Irlanda, i preservativi costano meno


Preservativi


Sarà che sono irlandesi. Popolo simpatico e goliardico, cui evidentemente piace la vita. E cui la vita piace in tutti i sensi. Quindi si fa di tutto per preservare la vita. Vita, concetto chiaro? Cos’è che di questi tempi Ambra Angiolini sostiene essere fondamentale qui in Italia per salvarsi la vita? Lo stesso oggettino che quel popolo superiore, quello irlandese, ha testè detassato.


Insomma, l’Irlanda ama la vita e che fa? Preservativi meno cari. La decisione è singolare: il Governo dell’Isola di smeraldo ha preso la decisione di diminuire l’aliquota Iva dell’8% sugli oggettini in questione. Dall’attuale 21% si passerà, quindi, a un più contenuto 13,5%.


In Italia la faccenda ha, naturalmente, colpito, e la notizia è stata riportata ieri da Fisconelmondo, periodico telematico dell’Agenzia delle Entrate. La testata ha dedicato un simpatico articoletto all’iniziativa.

L’interessante decisione è stata annunciata dal Ministro delle Finanze Brian Cowen. Un provvedimento evidentemente non semplice, che arriva a coronamento di lungo confronto che ha visto l’Esecutivo confrontarsi con l’Agenzia di Stato, la Crisis Pregnancy Agency. Un’agenzia che ha il compito di limitare il fenomeno delle gravidanze indesiderate.


Un trend che in Irlanda è diffuso e preoccupante, poichè necessita di provvedimenti effiucaci e concreti. Un fenomeno che porta con sè degli effetti destabilizzanti da un punto di vista sociale, sociologico e personale. Il provvedimento del taglio dell’Iva sui profillattici fa notizia, certo, anche se Fisconelmondo fa notare che la diminuzione non avrà un così eclatante impatto sui prezzi di listino. Però insomma. Sono anche cattolici convinti.


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