
Che la mafia non voti. Per il Pd

Se siete dei cine-amatori e avete prodotto delle pellicole di denuncia su questo o quell’argomento, vi sconsiglio altamente di buttarvi nella politica. Sappiate che verrete solamente criticati per aver esposto quanto molti pensano, ma che in realtà nessuno ha il coraggio di dire.
Così dopo la vicenda “Persepolis” in Libano, ecco a voi l’ennesimo caso di film criticato. Lavorando nel campo cinematografico (non pensate che sia un regista o un attore, sono il semplice macchinista che proietta i film sul telo che voi tutti poi in sala vedete), mi sono sempre fatto l’idea che un film, per quanto sia brutto tecnicamente, avrà sempre un significato di fondo. Questo significato per quanto nascosto possa essere, comunque sarà presente. E come tale va rispettato.
Ed ecco quindi come in Libano un film che va fuori dai canoni islamici, Persepolis appunto, viene bandito completamente dalle sale. Se dal Libano passiamo all’Olanda ecco che il punto di vista cambia radicalmente. In questo caso non si parla di un film diffuso nelle sale, quanto su internet (che potremmo definire, con tutto il rispetto, una grande meretrice alla quale tutti possono attingere). E il regista, Geert Wilders, è un politico di estrema destra appunto olandese.
Quando parliamo di competitività e di futuro del sistema paese bisogna assolutamente trovare la strada per alcune fondamentali scelte condivise
E’ il richiamo che il Capo dello Stato Giorgio Napolitano ha fatto oggi. Con malizia, uno ci potrebbe vedere il messaggio di un altro fantastico manifesto ritoccato: sotto Veltroni, sorridente, la frase
Non cambierete Governo…. Faremo l’inciucio
e pur si muove
La prima volta di Silviuccio non fa molto scalpore. Fa parte della gestione politica.
In un periodo in cui le vicissitudini tipiche delle ultime campagne elettorali si ripresentano, ecco che politicalive vi presenta gli ultimi tre candidati alle elezioni politiche del prossimo aprile.
Molti altri potrebbero venire analizzati, si consideri che il documento presentato con tutte le liste elettorali presentate a queste elezioni è di 60 pagine circa.
Ogi parleremo di uno dei più chiacchierati candidati “minori”, Giuliano Ferrara e la sua lista sull’aborto
Le candidature all’Oscar sono ormai passate da un pezzo, con le statuette ormai consegnate e pronte a fare da ferma porta nelle case dei vincitori. Ma non è di un vincitore degli Oscar che mi trovo, mio malgrado, a parlare quanto invece di uno dei candidati. Il film in questione è addirittura una pellicola di animazione, ma che nonostante il suo genere, ha fatto parlare molto anche nel mondo occidentale per la sua visione del mondo islamico; la pellicola in questione è Persepolis.
Persepolis, film di produzione franco-americana (ma con regista iraniana), narra la storia di Marjane, una bambina di 8 anni, che vive la propria esistenza a Teheran. Il periodo storico che vive Marjane è uno dei più tormentati. Ci troviamo infatti in quel periodo di trepidazione dovuto alla Rivoluzione in Iran che porterà alla caduta dello Scià e l’instaurazione dei “pasdaran” con il controllo di comportamenti e costumi. Costretta a causa della guerra che vive il suo paese a fuggire a Vienna, Marjane vive la sua seconda rivoluzione, questa volta intima, con i suoi amori adolescenziali, ma allo stesso tempo vive la solitudine e l’esilio dal suo paese natio.
La regista, Marjane Satrapi, è una illustratrice e fumettista iraniana che ha passato la sua infanzia a Teheran, come la protagonista del film, che vuole essere appunto lei (da qui il nome Marjane). Il film è stato elogiato dalle critiche di tutto il mondo, perchè in grado di dare una visione molto realistica di un preciso periodo storico.
Libertà, libertà
Gridavano i monaci tibetani, manifestando davanti ai giornalisti stranieri portati dal ministero degli Esteri cinese in visita a Lhasa. Gli stessi che poi ne hanno riferito, in parte, le gesta.
Il messaggio iniziale era stato chiaro, specie dopo l’attentato terroristico che ha sporcato di sangue la campagna elettorale spagnola. Per tutti i candidati premier non era possibile, in alcun modo sostenere l’idea di dover permettere ai paesi baschi l’indipendenza. All’interno del governo spagnolo, esiste un partito che sostiene fortemente le ideologie di indipendenza basca, il partito nazionalista basco appunto.
Il partito nazionalista basco, a distanza di 15 giorni dalle elezioni che hanno visto vittorioso il premier uscente Zapatero, vede improvvisamente la sua importanza cambiare, fino a divenire quasi indispensabile al premier vincente.
I risultati parlano chiaro. Zapatero ha vinto le elezioni ma non riesce a raggiungere la maggioranza assoluta al governo e ha quindi bisogno il sostegno dei piccoli partiti regionali e soprattutto della Izquierda Unita.
Buongiorno a tutti. In questa luminosa giornata di sole (almeno qui a Milano è così, da voi come è?) ecco a voi una nuova puntata alla scoperta dei candidati 2008
Molti ne sono passati fino ad ora, tra famosi e meno famosi, tra favoriti e sfavoriti, Tra i vincenti e i possibili, anche se potremmo definirli molto perdenti, perdenti.
Ma basta con le chiacchiere, è tempo della scheda. Oggi vi presenteremo Bruno De Vita.
Qui è accaduto qualcosa che non dimenticheremo mai, come non dimenticheremo mai coloro che hanno sacrificato la loro vita. Il martirio delle Fosse Ardeatine è il fatto più rappresentativo di una vicenda terribile di persecuzione e di ricorso al crimine più efferato da parte dei nazisti occupanti e di chi li aiutava in questa tristissima impresa
L’intervento riguarda i pensionati di oltre 65 anni e determina, a partire dal 1 luglio 2008, un incremento medio di quasi 400 euro l’anno per le pensioni fino a 25 mila euro l’anno (fino a circa 2 mila euro al mese) e un incremento fra i 250 e i 100 euro l’anno per le pensioni di importo compreso tra 25 mila e 55 mila euro l’anno
Yes, we can. Si può fare, si può fare. Attraverso, dice Veltroni, un’azione sulla leva fiscale.