L’Europa riparte da Lisbona

Lisbona batte Nizza 2 a 0 verrebbe da dire. Non parliamo di un risultato calcistico quanto invece dell’approvazione della costituzione europea che verrà approvata definitivamente nel 2009. Oggi i capi di stato si sono ritrovati appunto a Lisbona per porre la propria firma sull’approvazione del trattato UE. La “vittoria” di Lisbona deriva dal fatto che poco più di 2 anni fa, nel 2005 a Nizza, la costituzione europea vedeva una situazione di stallo, causata dai “no” referendari di Francia e Olanda.

Il nostro paese si vedeva rappresentato dal premier Romano Prodi e dal Ministro degli Esteri Massimo D’Alema. Grande assente dell’evento il premier inglese Gordon Brown che si è fatto sostituire dal suo Ministro degli Esteri, David Milliband.

Il trattato, che paradossalmente conferma per la maggior parte ciò che fu respinto nel 2005, porterà delle leggere modifiche a livello di istituzioni per quanto concerne la politica europea. La presidenza della UE sarà stabile per 5 anni ed inoltre verrà istituita la figura del Ministro degli Esteri, di cui ancora oggi non si conoscono le funzioni effettive, che dovrebbe però gestire una specie di servizio diplomatico europeo.

Entusiasta della firma è il padrone di casa della cerimonia, il primo ministro portoghese e dell’UE Josè Socrates:

La storia ricorderà questo giorno come il momento in cui il trattato europeo aprira’ la strada a nuove speranze. Un’Europa più ambiziosa è il contributo più importante che possiamo fornire a un mondo migliore, abbiamo bisogno di un’Unione più forte. Più forte per rispondere alle richieste dei cittadini europei, più forte per promuovere la nostra economia e difendere i nostri valori.

Della stessa opinione il presidente della Commissione Europea Josè Manuel Barroso:

Adesso è tempo di andare avanti. Per arrivare a questo risultato tutti i governi hanno dato prova di coraggio politico. Ora vi invitiamo a dare prova della stessa determinazione nel periodo di ratifica.

Parole, quelle del portoghese Barroso, che sembrano inquadrare a pieno la situazione in cui l’Italia si trova al momento della firma da parte del nostro Premier; che ha commentato con un sintetico:

E’ una giornata davvero molto importante. Due anni fa’ l’Europa viveva una tragedia completa. Si e’ ricostruito adagio adagio un momento di unita’ e adesso si puo’ ripartire.

Un coraggio che purtroppo il nostro paese sembra avere solo in Europa, ma non nella politica interna, dove le problematiche non stanno facendo altro che peggiorare di giorno in giorno la situazione del nostro Bel Paese. Se questo coraggio di affrontare una situazione difficile quale era quella europea (alla fine del 2005) si tenesse anche in Italia, forse oggi non saremmo un fanalino di coda della UE, ma uno dei paesi trainanti del vecchio continente. Una conclusione che si può tirare dalle ultime parole del nostro Premier, il quale ha commentato questo “nuovo” trattato con un emblematico

Questo e’ il massimo che il nostro paese poteva avere.

Se è fiducia questa…

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