Gheddafi, tenda e amazzoni per il Colonnello

gheddafi1

Gheddafi sta per approdare a Roma con la sua tenda. Sarà nella Capitale il 10 giugno prossimo, e tornerà in Italia a luglio tra polemiche e dibattiti. Ma non tutti sanno che il leader libico viene vegliato tutto il giorno, tutti i giorni non da semplici e banali guardie del corpo. A curare la sua sicurezza, 40 pretoriane. Sono addestratissime, pronte a tutto e molto belle. Verranno sistemate in una caserma situata nel centro della città: sul viale Omar el Mockhtar. Il mondo vide per la prima volta queste donne in azione e protezione di Gheddafi nel lontano 1981 in Siria.

Le amazzoni del Colonnello Muammar Gheddafi, attuale presidente dell’Unione africana, sono agenti donne, addette alla sua protezione personale. Alcuni interpretano questa speciale guardia del corpo come un’eredità della Guerra fredda: erano i tempi in cui la Germania Est inviava in Libia i suoi uomini.

Manifesti elettorali: lo scempio bipartisan

Roberto Carlino

L’assuefazione del popolo italiano al malcostume dei propri politici diventa evidente durante le campagne elettorali. Fra i molti atti che contribuiscono a disegnare un quadro di generale indifferenza e di complessiva maleducazione, c’è n’è uno in particolare che si ripete immutato in occasione di ogni chiamata alle urne. Parliamo dello scempio dei manifesti elettorali, i posteroni zeppi di facce che ti sorridono da ogni dove, malamente incollate a muri e arredi urbani che dovrebbero essere salvaguardati da categorici divieti d’affissione. Ormai ci abbiamo fatto l’abitudine, non li notiamo nemmeno più. Ma che risultano essere un esempio di come l’arroganza dei nostri governanti – cioè di quelli che dovrebbero rappresentarci – abbia raggiunto livelli insopportabili.

Per legge i manifesti elettorali bisognerebbe attaccarli negli appositi spazi previsti da ogni comune durante il periodo di campagna elettorale.  Già in un articolo del Corriere della sera dell’11 aprile 2008 un boss dell’organizzazione di attacchinaggio elettorale a Roma aveva spiegato come funziona tale pratica: gli attacchini sono squadre che lavorano al nero, durante la notte. Quando arrivano le multe, nessuno le paga perchè subito dopo le elezioni scattano condoni e sanatorie [Come nella finanziaria del ’96, in cui tutti i politici si sono sanati i loro miliardi di multe con un milione a persona o a partito o in quella del 2005, che aveva previsto il pagamento di una-tantum di 100 euro all’anno e per Provincia per tutte le violazioni commesse in precedenza. O in quella del 2007 che ha aggiunto l’obbligo di pagare le spese di disaffissione a carico degli autori delle violazioni, ma che sono state pagate in minima parte].

Da destra a sinistra non c’è uno schieramento o una regione d’Italia che si salvi da questa pratica indecente: l’unica vera par condicio che viene rispettata è quella che vede tutti impegnati nella violazione delle leggi per strappare un centimetro di più all’avversario. In barba alle leggi, alle concessioni comunali, ai divieti d’affissione, al decoro stradale, alla più elementare decenza e al buon senso che invece ogni “normale” cittadino invece è tenuto regolarmente a rispettare.

I manifesti della “casta” non risparmiano nessuno: staccionate dei cantieri, scuole, negozi, cabine telefoniche, secchi della spazzatura, abitazioni, affissioni regolari. Noi di PoliticaLive, accantonato il consiglio di Virgilio (“non ragioniam di lor ma guarda e passa”) vi proponiamo una galleria degli orrori delle peggiori affissioni abusive cui ci troviamo a dover assistere ancora una volta in occasione di questa tornata elettorale. Cominciando da Roma, la “capitale” di queste indecenze.

Per rendere la cosa almeno più goliardica – se non fosse che si sarebbe da piangere – stileremo una classifica dei manifesti piazzati con maggiore inciviltà in queste elezioni europee: vincerà il centro-destra? trionferà il centro-sinistra? o si affermerà qualche outsider? Ai poster(i) l’ardua sentenza.

[ Vi invitiamo caldamente ad inviarci le vostre testimonianze fotografiche dalla vostrà città, inviandoci un link alla vostra immagine tramite la pagina “Segnala” oppure lasciandolo in un commento (potete caricare la foto su hosting gratuiti come imageshack.us ). In alternativa mandare la vostra immagine all’indirizzo mail: [email protected] ]

Gheddafi, tenda a Villa Pamphili tra le polemiche

gheddafi

Gheddafi a Roma il 10 giugno. Il leader libico pianterà la sua tenda da beduino nella Capitale, nel parco di villa Doria Pamphili al Gianicolo. Qui rimarrà per due giorni, e qui riceverà i suoi ospiti, come fa a Tripoli e coma già ha fatto in molti altri paesi – salvo il pernottare nello splendido palazzo Pamphili. La seicentesca villa, infatti, ha una zona riservata come sede di rappresentanza del governo italiano. E proprio a Tripoli, mesi fa, il leader libico aveva ricevuto nella famosa tenda beduina giornalisti e studiosi italiani. In quell’occasione li aveva ringraziati per il loro operato nell’ambito del processo di riavvicinamento tra Libia e Italia.

