Comune di Catania chiuso per bancarotta, o quasi


Una storia tutta italiana, quella di Catania e della sua amministrazione comunale degli ultimi anni, targata Forza Italia. Il sindaco della città fino a pochi mesi fa era Umberto Scapagnini, medico personale del premier Silvio Berlusconi (!). Una storia italiana dicevamo, e per raccontarla abbiamo selezionato una serie di lanci di agenzia dell’ultimo anno che fotografano impietosamente quello che sta succedendo nella “Milano del sud”, cuore commerciale della Sicilia di Raffaele Lombardo, non a caso ex presidente della Provincia proprio a Catania.


I debiti della città siciliana sfiorano il miliardo di euro. I fornitori dell’amministrazione aspettano pagamenti per centinaia di milioni. Risultato? Strade buie, spazzatura ammucchiata agli angoli di molte strade, mute di cani che si aggirano per le vie centrali della città. E poi vigili senza benzina, scuole “sfrattate” per il ritardo nel pagamento dell’affitto dei locali. Da settembre saranno a rischio persino gli stipendi dei dipendenti comunali. In tutto questo, il neosindaco, Raffaele Stancanelli (AN), ha fatto di recente costruire due stabilimenti balneari sulla spiaggia di piazza Europa, per complessivi 300.000 euro: sequestrati perchè abusivi.


Ma torniamo ai lanci di agenzia. La denuncia risale a meno di un anno fa, periodo in cui l’allora deputato del Pdci Orazio Licandro cominciava la sua battaglia al fine di dare la necessaria visibilità ad uno degli esempi più crudi di cattiva amministrazione della cosa pubblica. A poche settimane dalle ultime elezioni politiche la decisione dei reggenti di Comune e Provincia di “lasciare”: per loro rispettivamente un posto a Montecitorio e la presidenza della Regione Sicilia.


CATANIA, 22 DIC 2007 – “Al Comune di Catania siamo dinanzi a un disastro di proporzioni immani che pagheranno interamente i cittadini”. Lo afferma il deputato dei Comunisti italiani, Orazio Licandro, commentando la “nuova sentenza della Corte dei Conti, pubblicata il 12 dicembre scorso, che conferma l’illegittimità dell’operazione Catania risorse avviata dalla giunta Scapagnini per tentare di risanare il deficit comunale”. Il capogruppo del Pdci in commissione antimafia chiede “l’intervento di tutte le istituzioni: da parte della Prefettura di Catania – spiega – che deve subito monitorare la situazione e informare il governo nazionale, da parte dell’assessorato regionale agli Enti locali che non può consentire ulteriori coperture dinanzi a così tante e gravi violazioni di legge, ed eventualmente anche da parte della magistratura ordinaria perchè si ponga fine a questo scempio”. Licandro giudica “singolare che la sentenza non sia stata resa nota” e annuncia un’interrogazione ai ministri del Tesoro e dell’Interno per chiedere un loro intervento.


ROMA, 4 FEB 2008 – “Di fronte alla situazione drammatica e alla incapacità di trovare un serio criterio di risanamento del comune di Catania, oggi abbiamo ribadito la richiesta di dimissioni al sindaco Scapagnini e alla sua giunta, al Ragioniere generale Bruno e al direttore generale e presidente di Catania Risorse Giacalone. Inoltre abbiamo annunciato un esposto alla procura generale presso la corte dei conti di Palermo”. Orazio Licandro, capogruppo del Pdci in commissione Antimafia, annuncia che in settimana “io e Salvo Cannata, il segretario provinciale del Pdci ci recheremo in procura. Abbiamo inoltre annunciato un’azione in assessorato regionale che ha poteri di intervento e controllo e che dinanzi allo sfascio resta inerte e in silenzio”. Secondo Licandro “il piano di rientro del deficit del comune di Catania proposto dal sindaco Scapagnini è vuoto. Al suo interno non c’è nulla e abbiamo la certezza che non vi sia nulla”. Licandro spiega che “i tre grossi interventi proposti da Scapagnini sono strumenti inutilizzabili perché inesistenti nell’ordinamento giuridico italiano quando non in aperto contrasto. Il primo riguarda la cessione pro soluto dei debiti che nell’ordinamento italiano esiste solo sui crediti. Il secondo è relativo alla trasformazione della famigerata Catania Risorse Srl in Catania Futura Spa con l’ingresso di capitali privati, un’operazione impossibile perché Catania Risorse opera già in una situazione di illegittimità sancita dalla Corte dei conti. La terza opzione è poi grottesca, perché vorrebbe accorpare le scuole senza rispettare alcun vincolo e ad anno scolastico in corso”


CATANIA, 10 FEB 2008 – ”Quello che sta accadendo al Comune di Catania mi ricorda gli ultimi giorni di Pompei, quando tutti scappano cercando di portar via qualche cianfrusaglia ma l’esito sara’ implacabile per tutti. Ormai e’ finita: Scapagnini al piu’ tardi martedi’ si dimettera’ e abbandonera’ la citta’ nel pieno disastro finanziario e caos amministrativo”. Lo afferma il parlamentare dei Comunisti Italiani, Orazio Licandro, che Oliviero Diliberto ha candidato a sindaco di Catania.


CATANIA, 20 LUG 2008 – Quaranta persone, tra ex amministratori e funzionari del Comune di Catania, sono indagate dalla Procura della Repubblica etnea nell’ambito dell’inchiesta sul ‘buco’ di bilancio da diverse decine di milioni di euro dell’Ente. L’inchiesta e’ coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Gennaro che ha ‘secretato’ gli atti e gli interrogatori gia’ svolti. Tra gli indagati ci sono l’ex sindaco e attuale parlamentare Pdl Umberto Scapagnini, diversi assessori al Bilancio che si sono succeduti nella giunta guidata dal medico personale di Silvio Berlusconi e funzionari e dirigenti del Comune di Catania. I reati ipotizzati nell’inchiesta, che ancora non si e’ conclusa, sono abuso d’ufficio e falso.


Pochi giorni prima, il 14 luglio, Orazio Licandro apre la propria cassetta della posta e trova un foglio bianco; poche parole battute a macchina chiariscono efficacemente il concetto: “Non rompere più la minchia!”

3 commenti su “Comune di Catania chiuso per bancarotta, o quasi”

  1. Enti locali corrotti in sicilia, illegalita’ diffusa, personale in eccesso dalla facile carriera, progressioni di carriera orizzontali e verticali illeciti, inquadramenti illeciti per la clientela. Straordinari, missioni e progetti finti.
    E’ uno schifo. I sindacati sono i primi ad essere corrotti.Appalti truccati.
    Denaro continuamente sprecato.Corruzione dilagante per varie complicita’, a tutti i livelli. Soprattutto guardare i vertici. Una classe dirigente meschina.
    Al soldo di tutte le bandiere. Magnare, Magnare sempre di piu’.Chi se ne fotte

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