Uno x tutti e tutti con nessuno!

Le legge elettorale è stata definita da molti, il punto che deve unire il centrosinistra per mantenere in vita il governo. Considerando che le parole “mantenere in vita” fanno già capire quanto un governo in quelle condizioni non possa continuare, almeno a mio parere, da questa bozza Bianco stanno apparendo le vere intenzioni dei diversi leader.

Come era chiaro aspettarsi dai piccoli partiti, le loro posizioni sono più che altro di disturbo. Sembrano quegli insetti estivi che, quando si prende il sole tranquilli in mezzo ad un prato in un caldo pomeriggio di luglio, arrivano e iniziano a punzecchiarti in ogni qual dove. Lo fanno per sopravvivere ovviamente, per salvaguardare i loro elettori.

Dalla parte opposta sta invece Silvio Berlusconi, che con il suo FI non ha nessun problema di sbarramento anzi. Vuole mostrare a tutti i partiti, siano questi di centro-destra o di centro-sinistra che il bipartitismo è la soluzione giusta per questo paese. E che uno di quei due partiti sarà il suo.

L’Udeur si appella a Napolitano, mentra la signora Mastella viene accolta da applausi e cori

Clemente Mastella
Mentre Sandra Lonardo, moglie dell’ex Ministro della Giustizia Clemente Mastella, arriva per il suo interrogatorio di garanzia di 15 minuti, accolta da applausi e cori, infuria la polemica nell’arena politica.
Lei si difende, definendo l’indagine falsa e sottolineando: Mai minacciato o tentato di coartare la volontà di chicchessia. Uno striscione la accoglie, davanti alla procura di Santa Maria Capua Vetere: Libera Sandra, liberi tutti.
Nel dibattito, si analizzano a toni accesi il ruolo della magistratura, la sua difesa, e le sue presunte colpe. La scelta di delegittimare l’operato della magistratura è irresponsabile poiché può solo generare sfiducia nelle istituzioni e attentare alle basi della convivenza civile: l’Associazione Nazionale Magistrati ha preso posizione oggi, al termine di una riunione, contro gli attacchi ai giudici. Attacchi a profusione, attacchi dall’alto, attacchi pesanti, attacchi con eco: attacchi legati al Mastella & Consorte Affaire.

Zanzare in una notte di mezza estate. Berlusconi: attriciopoli? Una tale assurdità…

Troise
Cinque attrici. Splendide attrici. Cinque figliole di belle speranze e di belle amicizie. Antonella Troise è una delle protagoniste di attriciopoli. Dei delitti e delle pene – presunti – dell’ex Premier si è già detto. Rinvio a giudizio per corruzione, giacchè avrebbe raccomandato alcune attrici al Presidente di Rai Fiction, Agostino Saccà, promettendogli in cambio appoggio per le sue attività future.
Una parte dell’inchiesta, poi, è stata trasferita da Napoli a Roma per competenza. Si tratta della sua costola politica, per cui Berlusconi avrebbe tentato di accaparrarsi il favore di alcuni senatori prima del voto della Finanziaria. Senatori indecisi se continuare o meno ad appoggiare il Governo Prodi. Dunque Silvio è impelagato nell’ennesima richiesta di rinvio a giudizio. E il nome del reato imputatogli è gravissimo: corruzione. La Procura di Napoli, in verità, ha attivato tutto l’umano scibile, e il risultato è stato quello di un’inchiesta brevissima.
Per tutta risposta, Berlusconi demanda al senatore e suo difensore, Niccolò Ghedini: È un’inchiesta inesistente, semplicemente ridicola. Interessatene tu, è una tale assurdità.

Tagliare le tasse, ma non solo. Draghi dice la sua

Banca d’Italia
Non solo tasse. La riduzione delle stesse, tanto attesa e agognata dall’italiano medio, può essere una soluzione, in termini economici, se accompagnata da un altro necesario provvedimento di riduzione della spesa.
Per arrivare ad un rilancio della malandata economia italiana nel lungo periodo, sarà necessario lavorare per favorire uno scatto della produttività: parola di Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia.
Draghi sceglie di dire la sua all’assemblea del Forex a Bari . E’ preoccupato per il rallentamento del Pil e prova, a sua volta, a capire come intervenire. E’ molto chiaro: Eventuali misure di sgravio fiscale esplicano appieno il loro potenziale sull’economia solo se non portano a un aumento del debito pubblico: nel nostro caso, se sono compensate da diminuzioni della spesa corrente, che resta molto elevata.