Gheddafi viene a Roma con tenda a carico su invito ufficiale del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Già, perchè l’anno scorso il governo ha ufficialmente presentato le sue scuse al popolo libico per l’occupazione coloniale. Un viaggio che ha dello storico, e che il leader ripeterà tra un mese, quando sarà di nuovo in Italia a luglio per partecipare al G8 in qualità di presidente di turno dell’Unione africana. Tra polemiche: da Storace, alle comunità ebraiche, ai Verdi.

Voli di Stato, I don’t fly commercial

voli di stato

E’ scoppiata la polemica per i voli di Stato. Come funzionano gli aerei blu? A regolarli c’è una direttiva del presidente del Consiglio, emanata il 25 luglio del 2008. Il documento abolisce tre precedenti direttive, emanate da Romano Prodi tra settembre 2007 e gennaio 2008. Direttive “prodiane”, che restringevano la gestione libera dei passeggeri sui voli di Stato.

Nella nuova direttiva, il trasporto aereo è ad appannaggio delle più alte cariche: il presidente della Repubblica, i presidenti di Camera e Senato, il presidente del Consiglio, il presidente della Corte Costituzionale e gli ex presidenti della Repubblica.

Santanchè: la Lario ha un compagno

santaberlusca

Nuove rivelazioni, quasi scontate. A farle – e sono arrivate anche tardi, ce le si aspettava molto prima – è Daniela Santanchè.

Il presidente non ha sfasciato nessuna famiglia, ma è Veronica Lario che da molto tempo ha un compagno

La Santanchè parla in un’intervista rilasciata a Libero. Svela, a suo dire, all’Italia, che la Lario sarebbe la causa della rottura. Lei e la sua relazione. Il Corriere aggiunge allo scoop il nome di questa relazione: Alberto Orlandi, 47 anni, capo del servizio di sicurezza di Villa Macherio.

Berlusconi e i tag su Facebook

berlusconi

Su Facebook (pieno, tra l’altro, di account fasulli di Noemi Letiza) è nato un nuovo gruppo. Si chiama: Silvio Berlusconi, dai: carica ‘ste foto su facebook, e taggati! Destinato a chi? A tutti quelli che vorrebbero vedere le foto di Berlusconi su facebook e riconoscere lui in mezzo alle ragazze in topless grazie ai suoi tag…per tutti quelli che vorrebbero vedere le foto dei suoi festini a Villa Certosa…per tutti quelli che magari ci sono stati almeno una volta e vorrebbero taggarsi

L’appello è anche in inglese, francese e spagnolo: Silvio Berlusconi, please: upload pictures and tag yourself!!

If you think that it would be very cool if Silvio Berlusconi shared on facebook theù pictures of his sexy parties with young showgirls at Villa Certosa, (possibly tagging himself!!) and if you would like to be in that party, at least once, to tag yourself in… well, you should definitely join this group!!!

Silvio Berlusconi, charge tes photos en Facebook et marque-toi!
Silvio Berlusconi, por favor: baja tus fotos y ponele el tag!!!
Come dire: quando non sia ha nulla da fare…

Report, il male comune

milenagabanelli1

Appuntamento oggi a Report, il programma condotto da Milena Gabanelli su RaiTre la domenica sera. La puntata di oggi parla si intitola ”IL MALE COMUNE” di Michele Buono e Piero Riccardi.

Ecco la Sinossi:
La popolazione mondiale delle citta’ ha superato di gran lunga quella delle campagne. Qualsiasi strategia economica, sociale, ambientale, energetica deve necessariamente passare dalla città. Cemento e asfalto continuano a divorare territorio, a volte legalmente a volte aggirando le leggi, altre volte ancora, le leggi si cambiano per sanare. Non ci sarebbe nulla di male se si mantenesse un equilibrio. Così però non è, almeno a giudicare da quello che è avvenuto negli ultimi anni. Da Nord a Sud la situazione è sempre la stessa: la città, anche se la popolazione non cresce o cresce di poco, si sviluppa mangiando terreni agricoli, che se producono agricoltura o sono semplicemente paesaggio valgono poco. Se invece si decide di costruirci sopra, valgono di più. E così all’improvviso la vita costa di più: case, affitti, cibo.

