Confindustria, Marcegaglia attacca il governo: “Agisca o ne tragga le conseguenze”

Il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, intervendo alla festa dell’Udc, ha espresso la sua preoccupazione per la situazione economica in cui si trova l’Italia, e ha lanciato anche una forte stoccata al governo:

“Abbiamo un problema di credibilità. O il governo, molto velocemente, dimostra che è in grado di fare una grande operazione, in termini di quantità ma anche di equità, superando i veti, oppure penso che dovrebbe trarne le conseguenze perchè non possiamo restare in questa incertezza”

ha affermato.
La leader degli industriali ha inoltre parlato delle dimissioni di Juergen Stark dalla Bce, che sarebbero avvenute in dissenso con l’intenzione della Banca Centrale di acquistare titoli di Stato italiani e spagnoli per sostenere questi due paesi, fra i più indebitati della zona-euro: “Siamo considerati meno credibili della Spagna” ha osservato la Marcegaglia.
Critiche anche alla manovra finanziara appena approvata dal Senato, che sarebbe depressiva, senza interventi strutturali, e che, dice, “per il 60% è composta di nuove tasse“, e farebbe quindi salire la pressione fiscale al 44,5%. La Marcegaglia chiede inoltre che si intervenga sui costi della politica, ma “senza demagogia“, e che si punti alla crescita, abbassando le tasse ai lavoratori e alle imprese, aumentandole invece su iva, patrimoni e rendite.

Anche per Corrado Passera, consigliere delegato di Intesa-Sanpaolo, è necessario un piano per la crescita, e ha avvertito: “Se sapranno farlo, bene, sennò bisogna cambiare“. Di tali argomenti ha parlato anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che, intervendo a Palermo alla Società italiana di Storia Patria, ha affermato: “Sono all’ordine del giorno i temi della crescita che si pongono in modo stringente per non dire drammatico“.
Alla dura presa di posizione contro il governo della leader di Confindustria ha replicato, per ora, solo il ministro dell’Interno Roberto Maroni, che ha ricordato come il governo abbia già approvato la manovra al Senato e si appresti a vararla anche alla Camera, e come dalla stessa Marcegaglia, qualche settimana fa, fossevenuto un giudizio positivo sulla manovra. Inoltre, Maroni ha avvertito: “Se Emma Marcegaglia intende toccare le pensioni di anzianità, che ultimamente è diventata l’ossessione di Confindustria, diciamo che non siamo d’accordo“.
Anche il comitato direttivo dell’Anm, intanto, ha proclamato lo stato di agitazione della categoria contro la manovra, ritenuta “iniqua” perchè penalizzerebbe maggiormente i dipendenti pubblici.

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