Metalmeccanici: Avanti tutta!

Ogni giorno che guardo l’Italia mi sembra sempre più strana. E in un certo senso mi stupisce vederla così. E devo ammettere che sto seguendo con attenzione la situazione dei metalmeccanici e se c’è una cosa che spero è che, prima o poi, ottengano qualcosa.

La mia idea di Italia è quella di un paese dove tutti, siano questi operai, dirigenti, muratori o chichessia non debba avere difficoltà a vivere la propria vita. Diamine siamo un paese sviluppato non un piccolo staterello del terzo mondo. E sapere che ai giorni d’oggi esistono persone che non possono permettersi niente di “extra” perchè il salario basta fino alla terza settimana, vuole dire che qualcosa non sta funzionando.

A pensarci bene è strano. Alla fine gli operai specializzati prendono uno stipendio che va tra gli 800 e i 1200 euro (che per i buon vecchi amanti della lira vuole dire circa tra 1.600.000 e 2.400.000). Se proviamo a chiedere a uno qualsiasi degli operai, che oggi lavorano in condizioni “disperate”, se mai si sarebbe aspettato di prendere 2.000.000 al mese di stipendio credo che risponderebbe in maniera negativa.

5 anni a Cuffaro. Esclusa l’aggravante mafia

Mafia
Grida di vittoria, sospiri di sollievo. Il presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro, è stato condannato a 5 anni nel processo per le ‘talpe’ alla Direzione distrettuale antimafia di Palermo. Ed è contento. Baci, abbracci, sorrisi. E soprattutto la decisione di restare al suo posto. Questo Paese continua ad essere così bizzarro.
La terza sezione penale del Tribunale, presieduta da Vittorio Alcamo, … condanna Cuffaro Salvatore alla pena di anni 5 di reclusione. Visti gli articoli 28, 29, 31 e 32 del Codice Penale dichiara Aiello Michele, Riolo Giorgio e Cuffaro Salvatore interdetti in perpetuo dai pubblici uffici e in stato di interdizione legale durante l’espiazione della pena. Quello che però fa tanto gioire il suddetto Cuffaro è l’esclusione, da parte del Tribunale, dell’aggravante di aver favorito la mafia. Cuffaro, come scritto, è stato interdetto dai pubblici uffici.
Uno dei capi d’accusa imputati a Salvatore Cuffaro, dunque, al processo per le ‘talpe’ alla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, era: favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra e rivelazione di segreto. I Pubblici Ministeri avevano chiesto per lui un periodo di reclusione di 8 anni.

Chiesto il rinvio a giudizio per Berlusconi

Manna
Splendida donna, Evelina Manna. La Procura della Repubblica di Napoli ha richiesto il rinvio a giudizio di Silvio Berlusconi, nell’ambito dell’inchiesta sulle segnalazioni a favore delle attrici Russo, Manna, Ferranti e Troise fatte dal leader di Forza Italia al presidente di Rai Fiction, Agostino Saccà. Il reato contestato, dunque, è corruzione.
Per l’indagine, condotta dal Pubblico Ministero Vincenzo Piscitelli, si profila il reato di corruzione perchè Agostino Saccà avrebbe favorito le attrici in questione, in seguito alla segnalazione. Raccomandate per partecipare ad alcune fiction. Berlusconi avrebbe promesso, in cambio, un sostegno alle future attività private dello stesso Presidente di Rai Fiction.
Il fulcro delle indagini è costituito da intercettazioni telefoniche effettuate sulle utenze di Saccà. La richiesta di rinvio a giudizio è stata trasmessa al Giudice per le Indagini Preliminari, che, nei prossimi giorni, assegnerà il provvedimento.