Current, prima tv per Citizen Berlusconi

(ANSA) – ROMA, 30 MAG – Per la prima volta in Italia, il 15 giugno alle 21.20, arriva su Current (canale 130 di Sky), il film Citizen Berlusconi. Si tratta dell’inchiesta giornalistica sul premier diretta e realizzata nel 2004 da Andrea Cairola e Suna Grey. Documenta l’ascesa del Cavaliere, dall’avventura imprenditoriale fino ai vertici del governo: una sorta di biografia non autorizzata, programmata da diverse emittenti Usa ed europee, ma che finora nessuna tv italiana ha mai mandato in onda.

Il Financial Times e Berlusconi

ft

Il Financial Times torna ad occuparsi dell’Italia e del suo premier, Silvio Berlusconi. Un commento, un editoriale del giornale.

Non c’è pericolo fascismo in Italia, no. Così esordisce il FT. E Berlusconi non è, evidentemente, Mussolini. Il primo ha le veline (“starlet”), il secondo aveva le camicie nere.

Casini a Matrix

matrix-alessio-vinci

Matrix si dedica al servizio pubblico, (in barba alla Rai?). Ospite di… Come si chiama? Vedo che su Google è assai cercata la combinazione di parole chiave “conduttore + Matrix”. [Da Mentana reloaded: Mentana reintegrato a Matrix. Finalmente il comitato elettorale è al completo. (Decisione dovuta anche al fatto che nessuno degli ospiti si ricordava mai come cazzo si chiamasse l’altro conduttore)]. Ah sì, ospite di Alessio Vinci stasera è il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini.

Parliamo di Europa? Sarebbe ora. Speriamo che l’Europa serva. Per contrastare l’immigrazione clandestina, per l’energia. Dobbiamo difendere l’identità cristiana del nostro continente. Fa più notizia un nome importante che un nome che non conosce nessuno. Casini lo ammette, mentre candida all’Europa Magdi Cristiano Allam e Emanuele Filiberto.

Rai e par condicio

Da –IL VELINO SERA–Agenzia di Stampa Quotidiana Nazionale

Europee: se la Rai stende il red carpet alla propaganda

Roma, 26 MAG (Velino) – Gli italiani vanno alle urne il 6 e 7 giugno per eleggere i 72 eurodeputati che per cinque anni faranno la spola tra Strasburgo e Bruxelles. E per la Rai – a partire da mercoledi’ 27 maggio – sara’ tempo di “Interviste” e “Conferenze stampa”. Due format – a cura della Rai Parlamento diretta da Giuliana Del Bufalo – che daranno spazio a ben 15 liste nazionali individuate dalla commissione di Vigilanza. E due format parecchio noiosi, vincolati all’inverosimile da San Macuto e dalla “par condicio”, e che – causa lo share rasoterra – saranno un vero e proprio incubo per i palinsesti.

Ballarò, le europee e la crisi

ballaro-crisi1

Da Manchester a Barcellona, il programma di Giovanni Floris chiede stasera agli altri paesi europei cosa pensano della nostra politica e della situazione italiana. Si parlerà di elezioni europee e di economia. La crisi è passata? sì no forse. Ballarò: il nome del programma viene da un famoso mercato di Palermo. E non mancherà stasera quanto accaduto ieri: il governatore Raffaele Lombardo, infatti, ha congedato la giunta.

Ospiti di Giovanni Floris sarann il segretario del Pd Dario Franceschini, , il ministro dei beni culturali Sandro Bondi, la radicale Emma Bonino, il leader del Mpa e presidente della regione Sicilia Raffaele Lombardo (appunto) e il direttore di Repubblica, Ezio Mauro.

E Maurizio Crozza. Che canta: “Non ho l’età, non ho l’età, per amarti… Per stare sola con te…”

Berlusconi, Videolina e la CNN

CNN intervista Silvio Berlusconi. Questa la versione della CNN. Nei tg di ieri, il Tg1 e il Tg3, si fa di più. Guardandoli, anche di striscio, il dubbio, la stranezza, diciamo, è sorta. C’è un logo che normalmente non è presente in tv accanto ai faccioni degli intervistati, se non in campagna elettorale e nei messaggi mirati, in periodo pre-elezioni. Il logo del partito, che appare, poi scompare, poi, riappare, poi riscompare.

Silvio Berlusconi è stato intervistato dall’emittente sarda Videolina, e come vedete dalla CNN. E ieri sera Tg1 e Tg3 riportano, e appare il logo elettorale del Pdl, con la scritta Berlusconi presidente.

Sleeping

brunetta

In the jungle, the mighty jungle
The lion sleeps tonight
In the jungle, the mighty jungle
The lion sleeps tonight

Da Facebook