Piano casa, il no delle Regioni. Home sweet home

Piano casa? No grazie. Salta per venerdì la presentazione del decreto al Consiglio dei Ministri del famosissimo piano. Il Governo era deciso, avviato, praticamente certo. Meno decise, come si sa, le Regioni e i Comuni. La Conferenza degli enti locali ha fino a martedì prossimo per trovare un accordo sui contenuti del progetto.

Un’altra chicca, dopo la notizia data dal Ministro Fitto, (un tavolo tecnico per trovare una soluzione condivisa) è la spiegazione di Silvio Berlusconi di questa che è stata la sua più grande idea dei tempi recenti (e che chissà da quali altre azioni politiche sta distogliendo, in fondo, l’italico posto). Il suo piano di rinascita nazionale in salsa edile non varrà per i palazzi dei centri cittadini e i condomini.

Ma guarda un po’.

Berlusconi e l’antidoto alla crisi. “Lavorate di più”

C’è la crisi? Lavorate, lavorate, lavorate. Parola del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Nell’ondata di ottimismo che da ormai una vita tenta di attivare, in Italia e nel mondo, Silvio consiglia la sua ricetta infallibile e imperdibile. Siete pronti?

Voglia di reagire, di impegnarsi e magari lavorare anche di più, reagendo a questa influenza americana, a questo virus che viene dall’America

Lo dice mentre inaugura la linea alta velocità sulla tratta Bologna-Firenze. E aggiunge la sua personalissima versione della crisi. E cioè: viene da lontano e non dipende, fondamentalmente, da noi.

Expo 2015. Quando la politica immobilizza un’Esposizione Universale

Era il 31 marzo 2008. Milano si aggiudicò gloriosamente l’Expo 2015. E giù tutti a fare festa.Un evento storico, che si terrà dal 1 maggio al 31 ottobre di quell’anno ancora lontano. Dalla festa dell’anno scorso, però, si passa alle beghe di un anno dopo. Perché si è trattato di un anno difficile, per Milano.

Il punto, però, come segnala un articolo odierno di Repubblica, è che tra risse più o meno esplicite e nomine saltate, per l’Expo, ad oggi – dopo, cioè, ben 12 mesi – nulla si è fatto.

Il problema è che non si organizza un’Esposizione Universale così, come una qualsiasi fiera.

La vignetta di Le Monde – Parte II: il Papa in Africa

Non ho potuto fare a meno – nuovamente – pubblicare questa nuova vignetta, odierna, di Le Monde.

Plantu, il disegnatore satirico del grande giornale francese, non si smentisce e continua sul filone “Il Papa in Africa“. E oggi vediamo un Benedetto XVI con espressione smarrita ma con tra le mani le “Tavole dei diritti dell’uomo“. Di fronte a lui, esponenti di rilievo della platea locale non si mostrano esattamente convinti.

Mah. Preferisco quando parla di aborto o di preservativi…

Fini spegne la fiamma di An e dice qualcosa di sinistra

An non esiste più. Gianfranco Fini l’ha salutata oggi, tra reazioni decisamente contrastanti. L’hanno applaudito, certo. Ma solo, ed esclusivamente quando approccia temi di destra. Ignazio La Russa a un certo punto arriva addirittura a fomentare il pubblico per farlo smuovere, come accade negli studi televisivi. Certo, c’è emozione. Certo, c’è affetto. Certo, non c’è Almirante.

Il discorso non ha infuocato. Ha lasciato probabilmente perplessi. Così lo raccontano. Non che ci si sia stupiti della fusione nel Pdl. La faccenda è metabolizzata, più o meno. C’è chi ricorda che sono 15 anni che si fanno “battaglie in comune“.

Solo che poi Gianfranco Fini (colui che, per gli ambieneti parlamentari, potrebbe essere ottimo segretario del Partito Democatico) si è messo a dire qualcosa di sinistra.

Europa 7, Report non dimentica

Storia della televisione italiana. Era il 2005 quando la TV di stato svedese divulgò questo (invero simpatico) spot che sottolinea la professionalità e l’imparzialità dell’emittente grazie a Silvio Berlusconi come testimonial di eccezione – non voluto, certo. Le note di mandolino di O sole Mio completano la già efficace opera. Ricordo che inserii con gusto il video nella presentazione della mia tesi sulla libertà di stampa, che parlava – tra l’altro – del ranking invidiabile del nostro paese in quegli anni in classifiche internazionali come quelle redatte da Freedom House e RSF.