Mastella, l’Udeur, YouTube e il Governo. Storia di un ricatto

Ricatto
A dirla tutta, era banale e scontato. Solo ieri, nel commovente intervento alla Camera, Clemente Mastella, tra una ricostruzione di cospirazione e un pensiero strappalacrime alla moglie, confermava le sue dimissioni da Ministro della Giustizia MA promettendo al Governo l’appoggio esterno dell’Udeur. Certo, metà dell’Udeur è indagato – hanno arrestato l’Udeur, titolava Beppe Grillo sul suo blog – ma insomma la parola appoggio è pur sempre la parola appoggio. Quanto meno, non vuole dire, in italiano corrente, remare contro. Et voilà.
Nella notte, qualcosa sarà cambiato. O meglio, la difesa di Mastella appare ora molto irritata. Giudicati da una macchietta che sta su You Tube. Questo il feroce attacco dell’ormai ex Guardasigilli al giudice che sta indagando su lui e sulla moglie, Sandra Lonardo. Contemporaneamente, il nuovo Ministro della Giustizia ad Interim, tale Romano Prodi, si sta dando da fare nel suddetto dicastero, dicendo ai sottosegretari: Dobbiamo velocizzare i processi.
L’Udeur, dall’alto della sua ragionevolezza e memore dei messaggi e delle promesse di ieri, minaccia: O lunedì si vota una mozione a favore di Mastella o è crisi.

Sciopero generale! Una sorpresa su sette è una famiglia che non arriva a fine mese

Salari
Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, lo annuncia chiaramente: Si va verso lo sciopero generale tra il 15 ed il 20 febbraio. Poco tempo, dunque, per tentare di ricucire uno strappo che sembra insanabile. Alla riunione dei direttivi unitari di Cgil, Cisl e Uil, Bonanni specifica che la mobilitazione avrà luogo nel caso non proceda la discussione sulla vertenza dei salari.
I ministri Damiano e Letta avrebbero concordato un calendario di incontri. Bonanni è critico: E’ bene che lo dicano per non creare confusione. Sono giorni che cerchiamo di rassicurare le persone su redditi e salari. Non siamo disponibili ad assecondare il solito teatrino. I sindacati sono sul piede di guerra. Se non avremo risposte, ci sarà una giornata di mobilitazione a metà febbraio. Ogni giorno qualcuno ci ricorda il problema dei redditi, vuol dire quindi che è vero per questo bisogna dare risposte, penso a iniziative di carattere fiscale. Anche la posizione del segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, manifesta coerenza nel fronte sindacale.
Luigi Angeletti, segretario generale della Uil, fa anche di più. Fissa al 15 febbraio la data della mobilitazione generale. Entro gennaio – ha rincarato – vogliamo avere risposte serie da parte del governo. Se le risposte dovessero essere fumose è ovvio che dobbiamo dichiarare sciopero generale il 15 febbraio.

Berlusconissimo!!!

Quando si muove, è inutile dirlo, tutti lo ascoltano. Chi sta dalla sua parte ne segue le parole deliziato, chi “gioca” contro di lui cerca il minimo cavillo per remargli contro ed infine chi non ha una posizione politica ed un poco scettico lo ascolta, solo perchè lui è “Silvio”.

Sono bastate le poche parole proferite riguardo alla riforma Bianco (quella elettorale per intenderci), che subito i media si sono scatenati. Si sa il Berlusconi pensiero tira sempre ed in ogni occasione spallate contro qualcuno e, su questo argomento, colpisce a destra a sinistra e pure un poco al centro.

La posizione del Cavaliere riguardo la legge elettorale nelle ultime ore sembra cambiata. Infatti, le sue parole, che indicano il referendum come sbocco preferito per quanto concerne la legge elettorale, fanno capire quanto le posizioni di amore tra PD e Ppl si siano allontanate, seppur solo temporaneamente. Da parte dell’ ex-premier viene criticata la scelta, da parte di Bianco e della sua bozza, di aver reso la riforma troppo “proporzionale”.

