Metalmeccanici: Avanti tutta!

Ogni giorno che guardo l’Italia mi sembra sempre più strana. E in un certo senso mi stupisce vederla così. E devo ammettere che sto seguendo con attenzione la situazione dei metalmeccanici e se c’è una cosa che spero è che, prima o poi, ottengano qualcosa.

La mia idea di Italia è quella di un paese dove tutti, siano questi operai, dirigenti, muratori o chichessia non debba avere difficoltà a vivere la propria vita. Diamine siamo un paese sviluppato non un piccolo staterello del terzo mondo. E sapere che ai giorni d’oggi esistono persone che non possono permettersi niente di “extra” perchè il salario basta fino alla terza settimana, vuole dire che qualcosa non sta funzionando.

A pensarci bene è strano. Alla fine gli operai specializzati prendono uno stipendio che va tra gli 800 e i 1200 euro (che per i buon vecchi amanti della lira vuole dire circa tra 1.600.000 e 2.400.000). Se proviamo a chiedere a uno qualsiasi degli operai, che oggi lavorano in condizioni “disperate”, se mai si sarebbe aspettato di prendere 2.000.000 al mese di stipendio credo che risponderebbe in maniera negativa.


Lo stipendio di per se non è poco, anzi. Il problema è che tutto ciò che sta intorno è divenuto un salasso. Basti pensare che per un caffè spendiamo 0,80 euro (1.600 lire per i romantici). Ma come è possibile che la situazione sia divenuta tale, cosa è accaduto.

Andare a prenderne i responsabili sarebbe come sparare sulla folla (vero signori parlamentari), ma in un certo senso questi metalmeccanici che lottano per avere un potere di acquisto maggiore, ai miei occhi sembrano un po tutto il popolo italiano.

Non sono loro gli unici ad avere problemi ad arrivare a fine mese. Molte altre categorie detengono lo stesso problema. Ma un risultato positivo per loro sarebbe una ventata di aria fresca per tutti i cittadini. Pensiero, a mio parere, condiviso anche dagli industriali di Federmeccanica che potrebbero raggiungere un accordo sui 125 euro mensili in più.

La situazione, seppur arenatasi, sembra quindi dirittura di arrivo grazie ad un apertura di Federmeccanica. La protesta però continua, come è giusto che sia, fino alla fine delle trattative. Manifestazioni in tutta Italia che, il ministro Damiano, ha commentato con un sintetico:

Fanno Bene

Qualcuno può spiegare al ministro che le tute blu non ce l’hanno con le industrie che li pagano poco, ma con lo Stato e le istituzioni che non hanno difeso il loro potere di acquisto?

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