Storia della televisione italiana. Era il 1999. Il dibattito durava da ben 15 anni (ma si sa, l’italiano è pigro) e aveva visto nascere non una, ma due leggi di regolamentazione delle frequenze televisive. Si giunge ad una svolta (teorica): una gara per le concessioni. Report, stasera, ci ricorda che non vinsero, in quel caso, solo i soliti noti – emittenti nazionali già operanti. Con loro, la sconosciuta e coraggiosa rete locale, Europa7.

21 marzo, Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime della mafia

Oggi si celebra la XIV edizione della “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”. L’incontro è organizzato dalle associazioni Libera e Avviso pubblico. L’appuntamento è a Napoli, e la partecipazione prevista ruota intorno all’ordine delle 100mila persone da tutta Italia. Da Ercolano, da Torino, dalla Toscana, dalla Sicilia.

Da sempre una battaglia di giustizia che vede in prima linea il presidente e fondatore don Luigi Ciotti, ma anche tanti protagonisti del mondo della magistratura, delle istituzioni, dell’associazionismo.

I cento passi, per il primo giorno di primavera.

Ilaria Alpi, 15 anni dopo

Il 20 marzo del 1994 Ilaria Alpi e Miran Hrovatin venivano assassinati a Mogadiscio. Ilaria Alpi era nata a Roma, nel 1961. Lavorava al TG3, Miran era un operatore di un service della Rai. La storia è nota – ne abbiamo parlato già un anno fa. 15 anni senza verità, scrivono oggi.

Nel video la storia di questa strana vicenda. Una storia che non ha ancora individuato i reali mandanti. Sappiamo chi c’era. Sappiamo chi, più o meno, ha fatto parte del commando. Ma non conosciamo il resto. Neppure la Commissione istituita dalla Camera, presieduta da Carlo Taormina, ha spiegato agli italiani e alla famiglia degli assassinati perché sono morti.

Obama, messaggio all’Iran

Obama, messaggio all’Iran. Ecco il testo integrale del discorso mandato in video da Obama, in cui si rivolge – è un momento storico – direttamente al popolo e ai leader iraniani.

Votatelo a piè di pagina, dopo il salto.

La vignetta di Le Monde

Non ho potuto fare a meno – non ho resistito proprio – anche io come MicroMega di pubblicare questa vignetta di Le Monde.

Plantu, il disegnatore satirico del grande giornale francese, compie un’opera di rara simpatia e verità.

Cosa dice la vignetta?

Dopo la moltiplicazione dei pani e dei pesci, la moltiplicazione dei preservativi.

Benedetto XVI: “Sciocchezze”.

Monsignor Williamson: “… in più , l’Aids non è mai esistito“.

Immaginate simil vignetta su italici giornali… Immaginatela però. E basta.

Lettera a Franceschini. Ovvero: PD, i laici ci rinunciano

Se dei demplici elettori Democratici scrivono al Segretario. Semplici “un par di ciufoli”, perché sono nomi noti di questi tempi che corrono. Medici e scienziati, rigorosamente e spiccatamente laici, hanno scritto a Dario Franceschini.

Gente internazionale e nomi anche famosi, come quello – per citarne solo uno, di Paolo Fresu.

Chiaiano, aperta indagine a Bruxelles sulla discarica

Un’indagine sulla realizzazione della discarica di Chiaiano: la commissione per le petizioni della Comunità Europea ha deciso di chiedere a Bruxelles di indagare. A riportarlo è PandoraTV. Ricordate Chiaiano?

La petizione ha ottenuto dunque un primo risultato per i suoi sostenitori. La scelta di localizzare una discarica a Chiaiano, zona ad altissima densità di popolazione, viene bocciata dai cittadini che aderiscono alla protesta sia per ragioni economiche che per motivazioni di impatto ambientale. Si dicono certi del fatto che la giustizia, prima o poi, farà il suo corso.  Noi continueremo a lottare PER IL BENE COMUNE, convinti che non è più tempo di essere leggeri sullo sperpero di denaro pubblico, sulla salute dei cittadini e del pianeta.

Aids: Francia, preoccupazione per parole del Papa

Di Papa, Aids e preservativi. E ora anche Francia. Grandissima preoccupazione. Ahi ahi. Grandissima preoccupazione è ciò che ha esternato oggi il ministero degli Esteri francese. In merito a cosa? Proprio alle affermazioni di ieri del Pontefice. Parole, quelle di Benedetto XVI, che non possono non avere conseguenze sulla lotta contro l’Aids sull’uso dei condom.

Preservativi. Possono salvare la vita, ma per il Papa non vanno assolutamente utilizzati. Piuttosto – anzi, come unica modalità di sopravvivenza – l’astinenza. Ma la Francia ha coraggio, e invece di inchinarsi alla Chiesa – sarà che non ce l’hanno nei confini del Paese… – e parla.