Crisi, Tremonti: “Cambiare la manovra”. Camusso: “Pronti allo sciopero generale”

Si è tenuto nel pomeriggio, a Palazzo Chigi, l’atteso vertice tra il governo e le parti sociali su come affrontare la pesante crisi economica, che ha visto anche oggi la Borsa di Milano perdere oltre sei punti percentuali.
Era presente il premier Silvio Berlusconi, assieme al sottosegretario Gianni Letta, al ministro dell’Economia Giulio Tremonti e a buona parte degli altri ministri, tra i quali il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi e il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani. Presente anche la leader di Confindustria Emma Marcegaglia e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Camusso, Bonanni e Angeletti.
Il premier Berlusconi, aprendo la riunione, avrebbe detto: “Confermo tutti gli impegni presi. Faremo tutto presto e bene e in maniera inequivoca” e annunciato la convocazione di un Consiglio dei ministri il 18 agosto per varare un decreto legge con le misure anticrisi chieste anche dalla Bce. Il ministro dell’Economia Tremonti ha invece confermato di voler anticipare il pareggio di bilancio al 2013, e affermato che “occorre ristrutturare la manovraapprovata a luglio, portando il rapporto deficit/pil al 3,8% quest’anno e all’1,5-1,7% l’anno prossimo.
Il sottosegretario Letta ha invece affermato: “Servono scelte rapide e coerenti e il governo sta valutando tutte le possibilità e tutte le ipotesi. In questi giorni tutto è cambiato, tutto è precipitato“, e annunciato “tavoli tematici” sul mercato del lavoro, sulle infrastutture e su privatizzazioni e servizi pubblici.

L’incontro, però, ha deluso le parti sociali, sia sindacati che imprese. La leader della Cgil, Susanna Camusso, ha parlato di un vertice “non all’altezza dei problemi che abbiamo e della trasparenza che sarebbe necessaria“, e chiesto che gli interventi non pesino sulle pensioni, sui redditi da lavoro dipendente e su sanità e assistenza. La Camusso ha inoltre annunciato la possibilità di uno sciopero generale, se la manovra dovesse essere confermata. Il leader della Cisl Bonanni, però, si dice contrario all’ipotesi dello sciopero.
Per il segretario della Uil Luigi Angeletti, invece, il governo può dare “un  segno chiaro sui tagli dei costi alla politica”.
Anche la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia non sembra soddisfatta dal vertice: “Il governo non ci ha anticipato nel dettaglio i contenuti del decreto che il governo varerà entro il 18 agosto” ha affermato.
Dal Pd, il segretario Pierluigi Bersani ha dichiarato: “Pretenderemo dal Governo di avere parole chiare e precise sulle sue intenzioni. Se non saranno sufficienti, faremo le nostre proposte alternative”. Nella sede del Partito Democratico si è svolta oggi una riunione per decidere la strategia del partito in vista dell’informativa in Parlamento del ministro Tremonti prevista per domani. Dall’Idv, Felice Belisario ha invece commentato il vertice odierno affermando: “Il governo si dimostra totalmente incapace di gestire l’emergenza”.

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