La lettera di Lady Mastella

sandra lonardo

Bufera. L’Arpac, l’agenzia dell’ambiente campano nella tempesta: un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari 63 indagati, 18 divieti di dimora e 6 misure interdittive. L’operazione condotta dalla Guardia di finanza di Napoli e dai carabinieri di Caserta coinvolge molti personaggi di spicco, tra cui dirigenti della pubblica amministrazione, politici, professionisti e imprenditori campani. Ecco la lettera che Sandra Lonardo, moglie di Clemente Mastella, ha scritto ai cittadini.

Carissimi abitanti di Benevento e provincia e della Campania tutta: questa mattina alle ore 7, mentre pensavo a che cosa potevo fare per contribuire a far approvare, nella concordia, la legge regionale sul ‘Piano casa’, un provvedimento atteso da tantissimi cittadini campani, è arrivata una citofonata… “siamo i carabinieri, aprite!‘”.

“Sono tornata con la mente a quel 16 gennaio. Cosa vorranno ancora da me? Mi sono fatta forza, ma non ce l’ho fatta. Sono quasi svenuta.. Mi è crollato il mondo addosso. Mi chiedono di dimorare fuori dalla Campania. Ancora non riesco a crederci. Non sono nemmeno riuscita a capire di cosa mi accusano. Mi hanno consegnato pagine e pagine… Stavolta con mio marito sarei a capo di una cupola affaristica… Senza spiegarci quali affari avremmo fatto…“.

Carissimi e carissime, cosa dirvi? Non trovo neanche più le parole. Il mio cuore si è frantumato; nella mia mente solo frammenti di ricordi. Tra questi il grande affetto che ricevo giornalmente da tantissimi di voi. Prima di lasciare la mia cara Benevento e Ceppaloni e la Campania, sento il bisogno di dirvi che sono una persona perbene, vi ho sempre onorato, mai in nessun momento ho fatto un atto che possa aver offeso un solo cittadino della mia adorata Campania. Ho cercato sempre e con tutte le mie forze di difendere la mia piccola città, la provincia e l’ultimo abitante dell’ultimo paesino delle nostre aree interne“.

Non posso che affidarmi a chi mi conosce, a chi sa davvero chi sono. So che si sta abbattendo su di me, sulla mia famiglia, un altro cilcone mediatico. So che sarà difficile difendersi e far prevalere la verità. Ai Consiglieri Regionali tutti un saluto affettuoso. Chiedo scusa se oggi non mi viene permesso di fare il mio lavoro. Loro sanno che ho fatto sempre il mio dovere con abnegazione, rispetto e senso forte delle istituzioni, senza risparmiarmi mai“.

Credetemi! Io sono una persona perbene. Combatterò come una leonessa ancora una volta, sicura di avere ancora il vostro affetto, ma soprattutto la vostra stima. Questo e solo questo mi darà la forza di non soccombere a tanta ingiustizia, a tanta ingiustificata cattiveria. In coscienza, davanti a Dio e a voi tutti ho speso la mia vita per la mia comunità. Amo tutti voi, e sono certa che anche voi ricambiate questi profondi sentimenti.

A presto“.

Fonte|NapoliToday

2 commenti su “La lettera di Lady Mastella”

  1. La rabbia che esplode , quando tu sei sicuro di essere innocente. Passerà poi verra fuori l’esame delle conoscenze freguentate, incominci a non crederci e la paura di essere sempre sorvegliati , quasi non si parla in casa . Signora Mastella , essere innocenti e dirlo alla gente non fà altro che confortare chi la ritiene colpevole.
    Pensi alla sua difesa , pensi alla sua vita , pensi alla sua famiglia che oggi è guardata in modo pittosto grottescho, l’innocenza è come la vendetta ” è sempre preceduta dal tempo” pertanto anche dopo l’innocenza ci sarà la distruzione della carica pubblica e la divisione di innocentisti e colpevolisti, si chiama tiro al piccione.
    Oggi l’unica arma che puo rendere la famiglia Mastella ONOREVOLE è il silenzio in attesa della difesa.
    Oggi vorremmo che la riforma della giustizia fosse già stata realizzata per togliere tempo al tempo che logora la luncaggine processuale.
    Tutti penseranno o diranno che il presidente del consiglio Berlusconi Silvio è in grado di aiutare la grottescha storia che colpisce la famiglia Mastella e Company, tutti si chiedono ” é vero questo calderone , ma solo in parte” Lascerei perdere altri e tutti e penserei di combattere per la propia innocenza , ma non come una leonessa , ma bensì come un Magistrato.
    Le auguro di sorridere , perche solo così facendo trova il tempo per pensare.

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