Mastella e il Governo. L’ultima cena

ultima cena
Per la mia dignità, per la mia onorabilità, perché non voglio sentirmi della casta: con queste drammatiche parole, Clemente Mastella conferma le sue dimissioni. Se ne va. Basta, caput. Niente più Ministro della Giustizia indagato.
Commosso, in lacrime, in partenza, lascia Palazzo Chigi assicurando al Governo – che in verità ha da temere il subire il colpo – l’appoggio esterno dell’Udeur. Indagato mezzo Udeur – ma promette appoggio ponendo ben precise condizioni. Saremo esigenti, non come prima, accettando compromessi. Che genere di compromessi? Malignamente, verrebbe da pensare: parliamone, di questa faccenda dell’Udeur mezzo indagato.
Nobilmente se ne va, esortando gli italiani ad avere fiducia nella magistratura. Troppo grande la gaffe di ieri? Troppo manipolabile la difesa che prevedeva l’accusa dei magistrati? Ecco la specifica: fiducia, italiani, ma di quella seria, non di quei Gip che prima arrestano, e poi dichiarano la propria incompetenza territoriale.

Ratzinger, La Sapienza e il discorso mai fatto

Papa

In uno speciale di RepubblicaTV, ieri, Ezio Mauro ha provato a rispondere alla situazione attuale di questa Italia in subbuglio.

Un’idea malata, dice, è quella che ha portato alla situazione attuale. Allo scandalo dell’annnullamento della visita del Papa all’inaugurazione dell’anno accademico presso La Sapienza di Roma. Un’idea che non è neppure così forte. Un’idea che ha portato ad uno scandalo. Perchè tale è ormai l’incidente, a livello diplomatico e di immagine.

Si è più volte ripetuto quanto la miccia sia stata accesa dall’invito del Magnifico Rettore al Papa. Un cambio di tradizione – il Papa avrebbe addirittura dovuto tenere, in una prima ipotesi, addirittura la lectio magistralis, poi correttamente affidata ad un Professore. Una spirale poi di eventi che ha portato a problematiche di immagine, di coscienza, di morale, di intelligenza.

Che cosa ha da fare o da dire il Papa all’università? Sicuramente non deve cercare di imporre ad altri in modo autoritario la fede, che può essere solo donata in libertà. Questo, un passaggio del discorso che Benedetto XVI avrebbe dovuto pronunciare oggi all’università di Roma La Sapienza, e che sono state invece veicolate dal Magnifico Rettore Renato Guarini all’inaugurazione dell’anno accademico.

Gli uomini della Consulta han detto SI’

I 14 della camera di consiglio hanno deciso. Ed è un SI grande come l’Italia, che porterà i cittadini a votare in referendum, con argomento la legge elettorale, tra il 15 aprile e il 15 giugno prossimi. Una decisione, quella della Consulta, che promuove a pieni voti il comitato di “Mariotto” Segni, di nuovo in prima fila per quanto riguarda i referendum.

Come detto sono tre i quesiti referendari, ma possono riassumersi in due semplici concetti: eliminazione della candidature in più collegi elettorali e attribuzione del premio di maggioranza alla lista e non più alla coalizione.

Soprattutto quest’ultimo concetto sta facendo impazzire i piccoli partiti del centro sinistra (Sinistra Radicale, UDEUR,…) che vedono, in caso di approvazione dei quesiti referendari, la sparizione praticamente QUASI certa dalle “sedie” che contano, ovvero le loro.

Mayday, mayday. Giustizia: Mastella, indagato, (non) si dimette. E sua moglie è ai domiciliari

Naufragio
L’Italia, che bel Paese. Ha ancora paura dell’Inquisizione – ed è ancora in assoluta balia del potere spirituale – e da oggi ha anche un Ministro della Giustizia con la consorte agli arresti domiciliari.
La moglie di Clemente Mastella, Sandra Lonardo, è stata arrestata per tentata concussione. Mi dimetto, getto la spugna: Mastella è visibilmente provato. Attacca il giudice che ha predisposto l’arresto, definendo la donna un ostaggio.
Queste le parole utilizzate nel discorso alla Camera. E’ la prima volta, confesso, che in vita mia ho paura.
Prodi, però. non ci sta: ha respinto le dimissioni. Il Parlamento – spiega il ministro dei Rapporti con il Parlamento gli ha chiesto di restare, spero che questo convinca il ministro.