”. Questi sono i principali titoli dei quotidiani usciti questa mattina. Sicuramente la notizia che maggiormente ha stupito tutti gli elettori e non solo è stato il voto di Milano. A Milano, roccaforte del centrodestra fin dal 1993, uno scatenato Pisapia ha ottenuto un ottimo 48,0% dei consensi totali degli elettori, contro il sindaco Moratti, che invece arriva solo al 41,6%.

Ma è un centrodestra in crisi quello visto ieri? Sicuramente nessuno poteva immaginare un risultato simile per queste amministrative, alcune delle principali città del centrodestra sono cadute sotto i colpi di una campagna elettorale del centrosinistra. Fassino ottiene un ottimo 56,7% arrivando cosi a vincere di gran lunga sul candidato del centrodestra Coppola, che ottiene solamente un 27,3%.

Amministrative, a Milano Pisapia in vantaggio. Al centrosinistra anche Torino e Bologna

Cominciano ad arrivare i primi dati di questa tornata di elezioni amministrative, che, se confermati, suonerebbero come un forte campanello d’allarme per il centrodestra. Il risultato più emblematico è quello di Milano, città ormai da molti anni amministrata dal centrodestra, del quale era considerata un pò la roccaforte, dove invece si andrà al ballottaggio con il candidato del centrosinistra, Giuliano Pisapia, in vantaggio, con il 48% dei voti, sul candidato del centrodestra, il sindaco uscente Letizia Moratti, ferma sotto il 42%. Ma l’esito delle elezioni è favorevole al centosinistra anche nelle altre città chiave: a Torino, Piero Fassino, del Partito Democratico, sembra volare oltre il 55% dei consensi, mentre a Bologna il candidato del centrosinistra Virginio Merola verrebbe eletto al primo turno, seppure per un soffio di voti sopra la soglia del 50%. Più complicata la situazione a Napoli, dove il centrosinistra presentava due candidati, Mario Morcone, sostenuto da Pd e Sel, e Luigi De Magistris, sostenuto dall’Idv e dalla Federazione della Sinistra: sarà proprio quest’ultimo, con circa il 26 % di consensi, ad andare al ballottaggio con il candidato del centrodestra, Giovanni Lettieri, fermo a circa il 40%.